Un’invasione pacifica e colorata quella dei più di 18.000 capi scout dell’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) che si sono messi in viaggio da tutta Italia per ritrovarsi a Verona la scorsa settimana, dal 22 al 25 agosto per la Route24. Una quattro giorni di riflessione collettiva con oltre 60 tra incontri, approfondimenti, momenti di formazione e dibattiti, con lo scopo di analizzare la realtà dei giovani di oggi e definire le sfide e il percorso dell’associazione per i prossimi anni.
A fare da collante alla quattro giorni, il tema della felicità, che rappresenta oggi una scelta politica forte e che ritorna anche nel titolo di questo appuntamento: “Generazioni di felicità”.
Anche il CSV Centro Servizio per il Volontariato di Verona ha voluto offrire un momento di confronto e di riflessione, all’interno del percorso “Tracce”, che ha permesso agli scout ospiti da tutt’Italia di conoscere da vicino Verona e le realtà di volontariato territoriali, con la possibilità di effettuare attività di servizio o di ascoltare testimonianze di valore, presso oltre 100 associazioni e realtà veronesi, alcune delle quali segnalate dal CSV stesso, che in questi mesi ha contribuito ai lavori della cabina di regia organizzativa.
Le attività di servizio in cui gli scout hanno potuto sperimentarsi coprono tanti settori del volontariato: pulizia dei parchi e degli spazi cittadini, attività con persone fragili o in difficoltà, attività con persone anziane, con giovani e adolescenti, con persone disabili, ma anche manutenzione di spazi e ascolto di testimonianze e tanto altro.
Al CSV di Verona, grazie anche alla collaborazione e compresenza del Comune di Verona, con la funzionaria responsabile di Innovazione Amministrativa e Attuazione Sussidiarietà Orizzontale, abbiamo ospitato 5 gruppi di capi, dalla Valle d’Aosta, Asti, Napoli, Porto Cesareo (LE). Con loro abbiamo parlato di volontariato, di Terzo settore e di cittadina attiva. Abbiamo contestualizzato la presenza e l’operare degli scout e il loro senso di essere oggi enti di Terzo settore all’interno dell’evoluzione storica del Terzo settore e alla valorizzazione del volontariato e della cittadinanza attiva.
Abbiamo toccato il tema dell’amministrazione condivisa illustrando l’esperienza dei patti di sussidiarietà promossi dal 2017 dal Comune di Verona, veri e propri accordi tra cittadini attivi, singoli o in gruppo o enti e la pubblica amministrazione per il recupero e la valorizzazione di beni comuni (per scoprire di più sui patti di sussidiarietà a Verona Cittadini per i beni comuni | Comune di Verona).
L’organizzazione della Route Nazionale è un grande esempio di volontariato organizzato: partita più di un anno fa, contando quasi esclusivamente sul lavoro di volontari, ha affrontato complessità logistiche e sforzi organizzativi importanti. La Route si è svolta su una superficie di circa 250mila metri quadrati di campo; sono 600 i volontari che hanno dato una mano con l’organizzazione, il cosiddetto Tangram Team, in gran parte composto da scout non più in servizio o soci del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), tantissimi gli ospiti importanti e le realtà che hanno portato il loro contributo.
Siamo felici di esserci stati anche noi!