Scegliere un abito da sposa, una questione etica. Il racconto delle volontarie

Quando Rosanna ha deciso di sposarsi non voleva un abito tradizionale, la cosa più lontana dalla sua idea era un abito sfarzoso acquistato pronto all’uso. Consulente nel settore della sostenibilità in diversi Paesi come Mozambico, Ruanda, Uganda e Zimbabwe, con solidi valori solidali, voleva un vestito che fosse un viaggio, non solo bello e rappresentativo del suo stile, ma portatore di una storia di senso. Ci è riuscita, aggiungendo nel bianco del suo abito nunziale inserti di colore africano, la “capuana” un tipico tessuto del Mozambico. Ha fatto la differenza aver consegnato questa stoffa alle abili sarte di Fili di Bene, sartoria solidale, con cui ha seguito la creazione passo a passo e ha creato un vestito “a misura di valori”, restando nei suoi ideali.

 

Maria Vittoria, dirigente, per le sue nozze ha scelto un abito second-hand, sostenibile perché è un “riuso”, un abito sostanzialmente nuovo, che rischiava di restare chiuso per anni in un armadio, un peccato. Maria Vittoria voleva un oggetto cui dare una seconda vita. Lo ha trovato ad Alba Sposa, atelier solidale. Una scelta che ha convinto anche suocera e cognata che hanno donato i loro abiti nunziali all’atelier.

 

Entrambe hanno fatto una scelta etica, la scelta di chi ha a cuore temi come l’economia circolare, la salvaguardia dell’ambiente, e non solo.
«L’atelier è un luogo sempre ricco di emozioni e vita, di storie belle, sia quando entra una sposa per acquistare o noleggiare un vestito e ci racconta perché ci ha scelto, sia quando ci viene consegnato un abito nunziale o da cerimonia da reimpiegare – raccontano Anna Maria e Romina, volontarie, che spiegano  –  il nome Alba sta per bianca e rappresenta un nuovo inizio: la nuova vita coniugale per la donna e per la coppia, ma anche la nuova occasione che, grazie a questi abiti, possiamo regalare a persone in difficoltà attraverso l’inclusione sociale».

 

 

Alba Sposa infatti, grazie ad abiti nunziali generosamente regalati da spose e aziende del settore e per merito di mani capaci, oltre a creare e personalizzare modelli che diventano unici, fa molto di più: con la sartoria Fili di Bene crea opportunità di lavoro per persone in difficoltà, soprattutto giovani donne, valorizzando le loro capacità per farle crescere e riqualificare professionalmente, e ridare loro speranza e dignità, un’importante possibilità di riscatto sociale, talvolta una vera e propria rinascita, che ha coinvolto persone svantaggiate individuate dai Servizi Sociali.
La sartoria, attraverso Faber Academy, insegna taglio e cucito, ma anche modellismo, riparazioni, ricamo, up-cycling ovvero come realizzare capi unici con tessuti di scarto attraverso tecniche di riuso creativo, un fiore all’occhiello possibile grazie alle eccedenze di tessuti donati. Così si realizzano confezioni su misura, borse, cappelli, complementi d’arredo e persino costumi per produzioni teatrali. Un impegno che fra atelier, sartoria, academy coinvolge undici volontarie.

 

 

Tutto ciò succede a Veronetta, il quartiere vivace e multietnico di Verona dove si trova anche il Bazar Solidale, un luogo in cui, con gli stessi princìpi, trovare a un prezzo minimo che consenta a tutti la possibilità di acquisto, abbigliamento, libri, arredo, prima infanzia, giochi, piccoli elettrodomestici, ma anche oggetti raffinati come ricami, ceramiche, vetrerie, argenterie, soprammobili, quadri, antiquariato, vintage, pelletteria e tanto altro, sempre donato da cittadini e imprese, in buone condizioni e funzionanti, perché possano andare “da una mano all’altra” come recita il claim e grazie all’impegno di ulteriori 16 volontarie.

 

Da questa attività, come da Faber Academy, Fili di Bene, Alba Sposa, trovano sostegno progetti benefici a favore di persone e famiglie vulnerabili, il tutto sotto la regia di Fondazione Fevoss Santa Toscana.

 

Rosanna e Maria Vittoria hanno scelto davvero qualcosa che è più di un abito da sposa.
Volontarie, beneficiarie, donatrici, utenti: un circuito virtuoso tutto al femminile che abbiamo voluto raccontarvi.
Storie di volontariato che cambiano il mondo.

Maria Angela Giacopuzzi

 

Alcune volontarie si prestano come modelle

Per informazioni

Fondazione Fevoss Santa Toscana
Alba Sposa
Fili di Bene
Faber Accademy
Bazar Solidale

Fondazione Fevoss Santa Toscana partecipa a Cercasi Umani e ad altre iniziative del CSV di Verona, che la promuove.