Attività e convivenza Covid-19: la Regione dà l’ok, ma con precisi accorgimenti

La Regione Veneto ha pubblicato una circolare interpretativa dell’Ordinanza del Presidente n. 48 del 17 maggio 2020, con la quale chiarisce che le riunioni in luogo privato non sono vietate purché consentano il rispetto rigoroso della distanza di almeno un metro tra le persone.

In merito a incontri di gruppo in luoghi privati, inoltre, si precisa che nel caso in cui un gruppo di persone si organizzi per incontrarsi in un luogo pubblico, occorre non realizzare un assembramento che si verifica quando, in relazione alla dimensione e alle caratteristiche degli spazi, non esistano “ostacoli” (spazio delineato, tavolino, sedia, ecc.) per poter assicurare il distanziamento di almeno un metro. Se invece si organizza lo spazio in modo da vincolare i partecipanti al rispetto del distanziamento con postazioni definite, è possibile organizzare incontri di gruppi.

È quindi possibile l’incontro di persone, seppur in numero contenuto (circa una decina), ad esempio con postazioni fisse o intorno a un tavolo senza che vi siano persone vicine in piedi e in posizione mobile.

Si ricorda, ad ogni modo, che è sempre obbligatorio in ogni caso, l’utilizzo della mascherina.

 

AGGIORNAMENTO 25/05/2020 – Nuova ordinanza regionale: apertura di attività per i minori e di centri sociali e culturali

Con Ordinanza Regionale n.50 del 23 maggio, si sono aperte, anche in considerazione degli incoraggianti risultati relativi al contagio dell’ultima settimana nella Regione Veneto, ulteriori attività che spesso vedono coinvolti gli enti associativi.

A partire dal 25 maggio è possibile effettuare attività di socialità per bambini e adolescenti 0-17 anni con il rispetto delle Linee Guida allegate all’ordinanza, che dispongo, ad esempio, ogni quanti bambini sia necessaria la presenza di un addetto, misure preventive e attività di sanificazione.

Sono stati aperti spazi giochi per bambini e parchi, anche se le singole amministrazioni comunali possono regolamentare aperture differite, anche per consentire preventive attività di sanificazione e riorganizzazione.

È possibile, inoltre, riaprire centri sociali e culturali, luoghi di ritrovo associativi, centri ricreativi e università del tempo libero.

L’ordinanza e le Linee Guida aggiornate, ricordano il divieto di assembramento, il distanziamento sociale di un metro tra le persone e l’utilizzo della mascherina. Rimangono quindi sempre valide le misure, già ribadite diverse volte per le associazioni, di sicurezza sociale, di prudenza nel limitare il numero di accessi ai servizi e nel proteggere i propri volontari e i propri utenti durante l’attività.

 

Informazioni

CSV di Verona
Ufficio Consulenze – Elena D’Alessandro consulenze@csv.verona.it