Social bonus per il recupero di immobili inutilizzati

È stato pubblicato il Decreto attuativo n. 89/2022 contenente il regolamento operativo, e rendendo dunque finalmente pienamente efficace, una delle più significative agevolazioni introdotte dal Codice del Terzo Settore: il Social bonus dell’art. 81 D.lgs 117/17.

Attraverso questa misura è istituito un credito d’imposta per quei donatori che, come una sorta di mecenati moderni, sostengono un progetto di recupero di beni immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata che sono stati assegnati agli enti del Terzo settore (ETS) per le loro attività. Il credito d’imposta riconosciuto per queste donazioni, che ovviamente esclude altre agevolazioni sulle donazioni, è molto elevato: si costituisce infatti un credito d’imposta pari al 65% della somma donata per il donatore persone fisica e pari al 50% della somma donata se si tratta di società o enti.

Questo importante strumento di fundraising per quegli enti del Terzo settore che necessitano di risorse per progetti su immobili da riqualificare, è ora utilizzabile grazie al regolamento per la presentazione di progetti contenuto nel Decreto. L’ETS proponente, che può essere anche capofila di una rete di più enti, presenterà dunque con modalità “a sportello” il progetto di recupero individuato entro una delle date previste, 15 settembre, 15 gennaio e 15 maggio di ogni anno, affinché la commissione ministeriale individuata ad hoc ne valuti l’ammissibilità ed eventualmente lo approvi consentendo così le agevolazioni ai donatori. Tra le condizioni di ammissibilità del progetto si segnala che il bene dovrà essere già stato assegnato all’ente proponente che lo deve utilizzare esclusivamente per attività di interesse generale con modalità non commerciali.

 

 

Per informazioni

CSV di Verona
Ufficio Consulenze – Elena D’Alessandro consulenze@csv.verona.it