Nuova cucina per Amici Senza Barriere, l’integrazione ai fornelli

È ampia, spaziosa e a portata di tutti. Coniugando linee regolari e funzionalità, permette di essere accessibile in ogni suo punto anche a chi siede su una sedia a rotelle o ha limitate capacità di muoversi. Una grande finestra aperta sulla sala centrale, permette ai cuochi di dialogare con chi è al tavolo o sul tavolo sta lavorando materie prime che saranno poi cotte e servite.

È la nuova cucina di Amici Senza Barriere Daniela Zamboni ODV, realizzata nella sede dell’associazione in Lungadige Catena 7 anche grazie ai fondi raccolti durante la campagna VVB promossa da Athesis nel dicembre del 2019, con la collaborazione del CSV, Centro di Servizio per il Volontariato.

Negli oltre 15metri quadrati della cucina ai cui fornelli, appena la situazione Covid lo permetterà, si metteranno alla prova i quaranta, tra ragazzi e adulti, che prendono parte alle iniziative promosse dalla ODV. «Cucinare è un’attività che piace molto ai nostri ragazzi, che unisce e diverte e al tempo stesso ne stimola capacità e piccole autonomie», spiega Cinzia Gozzo, presidente di Amici Senza Barriere Daniela Zamboni, associazione certificata con il marchio di trasparenza promosso dal CSV di Verona, Merita Fiducia dal 2009 (Merita Fiducia Plus dal 2011). «Il progetto della cucina a misura di tutti è nato a seguito di alcuni laboratori in cui i ragazzi cucinavano insieme alcune ricette in collaborazione con l’istituto alberghiero: abbiamo editato anche un libro di ricette con le spiegazioni su come realizzarle», aggiunge Gozzo. E non è tutto. Dalla cucina, con il supporto di altri sponsor tra i quali Unicredit, i lavori si sono poi estesi a tutta la sede. A capo della progettazione c’è l’architetto Michele Candiani che ha esteso la rigenerazione alle altre stanze rendendole più funzionali alle esigenze dei ragazzi che qui si incontrano e fanno attività di gruppo. «Abbiamo di fatto aumentato gli spazi a disposizione nella sala principale e in cucina, cuore pulsante della sede. Il controsoffitto nasconde l’impianto di climatizzazione, che, con l’apertura dei vani e grazie alle numerose finestre e porte finestre favoriscono un’adeguata ventilazione dei locali, fondamentale a fronte dell’emergenza sanitaria», riassume Candiani. «È stato un progetto ambizioso per cui ringraziamo tutti i volontari che hanno collaborato, in particolare coloro che hanno impegnato la propria professionalità gratuitamente», aggiunge Gozzo. Tra le novità, come l’impianto di illuminazione a led e la diffusione sonora, non ultimo, un videoproiettore che in questi mesi è stato prezioso per poter mantenere il contatto tra i membri dell’associazione, pur da remoto. L’anno che è seguito ai giorni della campagna VVB, è stato infatti decisamente complesso anche per Amici Senza Barriere che come le altre realtà solidali ha visto azzerarsi tutte le attività. «Ci occupiamo del tempo libero dei nostri ragazzi, proponendo anche gite fuori porta, escursioni, avventure su misura per tutti: nulla di tutto ciò è stato possibile fare, solo qualche uscita diurna in estate nella nostra Casa Armonia di San Zeno di Montagna, nel rispetto delle normative. Speriamo di recuperare quanto prima», auspica Gozzo.

Nata nel ’68, Amici Senza Barriere è una realtà che opera per favorire l’integrazione sociale della persona disabile attraverso attività ricreative, culturali e formative. «Ci riconosciamo nei valori della relazione e della condivisione con l’altro, della solidarietà, della partecipazione come pratica di cittadinanza attiva per contribuire a rimuovere le cause del disagio e dell’emarginazione delle persone disabili», si legge sulla pagina internet dell’associazione (www.amicisenzabarriere.it) dove prosegue nella sezione “dona ora” la raccolta fondi propedeutica a ultimare i lavori della sede, attiva anche sulle piattaforme di crowfunding Sirius, Go Fund Me e La Rete del Dono.

Un contributo importante è stato quello già elargito da Unicredit. «La nostra donazione attinge ai fondi raccolti dalla banca per iniziative e progetti di solidarietà sul Territorio tramite la carta di credito “UniCreditCard Classic E”, che accantona il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, senza aggravi per questi ultimi. Tramite i fondi della “Carta Etica” UniCredit, negli ultimi 10 anni, è riuscita a sostenere i progetti di onlus e associazioni benefiche sparse in tutto il territorio Nord Est, erogando contributi per oltre 2,8 milioni di euro», spiega Renzo Chervatin, Responsabile Sviluppo dei Territori Nord Est di UniCredit .