Valutazione di impatto sociale, il Ministero pubblica le linee guida

Con Decreto n. 214 del 12 settembre 2019 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato le Linee guida per la valutazione dell’impatto sociale (VIS) per il Terzo settore.

Il documento è stato emanato a pochi giorni dalla pubblicazione del Decreto sul Bilancio sociale, cui è strettamente correlato. Riporta un metodo sperimentale con cui gli enti del Terzo settore (ETS) possono svolgere una misurazione che sia, non solo di tipo quantitativo, ma anche di tipo qualitativo sulla ricaduta effettiva del proprio operato sulla comunità locale di riferimento.

Le linee guida contengono una indicazione non obbligatoria, ma un semplice orientamento per gli enti che vorranno testarsi sulla misurazione della ricaduta finale della propria attività. Questo tipo di misurazione è adatta a progetti di interesse generale di una certa portata, di media o lunga durata (18 mesi) e di importo economico considerevole (1 milione di Euro).

Il Decreto ha una notevole importanza perché riguarda e concretizza due dei princìpi di cui è permeata la Riforma del Terzo Settore: la trasparenza dell’attività e la comunicazione sociale verso l’esterno, verso tutti coloro che hanno rapporti con l’ETS.
Il documento, infatti, suggerisce che le amministrazioni pubbliche stesse, nelle procedure di affidamento di servizi agli enti del Terzo settore, prevedano di elaborare con gli ETS dei sistemi di valutazione di impatto sociale al fine di misurare non solo l’attività o gli obiettivi raggiunti nel lungo periodo dal progetto, ma anche gli effetti generativi dell’attività sul lungo periodo, cioè come l’attività abbia prodotto dei cambiamenti sociali nel territorio di riferimento.

Trattandosi di un metodo sperimentale, di recente emanazione, al momento chi intende mettere a frutto le linee guida per la valutazione dell’impatto sociale, può utilizzare la medesima pubblicazione della Gazzetta Ufficiale qui riportata.

 

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