Un sogno val bene un viaggio. Soprattutto se il desiderio in questione è espresso da chi potrebbe non avere una seconda possibilità per realizzarlo.
Croce Bianca Verona OdV l’ha intuito durante uno dei numerosi trasporti sanitari che svolge quotidianamente per conto di Ulss 9 e Azienda Ospedaliero Universitaria Scaligera. E ha deciso di dar vita a un nuovo progetto: quello di dedicare un’ambulanza a “Più di un sogno” che si occuperà di accompagnare i malati terminali a vivere l’esperienza che desiderano. Salutare il mare, guardare l’alba o il tramonto dai monti veronesi, tornare nei luoghi cari dell’infanzia e molto altro, accompagnati dai familiari ma in totale sicurezza e costantemente assistiti da soccorritori e sanitari (medici e infermieri) dell’organizzazione di volontariato.
A tal fine, l’associazione che conta circa 500 volontari acquisterà un nuovo mezzo creato su misura per lo scopo. I render per l’ambulanza del Sogno sono arrivati da pochi giorni nella sede di Croce Bianca di San Massimo. Il mezzo sarà mediamente un po’ più lungo delle normali autolettiga, circa oltre 7 metri. Lo spazio interno è organizzato con un’area con alcuni sedili, subito dietro i posti di guida, dove potranno rimanere i familiari. Infine, separata da un pannello a garanzia di riservatezza, la parte sanitaria con la possibilità di agganciare la barella. Qui, cuore del progetto, sono ovviamente previsti tutti i dispositivi medici anche salvavita che saranno però occultati alla vista, nascosti all’interno delle pareti pur immediatamente accessibili e utilizzabili nel momento del bisogno.
«In tutti questi anni, oltre 40 di servizio attivo, abbiamo trasportato migliaia di persone, di pazienti, condividendo con loro molte emozioni. L’idea di poter essere presenti al loro fianco anche in un momento così particolare e intenso, un’ultima gioia donata con il sorriso, ci ha spronato a dare corpo al progetto», aggiunge Pierluigi Verga, presidente di Croce Bianca Verona OdV.
«Per come l’abbiamo progettata, quando non verrà utilizzata per questo tipo di trasporti, il mezzo potrà essere utilizzato per funzioni logistiche. Ad esempio sarà presidio sanitario nelle piazze per la misurazione di pressione o glicemia nelle giornate di sensibilizzazione. Inoltre, in caso di emergenza, entrerà in forze al nucleo di Protezione Civile di Croce Bianca Verona e sarà utilizzata come punto segreteria e come ambulatorio mobile», aggiunge Alessandro Bellè, responsabile del progetto.
Il costo dell’ambulanza è ben superiore al costo di una normale ambulanza e da parte dell’organizzazione di volontariato è già iniziata la mobilitazione, con enti, istituzioni e aziende, per raccogliere i fondi necessari.
Lo scorso 8 dicembre in piazza San Zeno una delegazione di volontari soccorritori ha partecipato alla messa loro dedicata nella Basilica, officiata dall’abate monsignor Gianni Ballarini, al termine della quale sono stati benedetti i mezzi. L’incontro è stato occasione per fare un bilancio di fine anno di tutte le attività svolte e i numeri del 2023.