Costruire legami con la comunità
Perché il percorso – finalità
Questo percorso si propone di porre maggiore attenzione sugli effetti causati dal danno-reato e comprendere quali bisogni ha generato in tutte le parti coinvolte, piuttosto che concentrarsi sulla pena da comminare o comminata a chi l’ha commesso.
La proposta è quella di percorrere la via del dialogo e del confronto con chi ne ha fatto esperienza, attraverso la pratica della consulenza filosofica, indossando le lenti della giustizia riparativa. Le persone che hanno commesso reati sono persone “esperte” (nel senso che hanno fatto esperienza) di tutta la portata che ha causato il reato che hanno commesso e le conseguenze correlate. Benché “esperte”, a volte non sono però così consapevoli degli effetti generati, né di quelli potenziali, soprattutto se il reato è legato a un fatto di minore gravità o percepito come tale.
Le tematiche trattate riguardano principalmente
- elementi di giustizia riparativa e di comunità
- la cittadinanza attiva e la respons-abilità
- la colpa, il potere percepito, la disponibilità
- creare pensiero collettivo
L’organizzazione del percorso
- Incontri formativi e di riflessione di gruppo, la comunità di ricerca
- Incontri individuali
Il monitoraggio del percorso
È essenziale per ogni progettualità capire quale sia la portata che le azioni e le attività realizzate hanno avuto, in primis sulle persone che lo hanno vissuto direttamente. Per questo vengono attivate delle azioni di monitoraggio del percorso proposto, sia attraverso strumenti quantitativi di raccolta dati (ad esempio questionari), sia attraverso modalità qualitative (come interviste). Inoltre, il materiale raccolto durante gli incontri (di gruppo e individuali) è di supporto per declinare “scientificamente” la tecnica della consulenza filosofica come strumento di revisione critica del reato.
Novità dell’edizione 2024-2025
Cosa rimane nelle persone di un’esperienza di volontariato “atipico” che si trovano a vivere nei percorsi proposti dalle misure di comunità? Come vivono queste proposte di accoglienza volontari e operatori delle associazioni? Per approfondire questi aspetti, nell’edizione 2024-2025 del progetto, abbiamo introdotto una azione specifica che possa dare degli elementi utili di valutazione e comprendere cosa rimane di una esperienza di cittadinanza attiva, ma anche ragionare sulle buone pratiche da portare avanti per diffondere una cultura di comunità attiva e attenda all’atro. L’azione sarà sviluppata in tre incontri per ogni associazione partner di progetto.
Durata del progetto: gennaio 2024 – novembre 2025
Ente capofila di progetto: Centro di Servizio per il Volontariato di Verona (CSV)
Partner di progetto: ACISJF Protezione della Giovane, Gli Orti di San Giuseppe ODV, Associazione LIMEN APS e Villa Buri Onlus
Progetto finanziato da: Regione Veneto, D.G.R. n. 1124/2023 e DDR n.1349/2023, in collaborazione con UDEPE Verona
Per informazioni
Irene Magri – Sportello Giustizia i.magri@csv.verona.it