RACCONTARE STORIE PER COINVOLGERE

Le storie sono potentissimi strumenti di memoria, ci aiutano a costruire reti di relazione, a modificare la nostra percezione, a tramandare valori e obiettivi. Imparare a padroneggiare alcune tecniche narrative può aiutarci a diventare portatori sani di messaggi preziosi che potranno viaggiare lontano nello spazio e nel tempo.

La forza del racconto consiste nel permettere all’altro di simpatizzare, empatizzare, sintonizzarsi, riconoscere l’emozione che prova. Perché fare storytelling? Perché raccontare ci viene in aiuto quando vogliamo far conoscere un tema, creare opinioni, attivare le persone e riuscire a coinvolgerle.

Tecniche di racconto sono preziose quando ad esempio siamo chiamati a fare una presentazione o un’intervista per aiutarci a mantenere l’attenzione di chi ci ascolta e restare nella sua memoria. Sapere come far immedesimare l’ascoltatore nel mio racconto, come dare concretezza alle immagini che sto costruendo ed evitare la trappola di parole astratte o che possono avere connotazioni diverse, è un’abilità impagabile. Sono situazioni in cui il tempo è poco e c’è un messaggio cruciale che vogliamo consegnare all’altro, perché l’altro se lo porti via, ed è quindi necessario che le informazioni siano essenziali, significative e ben strutturate. Serve quindi una selezione, perché non è possibile raccontare tutto, ma va raccontato ciò che appunto è cruciale. Cruciale per chi? Per chi ascolta ed è quindi indispensabile proporre un racconto adatto a quell’ascoltatore, considerando ciò che è importante per lui (non solo per l’associazione), ciò che lo aggancia.
Sono abilità utilizzabili non solo nelle interazioni orali, ma declinabili anche quando lavoriamo a un testo per una pagina del sito o con vari altri mezzi.




La neuronarratologia ci aiuta a capire come utilizziamo lo strumento del racconto per costruire i nostri percorsi di memoria e come i nostri racconti aiutano gli altri a ricordarsi di noi.
La lezione che proponiamo cliccando sul pulsante arancio contiene i princìpi che possono essere di aiuto a ciascuno per muovere i primi passi nel racconto, imparare a dargli valore, capire poi come utilizzarlo per attrarre.
Bianca Borriello, consulente di comunicazione, formatrice, storyteller, ghostwriter, nel workshop Per vincere le resistenze al volontariato. Conoscere le resistenze, come approcciarle, come tenerne conto in una campagna. Storytelling: tecniche per raccontare l’associazione e raccogliere adesioni e sostegno (12 settembre 2020), ha condotto un gruppo di associazioni alla scoperta dello storytelling. Partendo da un esercizio dedicato all’elevator pitch (una breve presentazione di 3 minuti dell’associazione), ha affrontato gli aspetti narrativi, tirandone poi le fila e dando le “Istruzioni per progettare una storia”, spiegando cosa significa farestory telling, come si fa, con esempi di storytelling per il sociale.
“Progettare”, perché fare storytelling significa fare progetti a tutti gli effetti, con un obiettivo e un pubblico ben preciso da raggiungere, strumenti e fondi dedicati, variabili di cui tenere conto e una valutazione finale.

Il workshop si è svolto per il CSV di Verona, nell’ambito della co-progettazione per una campagna di promozione del volontariato (poi nominata Cercasi Umani) e pertanto tratta anche aspetti di resistenza al volontariato e strumenti narrativi per affrontarli.



Nell’area riservata (Materiali Bianca Borriello) trovi:

  • Sintesi lavori in aula con traccia dei laboratori e accesso video Bianca Borriello
  • Slide: Bianca Borriello, Per vincere le resistenze



Se il materiale che hai visionato è di tuo interesse e vuoi richiedere una formazione in aula, contattaci (comunicazione@csv.verona.it). Ti inseriremo in una lista di attesa e, appena raggiungeremo un numero congruo di partecipanti, l’avvieremo.