Regione Veneto, bando per l’invecchiamento attivo

La Regione Veneto ha approvato il nuovo piano triennale 2021-2023 relativo alle politiche di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo. Il programma intende favorire l’avvio di iniziative e progettualità che considerino l’anziano come risorsa e come soggetto che crea supporto e ne promuovano il protagonismo nella vita di comunità, nella prevenzione della salute e nella formazione continua (Delibera del Consiglio regionale Veneto n. 103 del 5 ottobre 2021).

 

Le azioni sostenute

Il bando intende sostenere le seguenti azioni qui riportate in sintesi (consultare il bando integrale):

Azione 1 – Una vita autonoma attraverso l’accrescimento della salute e del benessere

Azioni volte a stimolare lo sviluppo di politiche di prossimità; azioni volte a incentivare lo sviluppo di ambienti e contesti adeguati e favorevoli che supportino l’invecchiamento attivo attraverso interventi di promozione della salute e prevenzione delle malattie; azioni volte a promuovere l’attività fisica e cognitiva, elemento fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi delle strategie di invecchiamento sano e attivo; azioni volte a promuovere la creazione di comunità territoriali inclusive per migliorare la cura, la qualità di vita e il benessere delle persone anziane; azioni volte a sostenere la cultura e pratica della prevenzione tramite la promozione di stili di vita sani; azioni volte a favorire la prevenzione degli abusi e dell’abbandono degli anziani con lo scopo di accrescere la consapevolezza sul problema.

 

 Azione 2 – Partecipazione attiva

Azioni volte a sviluppare progetti di “vicinato solidale” per contrastare l’isolamento sociale; azioni volte a sviluppare modelli di monitoraggio delle situazioni a rischio; azioni volte a promuovere l’impegno civile e sociale delle persone anziane nel ruolo di docenti e discenti, azioni volte al sostegno del trasporto sociale in contesti territoriali periferici, quali quelli rurali e montani (senza sovrapporsi al progetto STACCO); azioni volte al potenziamento delle risposte ai bisogni specifici degli anziani a maggior rischio di marginalità sociale.

 

Azione 3 – Formazione

Azioni volte al sostegno alla formazione inter o intragenerazionale con la partecipazione degli anziani nel ruolo di docenti o discenti mediante il coinvolgimento di docenti anziani in progetti e interventi formativi da attuare presso gli istituti scolastici o in corsi di formazione locali; azioni volte al superamento dell’isolamento legato al divario digitale tra le generazioni che coinvolge moltissimi anziani, molto significativo e che è stato maggiormente amplificato dal periodo emergenziale.

Le azioni progettuali dovranno focalizzarsi sulla valorizzazione del ruolo dell’anziano nella partecipazione alla società civile, economica e culturale attraverso la creazione di percorsi innovativi e sperimentali finalizzati al raggiungimento di obiettivi migliorativi nell’autonomia, nell’inclusione e nel benessere nel contesto di vita e nella comunità. Le azioni progettuali e le iniziative dovranno volgere al contrasto della solitudine, dell’isolamento sociale, della povertà e dell’esclusione in genere, della carenza o assenza di reti familiari e di vicinato quali fattori di pregiudizio per un invecchiamento in buona salute. Sviluppare sensibilità e attenzione verso questi fattori di rischio significa diminuire la possibile insorgenza di cattive condizioni di salute a livello comunitario, intervenendo positivamente sullo stato di benessere fisico, psichico e sociale della persona anziana e della comunità in generale. Fondamentale lo sviluppo di un welfare di iniziativa e di comunità che potenzi le partnership tra i diversi soggetti della rete territoriale e della comunità, in una logica di corresponsabilità nella programmazione di obiettivi e azioni.

  

Chi può presentare progetti 

È possibile partecipare, singolarmente o in partenariato, a un solo progetto/iniziativa. Se si è capofila di progetto, al massimo in due progetti se si è soggetti partners.

Possono presentare progetti:

  1. enti locali, in forma singola o associata (a norma del D.lgs. n. 267/2000 e successive modifiche intervenute);
  2. le aziende ULSS;
  3. i centri di servizi e le strutture residenziali autorizzate ed accreditate;
  4. le Istituzioni scolastiche e universitarie e gli organismi di formazione accreditati;
  5. le associazioni e le organizzazioni di rappresentanza delle persone anziane;
  6. le associazioni di tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti;
  7. gli enti (anche ETS), le organizzazioni e le associazioni non aventi scopo di lucro, la cooperazione sociale e le Università del volontariato e della terza età nonché i soggetti privati che a qualsiasi titolo operano nei settori d’interesse delle linee d’intervento del bando.

 

NOTA: le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale devono essere iscritte ai Registri regionali di cui alla L.R. n. 40/1993 e alla L.R. n. 27/2001 art. 43 e le articolazioni territoriali e i circoli affiliati alle APS di carattere nazionale (iscritte al Registro nazionale ai sensi della L. n. 383/2000), soggetti tutti che abbiano tra le proprie finalità statutarie lo svolgimento di una o più delle attività d’interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore e svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti. Nei moduli B1a e B2a andrà indicata una sola azione progettuale per non incorrere nell’esclusione.

 

Territorialità e durata 

Le iniziative e i progetti potranno riguardare lo svolgimento di attività nel territorio regionale con riferimento a uno o più ambiti territoriali sociali, mentre la durata delle iniziative e dei progetti riferiti ai finanziamenti per l’anno 2021 sarà di 12 mesi dal momento della data indicata con la comunicazione di avvio.

 

Finanziamento regionale 

Il finanziamento regionale richiesto per ogni iniziativa, a pena di esclusione, non potrà superare l’85% del costo complessivo dell’iniziativa. La quota di cofinanziamento, pari almeno al 15% (che dovrà avere carattere finanziario e non figurativo ossia generato e contabilizzato per effetto del progetto) costituisce un requisito essenziale e sarà a carico dei soggetti attuatori (singoli o in partenariato). Non è considerato cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari. È disponibile un totale massimo di € 1.000.000,00.

 

Limiti minimi e massimi di finanziamento 

Il costo totale del progetto non può superare il totale delle entrate risultanti dal conto economico dell’ultimo bilancio consuntivo approvato dall’ente proponente (somma dei vari bilanci se progetto in partenariato).
Azione 1 (vita autonoma): costo di progetto di almeno € 15.000,00, finanziamento regionale massimo € 50.000,00
Azione 2 (partecipazione attiva): costo di progetto di almeno € 15.000,00, finanziamento regionale massimo € 30.000,00
Azione 3 (formazione): costo di progetto di almeno € 15.000,00, finanziamento regionale massimo € 40.000,00
È possibile la ripresentazione di progetti in continuità approvati del precedente bando 2018/2020 (stesso partenariato), ma con limitazioni in merito al finanziamento regionale, specificate nel bando.

 

Erogazione del contributo 

Il finanziamento regionale sarà erogato in due tranche: 60% a titolo di acconto, a seguito di comunicazione di avvio delle attività progettuali con le modalità e la documentazione indicate nel bando, da trasmettersi entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di approvazione della graduatoria; 40% a saldo a seguito di rendicontazione finale delle spese sostenute che deve essere trasmessa entro 40 giorni dalla scadenza dell’annualità della progettazione riferita alla data di comunicazione di avvio dell’attività.

 

Modalità di invio dei progetti

 La documentazione dovrà pervenire nel solo formato PDF (nessun altro ammesso, compreso lo Zip o altre forme compresse), entro le ore 23.59 del 30° giorno dalla data di pubblicazione del bando sul BURV (pubblicato in data 12/10/2021), a mezzo PEC all’indirizzo servizi.sociali@pec.regione.veneto.it (nuovo indirizzo rispetto agli anni passati) con indicato in oggetto: “Invecchiamento attivo 2021” e il nominativo del soggetto proponente (o capofila in caso di partenariato). Formato PDF e dicitura testuale e precisa così come appena indicato più sopra dell’oggetto dell’istanza vanno rispettati a pena di irricevibilità, anche da parte del sistema informatico.

 

Avvio dei progetti approvati 

Le attività progettuali dovranno avere avvio entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di approvazione della graduatoria.

 

Per reperire la documentazione

 

Per informazioni

Presso l’ente proponente