Giustizia sociale: di cosa stiamo parlando e perché?

Il concetto di giustizia sociale è molto complesso e ramificato, teorizzata da varie voci e correnti filosofiche e politiche, da quando ha preso piede ai tempi della rivoluzione industriale dal XIX secolo.
In estrema sintesi, per giustizia sociale si intende garantire accesso a tutti in modo equo alla ricchezza e alle opportunità che una società può offrire.

Nato come un concetto legato all’accesso alle opportunità economiche, mettendo in evidenza le disparità di accesso in piena rivoluzione industriale, si è poi evoluto per ricomprendere alte sfere della vita sociale come l’ambiente, la razza, il genere, la religione e altre aree nelle quali le ineguaglianze si possono manifestare.

La giustizia sociale si basa su alcuni principi fondamentali che ci sembrano intrinsechi all’operare volontario. In primis i diritti umani, intesi non solo come diritti sulla carta, ma come indispensabile architrave per una società giusta. Si basa inoltre sul tema dell’accesso: non è sufficiente attribuire diritti ai cittadini, occorre che questi diritti e le opportunità che ne derivino siano concretamente accessibili. Se questioni quali le origini, il genere, la razza, la classe sociale possono impattare sul godimento dei diritti, non ci troviamo in una socialità giusta.


Nella costruzione di giustizia sociale fondamentale è la pratica della partecipazione, altro tema di cui il volontariato si fa promotore.
Partecipazione vuol dire garantire uguale accesso di parola a tutti in modo che tutte le voci, anche quelle delle categorie più fragili e ai margini della società possano essere ascoltate. Ciò è sempre stato e si conferma uno dei cardini dell’operare volontario.

In occasione della giornata in cui le Nazioni Unite celebrano la Giustizia Sociale, il 20 febbraio, al CSV di Verona abbiamo voluto parlare dell’importanza della formazione: i volontari formati sono volontari più consapevoli, più in grado di cogliere e combattere le ingiustizie nelle nostre società, per rimuovere le barriere che le persone devono superare a causa del loro genere, dell’età, della razza, dell’appartenenza etnica, della religione, della cultura, o delle disabilità.
I volontari promuovono diritti semplicemente attraverso le dinamiche democratiche del volontariato organizzato e attraverso le loro azioni a favore degli altri, dell’ambiente, delle comunità, dei territori.
Volontari che invitiamo a non smettere di aggiornarsi per continuare a dare il meglio di loro!

 

CSV di Verona
Coordinatrice – Cinzia Brentari c.brentari@csv.verona.it