Sabato 16 febbraio al Museo Nicolis di Villafranca, dalle 10 alle 15, si tiene il convegno “Al volante e al telefono: i volontari che fanno la differenza”. E anche molta strada: durante la mattinata saranno resi noti, infatti, i numeri del servizio di trasporto sociale su territorio veronese e regionale che coinvolge circa 10mila utenti e numerose associazioni che operano in rete. Inoltre, uno studio sulla valutazione d’impatto sociale di STACCO.
Presente negli spazi del Nicolis il primo pullmino Fevoss, oggi auto d’epoca certificata dall’ASI Automotoclub Storico Italiano, che nel ’92 – precursore dei tempi – iniziò ad accompagnare quotidianamente anziani e malati ai luoghi di cura.
Il convegno è organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) in collaborazione con Fondazione FEVOSS Santa Toscana
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Da dieci anni macina migliaia di chilometri, trasportando anziani, persone sole e malate. È il progetto STACCO, Servizio di trasporto sociale, realizzato dalle organizzazioni di volontariato in rete nelle province di Verona, Belluno, Treviso, e Venezia. È pensato per chi, in ridotta capacità psicomotoria o disagio sociale, ha necessità di spostarsi per effettuare cure, visite o per attività ludico motorie. Non si tratta quindi di un’ambulanza, né di un taxi ma di una preziosa risorsa in grado di rispondere all’esigenza di arrivare alla destinazione desiderata – per chi vive solo e con capacità limitate una vera e propria odissea – e di coniugare il mero spostamento logistico con qualche sorriso, una chiacchiera, la condivisione di uno stato d’animo.
Il servizio stesso, in dieci anni, di strada ne ha fatta parecchia evolvendosi e strutturandosi. Partito nel 2009, Stacco non si è mai fermato e ad oggi, a Verona, coinvolge 317 volontari appartenenti a 21 associazioni, grazie al coordinamento della Federazione del Volontariato di Verona ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Verona e su finanziamento della Regione Veneto. Complessivamente, sulle quattro province, soddisfa la domanda di circa 10.000 utenti e conta su una flotta automezzi di 206 veicoli.
Il convegno di sabato 16 febbraio, dalle 10 alle 15, negli spazi del Museo Nicolis di Villafranca, intende fare il punto sul servizio, snocciolando non solo i dati e i numeri che l’attività muove in termini di utenti, chilometri fatti, volontari coinvolti ma anche presentare i risultati di un’indagine svolta sulla valutazione d’impatto sociale di Stacco. Nel decennale, infatti, i promotori hanno voluto indagare e valutare, applicando gli opportuni criteri, se questo intervento pensato per il territorio funziona o meno e verificarne i risultati, anche dal punto di vista economico. Con il supporto di Economics Living Lab, spin off dell’Università degli Studi di Verona, l’indagine si è posta di ricostruire il profilo dei beneficiari dal punto di vista socio-demografico e delle reti sociali di riferimento, stimare l’accessibilità al servizio nelle quattro province coinvolte, infine considerare la soddisfazione dell’utenza. “I numeri che presenteremo sono sorprendenti e riguardano anche la ricaduta economica che questo servizio ha sul territorio. Grazie a un contributo regionale e alla forza del volontariato, STACCO restituisce in termini di costi ben più di quanto riceve: circa quattro volte tanto. Senza tralasciare il fatto che dietro al servizio di accompagnamento c’è molto di più: ci sono storie di solitudine alleviata dai volontari che accompagnano queste persone e condividono tempo con loro”, anticipa, senza troppo svelare, Chiara Tommasini, presidente del CSV.
PROGRAMMA CONVEGNO
La giornata, al via alle 10, prevede un momento di saluti istituzionali della presidente del Museo Silvia Nicolis, di Chiara Tommasini, presidente Federazione del Volontariato di Verona Onlus, ente capofila progetto regionale “STACCO Verona”, Alfredo Dal Corso, Fondatore FEVOSS e Fondazione FEVOSS Santa Toscana, Roberto Luca Dall’Oca, Sindaco di Villafranca e Raffaele Grottola, Direttore dei Servizi Socio-sanitari ULSS 9 Scaligera.
Inizierà alle 10.45 la presentazione dei risultati della valutazione d’impatto sociale “Il progetto STACCO a Belluno, Treviso, Venezia e Verona. Profilo degli utenti e analisi costi/benefici” e a seguire gli interventi di Cinzia Brentari, Federazione del Volontariato di Verona e di Federico Perali, Dipartimento di Scienze Economiche Università di Verona, Economics Living Lab.
Alle 11.30, “STACCO Verona: volontari, protagonisti, esperienze” con Marco Dal Forno, Vice Sindaco e assessore alle Politiche Sociali, della famiglia e giovanili, Comune di Valeggio sul Mincio e gli interventi, racconti di esperienze vissute, dei volontari e degli utenti del Servizio.
È fissata dopo la pausa lunch alle 14, a chiusura dei lavori, la Passeggiata guidata tra le collezioni del Museo Nicolis (su prenotazione).
Durante la giornata sarà presente negli spazi del Nicolis lo storico pulmino FEVOSS per i trasporti sociali che, precursore dei tempi, iniziò nel 1992 ad accompagnare quotidianamente anziani soli e malati ai luoghi di cura. Il mezzo è oggi auto d’epoca certificata dall’ASI, Automotoclub Storico Italiano nonché testimone su quattro ruote di migliaia di storie di vita vissuta.
La partecipazione al convegno è gratuita previa iscrizione. Per informazioni: Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Verona, via Cantarane, 24 – 37129 Verona – Tel. 045 8011978 – Fax 045 9273107 info@csv.verona.it – www.csv.verona.it – www.staccoverona.it – oppure – Fondazione Fevoss Santa Toscana, Via Santa Toscana, 9 – 37129 Verona – 320 2409712 segreteria@fondazionefevoss.org – www.fondazionefevoss.org.
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