COME USARE IL SITO ASSOCIATIVO PER ATTRARRE

Uno dei principali problemi che si trovano ad affrontare le associazioni è “come avvicinare” ovvero come intercettare donatori, nuovi volontari, sostenitori in generale e utenti usando la comunicazione, considerando che questa ormai si gioca in buona parte sul web.
Una tecnica che è preziosissima in comunicazione digitale è l’Inbound (letteralmente vuol dire “in entrata”). In questa pagina proponiamo la sua applicazione ai siti degli enti di Terzo settore proprio perché, uno dei posti in cui farsi trovare al giorno d’oggi, è il web, e per questo il contenuto che pubblicherai nel sito associativo è fondamentale e va riflettuto con attenzione. Dovrà essere il giusto contenuto, pensato per le giuste persone, offerto nel momento giusto. Vediamo insieme come creare un sito web per l’associazione e fare Inbound.


Cos’è la tecnica Inbound?

La tecnica Inbound è sostanzialmente una filosofia, un diverso approccio. Si basa sul valore della relazione con l’utente, tenendo presente di avere a che fare con una persona vera e propria, inclinazione che si sposa bene con l’operatività delle organizzazioni non profit che fondano sulla relazione le proprie attività. L’idea è, anche in comunicazione, quella di creare una relazione per dare un aiuto e rispondere a bisogni, per quanto in una situazione mass mediatica, tenendo presente una relazione personale con un approccio umano, ad esempio rispondendo a domande, predisponendo delle risorse che siano utili all’utente.
È un approccio del tutto diverso: si passa dal trasmettere contenuti in modo mono direzionale, come a un megafono che amplifica la voce verso gruppi di persone fredde e disinteressate rispetto a ciò che abbiamo da comunicare, all’immedesimarsi nei bisogni dei potenziali destinatari, fornendo contenuti ovvero aiuti che queste persone potrebbero chiedere e, va da sé, attraendole come una calamita. Si è così di aiuto nel momento del bisogno, anziché imporre un tema. Inbound significa anche farsi trovare, con le risposte, nei luoghi (fisici e virtuali) in cui le persone che vogliamo attrarre già sono, senza presupporre che siano loro a venire a cercarci nei nostri.
Con la tecnica Inbound si viene scelti ovvero viene data fiducia per l’utilità ricevuta, quindi per l’autorevolezza trovata nei contenuti. Si resta nella considerazione di chi li fruisce, che potrà tornare a consultare i canali dell’associazione accrescendo, un po’ alla volta, una relazione che inizialmente è solo nel virtuale. È un inizio che può favorire il passaparola aumentando la reputazione dell’associazione.


Come si applica e come funziona la tecnica Inbound per attrarre?

Puoi lavorare su tre aspetti.
SEO (Search Engine Optimization), traducibile come “ottimizzazione dei motori di ricerca”, ci sono cioè un insieme di tecniche con cui i testi per il web vengono scritti, oltre che per le persone, per essere riconoscibili dai motori di ricerca, migliorando così il posizionamento nei risultati organici di ricerca del tuo sito associativo, ovvero senza spendere in inserzioni a pagamento.
Blogging, pubblicando articoli nel sito associativo come risposta alle maggiori curiosità sulla vostra causa, immaginando di rispondere alle principali domande degli utenti.
SEO e blogging sono utilissimi perché quando si fa una ricerca in internet, si sta cercando qualcosa, si ha bisogno di qualcosa. I risultati di ricerca sono le risposte a queste domande, c’è quindi una corrispondenza fra un bisogno e una risposta, in questo senso avviene l’effetto calamita. Ed è importante sfruttare questo momento, farsi trovare. È l’inizio di una relazione.
Attraction ovvero messaggi attrattivi distribuiti nei social media per dare ulteriore visibilità ai contenuti.


È possibile trasformare un estraneo in un attivista?

Sì, si può fare, e quanto abbiamo visto fino ad ora ti può essere di aiuto, perché una persona estranea all’associazione può diventare un visitatore del vostro sito in cerca dei giusti contenuti per lui, lasciare volontariamente i suoi contatti o dati, sposare la causa e addirittura promuoverla. Si trasformerà quindi da una persona “fredda” in una “calda”. Ma non devi avere fretta, perché è una relazione che matura un po’ alla volta.


Come faccio a trovare le persone giuste?

Ti può essere di aiuto avere una rappresentazione semi-reale dei tuoi utenti o sostenitori ideali, creata sulla base della tua esperienza e pensare a ciascuno di loro quando crei i contenuti. Si tratta di immaginare di avere a che fare con una “personas” anziché con un “target”, un profilo invece che un gruppo, con le sue caratteristiche definite piuttosto che generiche, individui da ascoltare invece di insiemi da colpire. È un trucco che ti aiuterà a entrare in contatto con le giuste persone per la tua organizzazione. Inizia a riflettere sui loro dati demografici, ma soprattutto sui loro bisogni, obiettivi e desideri.


Quale è il supporto giusto da offrire?

Le persone nel web cercano informazioni per risolvere curiosità, dubbi, problemi e quello che fanno in internet è un viaggio verso la ricerca di una soluzione. Questo viaggio di solito ha tre tappe che vanno dal prendere la prima informazione per mettere a fuoco la questione quando si riconosce un’opportunità o un problema, considerare diverse soluzioni una volta che la questione è più chiara, avviarsi verso la scelta per decidere. A ognuno di questi tre momenti corrisponde un contenuto adatto, rilevante per il bisogno della fase. Ad esempio per chi cerca una prima informazione, un articolo nel blog del sito potrebbe essere sufficiente, bene se rilanciato da un social media, magari con un’inserzione a pagamento, ma potrebbe essere prematuro, quindi il momento sbagliato, per qualcosa di più approfondito perché la persona si trova ancora in una fase di approccio. Materiali con maggiori dettagli come ebook, report di settore o la possibilità di partecipare a un webinar, possono andare bene per chi è nella fase di considerazione e ha bisogno di qualcosa in più. Per chi sta ormai decidendo, case study, schede tecniche, contatti per maggiori informazioni o la possibilità di avere un incontro, consentono un livello di alto approfondimento. Ad ognuno cioè vene offerto un contenuto che abbia il giusto grado di approfondimento per la fase in cui si trova. Quindi i contenuti giusti alle giuste persone, facendo attenzione che sia il momento giusto per ogni tipo di materiale.


Quali contenuti creare, da dove comincio? Cos’è il content marketing?

Come avrai capito, il contenuto che la tua organizzazione può offrire in internet è molto importante. Per questo ti spieghiamo il significato di content marketing: è un percorso strategico che mira a creare e distribuire contenuti per avvicinare un pubblico preciso. Significa l’arte di dialogare online senza dover vendere né chiedere nulla, costruendo un’interazione, un dialogo, una relazione. I contenuti sono fondamentali per far passare le persone da una fase all’altra, avvicinandole. Come fare content marketing: per decidere quali contenuti creare, chiediti di quali si sente veramente la mancanza, quali permettono di fra scoprire cose nuove, quali fanno appassionare.
Ti può essere di aiuto fare un piano editoriale, vuol dire avere una progettualità, inizia facendo un elenco o meglio una ricognizione di quello che la tua organizzazione ha da dire, serve per fare chiarezza e organizzarti.
Lo tradurrai poi operativamente nel calendario editoriale, pianificando le uscite.
A questo punto sarete pronti per iniziare la creazione vera e propria dei contenuti, la distribuzione, la promozione e infine l’analisi di come è andata.


Hai una bella storia?

Se hai una bella storia usala, raccontare storie cattura meglio l’attenzione, appassiona, emoziona, crea vicinanza, curiosità e favorisce l’identificazione. Una storia si ricorda meglio e ci distingue dalle storie degli altri. Se ben raccontata funziona molto meglio delle informazioni perché fa leva sulle emozioni. Una storia spinge a fare una donazione, fare volontariato, firmare una petizione, condividere un contenuto, fruire un servizio. Ti può essere utile anche l’approfondimento che trovi alla pagina Raccontare storie per coinvolgere.


E ora mettiamo mano al sito

A cosa serve un sito? Come si definiscono al suo interno funzioni e priorità per la tua organizzazione? Come puoi sfruttare la tua esperienza nel pensarlo e quali strumenti gratuiti puoi avere in tuo supporto per costruire i contenuti e ottimizzarli per i motori di ricerca? Come è fatta la struttura di un sito, come sono organizzati i contenuti e come si imposta un’architettura informativa? Come può un percorso di visita aiutare l’utente a trovare facilmente ciò che cerca?
Ti proponiamo una formazione per trovare tutte le risposte e i trucchi del mestiere con suggerimenti per l’aspetto visivo, il tutto per permettere ai tuoi utenti di avere una buona esperienza, perché un sito ben fatto influenza positivamente la credibilità della tua organizzazione.
Potrai familiarizzare con Analytics per valutare le performance del tuo sito, con SERP (Search Engine Result Page) per i risultati nei motori di ricerca, troverai best practice, tanti suggerimenti con esempi di applicazione.




Ora tocca a te: mettiamo a disposizione la possibilità di partecipare ad alcune lezioni guida con cui potrai applicare i consigli e ripensare o creare il sito della tua associazione, tenute da Roberto Bernocchi, consulente di comunicazione e docente in distinte università, collaboratore per diverse organizzazioni non profit, con dieci anni esperienza in Armando Testa dove è stato Responsabile della Corporate Social Responsibility. Roberto Bernocchi ha collaborato con CSV Verona per la campagna di promozione del volontariato Cercasi Umani.
Se partecipare a questa formazione è di tuo interesse, contattaci (comunicazione@csv.verona.it). Ti inseriremo in una lista di attesa e, appena raggiungeremo un numero congruo di partecipanti, l’avvieremo.