Dipendenti al lavoro, sui bastioni!

La multinazionale Agility ha coinvolto i propri dipendenti per ripulire a Verona il Bastione San Francesco, in collaborazione con Legambiente. La giornata, che ha visto protagonisti 16 lavoratori provenienti dalle varie filiali aziendali del Nord Italia, è un’iniziativa pilota che si inserisce all’interno di un percorso di ricerca che il CSV, Centro Servizio per il Volontariato di Verona, sta proseguendo con il dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona.

Per un giorno hanno dimenticato computer e cellulari, mail e scadenze, smesso i panni di impiegati dipendenti di Agility, multinazionale del settore spedizioni e logistica, per indossare scarponi pesanti, imbracciare rastrelli, pale e carriole e ripulire il Bastione San Francesco a Verona, sotto la supervisione e con l’aiuto dei volontari di Legambiente.

Sono i 16 lavoratori Agility, per lo più provenienti dalle sedi di Milano e Verona, che hanno partecipato all’iniziativa pilota del progetto di CSV, Centro Servizio per il Volontariato di Verona, e Università degli studi di Verona “Volontariato di Impresa: una relazione vincente per imprese, organizzazioni non profit e comunità”. Il progetto, finanziato con il bando Join Project 2016 dell’Università di Verona e dal CSV, è stato avviato il mese scorso e si concluderà ad aprile 2018.

Frutto di una partnership con l’Università che dura dal 2011 – ha la finalità di promuovere il volontariato d’impresa in alcune aziende locali creando una relazione tra mondo profit, non profit e progetti di ricerca universitaria. Una volta ricevuto l’interesse da parte di un’impresa della provincia di Verona, il CSV ha il compito di lavorare con l’azienda per individuare quelle organizzazioni di volontariato che maggiormente, per caratteristiche organizzative o per ambito di intervento, possano intercettare le peculiarità dell’azienda e dei suoi lavoratori.
Il ruolo dell’Università, invece, è quello di monitorare e valutare la realizzazione dell’esperienza di volontariato d’impresa e i suoi outcome nei tre attori principali: dipendenti, azienda e associazioni di volontariato

«Questo inedito ambito del volontariato spalanca le porte a una diversa sinergia tra profit e non profit. E il CSV è parte attiva di questa nuova sinergia. Attraverso il lavoro e la consulenza dei nostri esperti, il Centro svolge servizio di supporto allo sviluppo di tali progetti, adattati alle esigenze delle aziende e delle associazioni, con il plusvalore dato dalla collaborazione con l’Università di Verona» spiega Chiara Tommasini, presidente CSV. «Sono sempre di più le aziende che sposano questa strategia di responsabilità sociale – prosegue Tommasini¬ – concedendo ai dipendenti la possibilità di dedicare del tempo alla loro comunità ed al loro territorio e acquisire nuove competenze, inoltre il volontariato d’impresa sta pian piano diventando un elemento importante per lo sviluppo delle cosiddette soft skill, le competenze emotive e sociali di un individuo esercitate anche nelle sue vesti di lavoratore».

Il CSV, infatti, lavora per assicurare un filo conduttore condiviso fra aziende e organizzazioni non profit per un percorso di arricchimento per tutte le parti interessate. E sostiene momenti di formazione, anche in azienda, per sensibilizzare il personale e la dirigenza, aiutando a comprendere il mondo del volontariato, gli aspetti operativi dei contesti sociali nei quali si entra e la cultura delle realtà operanti nel sociale.

In attesa dunque di nuove giornate solidali e altre imprese aderenti, oltre che dell’analisi dell’Università, il bilancio della prima giornata pilota sembra decisamente positivo. «Finalmente il volontariato entra anche in mondi diversi, come quelli aziendali, fornendo nuove prospettive e visioni che hanno al centro le relazioni e l’attenzione ai bisogni della comunità, introducendo l’importanza di questi nuovi elementi anche all’interno del mondo del lavoro», ha spiegato Silvia Pernechele, responsabile di Legambiente, a conclusione della giornata di lavori.

 
Il volontariato d’impresa

Il “volontariato d’impresa”, è una forma emergente di volontariato che si riferisce ad attività promosse e/o organizzate dall’azienda in collaborazione con una o più da una organizzazione non profit e svolte dal personale.
L’attività di volontariato d’impresa per il dipendente-volontario può prevedere ad esempio: la messa a disposizione di competenze e il trasferimento di know-how a favore di associazioni non profit; il distacco temporaneo dei dipendenti a supporto di attività ordinaria o progetti specifici realizzati dall’associazione del Terzo settore; la partecipazione a eventi locali, come raccolta fondi, eventi per la sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza locale su temi specifici, interventi di tutela del patrimonio locale; l’organizzazione della “giornata del volontariato aziendale.

CSV e UNIVR, in sinergia dal 2011

La collaborazione tra CSV e il dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona è iniziata nel 2011 con una serie di ricerche che hanno indagato il mondo del volontariato, la motivazione dei volontari e il benessere organizzativo delle associazioni. La sinergia tra le due strutture è poi proseguita con la ricerca “Volontariato d’impresa win-win-win” i cui esiti saranno oggetto di una pubblicazione scientifica di prossima uscita. Lo scopo di questa ricerca, conclusasi lo scorso febbraio, era documentare e analizzare lo stato dell’arte sul fenomeno del Volontariato d’impresa, attraverso questionari ed interviste realizzate ad hoc.
Quesiti che hanno dimostrato come l’attività di volontariato d’impresa crei non solo entusiasmo nei dipendenti ma anche nuovi modi di collaborazione e di messa in campo di competenze (in particolare quelle relazionali, oggi chiamate competenze trasversali, funzionali alle diverse professionalità). In molti casi, inoltre, le relazioni costruite tramite il volontariato d’impresa hanno dato vita a ulteriori progetti di collaborazione tra le organizzazioni e di costruzione di relazioni tra dipendenti-lavoratori e volontari.

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