Il Terzo settore nell’Università di Verona, una mappatura per ampliare il proprio sapere

Il Terzo settore vive un periodo di grande rinnovamento, oltre al grande impegno profuso nell’emergenza Covid-19, nel 2022 è entrato in vigore il nuovo regime fiscale e il registro unico (RUNTS), che ha richiesto l’adeguamento degli assetti organizzativi e gestionali.

 

L’università di Verona, consapevole di ciò, si è posta l’obiettivo di mappare e promuovere esperienze e ricerche dell’ateneo, legate al vasto tema del Terzo settore, con “D(I)stanze sociali”, un progetto che consiste in varie tappe per agevolare la consapevolezza della ricchezza esistente e per creare nuove sinergie.

 

«L’ateneo di Verona ha una grande e consolidata tradizione di iniziative didattiche, di ricerca e di terza missione e di assistenza – spiega Alessandra Cordiano, referente del rettore per la Sostenibilità sociale – in connessione con gli ambiti del Terzo settore, della sostenibilità sociale, dei servizi sociali e sanitari e della coesione territoriale, che hanno consentito un proficuo dialogo con la comunità, con le esigenze del sistema produttivo e con le istanze civiche e solidaristiche».

 

In questo processo il CSV di Verona è al suo fianco perché «l’intero Progetto “D(I)stanze sociali” – chiarisce Elena D’Alessandro dell’ufficio consulenze – nell’evidenziare gli stretti legami tra Ateneo e Terzo settore veronese, fa emergere da un lato la sempre più alta richiesta di professionalità qualificate anche a livello universitario nel mondo del non profit, dall’altro mette in luce l’esistenza di un “intreccio” di rapporti tra iniziative universitarie e Terzo settore che vanno al di là del semplice contatto spot, ma si sostanziano in vere e proprie relazioni continuative a beneficio di entrambe le realtà».

 

Questa mappatura si concretizza come prima tappa in (Per)Corsi Sociali, un vademecum da scorrere sull’offerta dell’ateneo rispetto alla didattica istituzionale, sulla formazione post lauream, sulla ricerca e sulla progettazione, sui rapporti con il territorio sul e con il Terzo settore, attraverso corsi di laurea e singoli insegnamenti, Master di I e II livello e corsi di perfezionamento, progetti di ricerca in atto e chiusi in tempi recenti, centri di ricerca, iniziative dell’ateneo di Terza missione e collaborazioni a vario titolo con enti del Terzo settore del territorio. Una bella opportunità per chi vuole ampliare il proprio sapere in materia.

 

L’idea è di creare a seguire una mappa sociale, che rappresenterà visivamente la città e l’università collegate nella prospettiva delle attività sociali e di Terzo settore, una buona visibilità per il non profit.

 

È prevista inoltre la costruzione di un lessico sociale, un dizionario comune del sociale con parole scelte presentando un elenco di categorie analitiche, ma soprattutto ponendo in luce i mutamenti dei paradigmi in atto, sociali, economici, giuridici dei nostri tempi. Ciò si traduce nella possibilità di poter utilizzare un alfabeto del volontariato sociale pensato a livello super partes, per essere un lessico in cui riconoscano valori universali sia il Terzo settore che i cittadini, anziché “auto-creato” dagli addetti ai lavori.

 

 

Per informazioni
https://www.univr.it/it/distanze-sociali