Al via i webinar su PNRR, Piani di Zona, co-programmazione e co-progettazione

Il PNRR, di grande attualità per tutti, lo è in particolare per associazioni ed enti del Terzo settore per le grandi opportunità ad esso legate: i progetti che verranno implementati dalle pubbliche amministrazioni grazie a questi fondi, prevedono infatti il loro coinvolgimento per azioni legate alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio, al benessere della persona. Analogamente i Piani di Zona coinvolgono queste realtà in interventi di tipo socio sanitario.
Più ampiamente, il tema della collaborazione tra enti di Terzo settore e pubblica amministrazione, si lega a pratiche di co-programmazione e co-progettazione che comportano un lavoro di rete, anche in logica di raccolta fondi e sostentamento del mondo associativo, che interessa sempre più le politiche sociali di ogni singolo territorio.

 

Per agevolare lo sviluppo di queste reti e queste collaborazioni, sono al via cinque incontri formativi organizzati dai Centri di Servizio per il Volontariato del Veneto, destinati agli enti del Terzo settore (ETS) della regione. I cinque CSV si sono infatti uniti nell’iniziativa “Nuove frontiere del volontariato veneto”, con l’obiettivo di trasferire competenze, buone prassi, strumenti per cogliere al meglio le opportunità che potranno delinearsi all’interno delle pianificazioni territoriali strategiche e facilitare gli scambi di esperienze fra associazioni che operano sui rispettivi territori di competenza attraverso i loro volontari.
Si tratta, a inizio maggio 2023, di quasi 8.000 ETS, tra associazioni e altre realtà, secondo il dato restituito dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), il registro telematico istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in attuazione del Codice del Terzo Settore, per assicurare la piena trasparenza degli ETS.
Il progetto “Nuove frontiere del Volontariato veneto” proporrà nel corso del 2023, oltre alle formazioni (in formato webinar), ulteriori momenti di incontro, sensibilizzazione e altre iniziative organizzate da ciascun CSV sui propri territori di competenza.

 

Il progetto è fortemente voluto dai presidenti dei Centri di Servizio per il Volontariato e ha ricevuto il patrocinio di ANCI veneto, Forum del Terzo settore veneto, CSVnet, l’associazione nazionale dei CSV, Regione del Veneto e dalla Fondazione ONC, organismo nazionale di controllo dei CSV.

 

Il volontariato organizzato nella Regione del Veneto costituisce un patrimonio importante di solidarietà, attenzione all’altro e ai temi di interesse generale, di propensione al dono, alla solidarietà, all’espressione della democrazia. Gli ETS che operano con volontari, e che si appoggiano ai cinque Centri di Servizio per il Volontariato nella Regione del Veneto, sono spesso piccole organizzazioni, molte con una valenza storica.
Preme dare loro supporto poiché sono stati duramente messi alla prova negli ultimi anni dal periodo pandemico. La Riforma del Terzo settore, inoltre, ha comportato per molti ETS importanti cambiamenti interni (assetto associativo, modifiche di statuto e di modelli di rendicontazione, trasmigrazione al RUNTS). Si tratta di adempimenti per i quali i CSV del Veneto hanno saputo garantire una presenza di ascolto e accompagnamento a tutti gli enti e in modo particolare alle organizzazioni di volontariato più piccole e meno organizzate, ma non per questo meno preziose per l’apporto alla comunità.

 

 

 

Programma webinar

 

La partecipazione del volontariato alla programmazione sociale nei Piani di Zona

Giovedì 8 giugno ǀ 9.30 – 12.30

Formatore: Ugo Danilo De Ambrogio, sociologo e TSTA-0 Teaching e Supervising Transactional Analyst in campo organizzativo, direttore dell’area Politiche Sociali e Sanitarie dell’IRS Istituto per la ricerca sociale) dove conduce attività di ricerca, consulenza, progettazione, valutazione e formazione con le pubbliche amministrazioni e le organizzazioni del Terzo settore

Destinatari: enti del Terzo settore del Veneto

Contenuti: Il Piano di Zona: origini, sviluppo, obiettivi e significati. Il ruolo del volontariato e del Terzo settore nella programmazione sociale, ieri, oggi e domani. La co-programmazione ex art.55 del Codice del Terzo Settore come opportunità di partecipazione efficace e costruttiva ai Piani di Zona: attenzioni metodologiche e relazionali per una programmazione efficace.

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Co-programmazione e co-progettazione tra pubblica amministrazione e enti del Terzo settore

martedì 13 giugno ǀ 10.00 – 12.00

Formatore: Luca Gori, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, responsabile delle attività del Centro di ricerca Maria Eletta Martini, Università di Pisa

Destinatari: responsabili, operatori e volontari delle associazioni di volontariato che operano nel settore del welfare

Contenuti: Il Codice del Terzo Settore con l’art.55 introduce i processi partecipati nella gestione dell’interesse generale: gli enti del Terzo settore sono chiamati a co-programmare e co-progettare con la pubblica amministrazione per la cura del bene comune. Verranno illustrati i principali profili della sussidiarietà orizzontale, si vedrà come avviare e gestire concretamente questi processi, anche attraverso l’azione proattiva da parte degli ETS. Si valuterà il valore aggiunto delle azioni condivise rispetto alle dinamiche competitive e verranno portati esempi virtuosi di co-programmazione e co-progettazione tra ETS ed enti pubblici, esaminando lo stato dell’arte di questi primi cinque anni di “sussidiarietà vissuta”.

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Il lavoro sociale associato in Veneto: verso la costituzione degli ambiti territoriali sociali

Giovedì 14 settembre ǀ 17.00 – 19.00

Formatore: Paola Bragagnolo, sociologa, segue attività di indagine in ambito sociale e socio-sanitario e di formazione, consulenza e valutazione in materia di accreditamento

Destinatari: responsabili, operatori e volontari delle associazioni di volontariato che operano nel settore del welfare

Contenuti: L’indicazione di operare in una logica di rete è presente nelle normative regionali fin dal secolo scorso ed era una indicazione all’interno della l. 328/2000. Oggi la Regione del Veneto si sta trovando davanti alla necessità di realizzare questo cambio di passo anche sulla spinta dei tanti finanziamenti nazionali e regionali, a partire dal fondo povertà, che hanno l’Ambito Territoriale Sociale come destinatario. Nel corso dell’incontro si affronterà l’evoluzione delle modalità organizzative del lavoro sociale in Veneto per arrivare all’oggi, al cambiamento che si sta realizzando e alle ricadute sul mondo del volontariato.

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PNRR e inclusione sociale

Mercoledì 27 settembre ǀ 17.00 – 19.00

Formatore: Paola Bragagnolo, sociologa, segue attività di indagine in ambito sociale e socio-sanitario e di formazione, consulenza e valutazione in materia di accreditamento

Destinatari: responsabili, operatori e volontari delle associazioni di volontariato che operano nel settore del welfare

Contenuti: Nel corso dell’incontro verranno presentate l’articolazione e la logica del PNRR con particolare attenzione alle Missioni 5 e 6 con un approfondimento sui progetti in avvio relativi alla Missioni 5 Componente 2 che hanno come riferimento gli Ambiti Territoriali Sociali. Verranno trasmesse conoscenze specifiche ma anche sviluppate riflessioni per collocare l’ambito del volontariato all’interno dell’utilizzo di questi fondi e del ruolo proattivo che può giocare nel territorio.

L’incontro sarà anche l’occasione per capire come i fondi immessi dal PNRR nel sistema di welfare territoriale possano essere uno stimolo anche per rivedere il rapporto pubblico privato in una logica di partenariato.

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Il fundraising e il ruolo dei CSV: stimolare la cultura del dono per migliorare le competenze e sviluppare progetti di comunità

Martedì 3 ottobre ǀ 17.00 – 19.00

Formatori: Silvia Aufiero, consulente di fundraising e socia ASSIF Associazione Italiana Fundraiser; Luciano Zanin, consulente di fundraising, fondatore di Fundraiser per Passione, Socio ASSIF Associazione Italiana Fundraiser

Destinatari: responsabili, operatori e volontari delle associazioni di volontariato

Contenuti: Il fundraising come leva strategica per lo sviluppo delle comunità e delle competenze interne alle organizzazioni non profit. Partiamo da qui per analizzare le opportunità e gli strumenti a disposizione delle associazioni per far crescere la cultura del dono e la consapevolezza rispetto all’atto donativo.

Gli ultimi dati sulle donazioni a livello nazionale ci dicono che è importante consolidare la fiducia delle persone e, in generale, dei potenziali sostenitori nel sistema di raccolta fondi. Allo stesso tempo è fondamentale accompagnare gli enti del Terzo settore a individuare nuove fonti di finanziamento e mettere a frutto il bacino di relazioni coltivate negli anni attraverso le azioni che quotidianamente svolgono sui territori.

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Per informazioni

CSV di Verona
Ufficio Formazione – Annunziata Ferraro a.ferraro@csv.verona.it