Dal Ministero 7 milioni di Euro per le APS

Direttiva 383. Pubblicate le linee d’indirizzo per finanziare progetti sperimentali e innovativi delle Associazioni di Promozione Sociale. Da venerdì 18 novembre sarà possibile inviare le domande tramite la piattaforma Web. Scadenza 5 dicembre.


 

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato le Linee d’indirizzo per la presentazione di progetti sperimentali da parte delle associazioni di promozione sociale (APS). Le risorse messe a disposizione dal Ministero per quest’anno sono complessivamente pari a 7.050.000 Euro.

Le domande di contributo devono essere inviate esclusivamente per via telematica, attraverso la piattaforma realizzata da CSVnet www.direttiva383.it, che sarà on line da venerdì 18 novembre e tramite la quale sarà possibile gestire anche la rendicontazione dei progetti finanziati. Il testo integrale dell’avviso e i documenti necessari per partecipare sono disponibili sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La scadenza per l’invio delle proposte è fissata alle ore 12:00 del 5 dicembre 2016.

I progetti possono essere presentati dalle APS iscritte nel Registro nazionale o nei registri delle Province autonome di Trento e Bolzano, sia singolarmente che in partenariato tra di loro, o con enti privati e pubblici. Le tipologie di intervento a cui i progetti potranno riferirsi sono due:

  • iniziative riguardanti la formazione e l’aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti o l’informatizzazione delle stesse associazioni e la produzione di banche dati, con particolare attenzione per quelle iniziative rivolte ai giovani di età non superiore ai 30 anni. Tali proposte devono prevedere una durata di massimo 12 mesi;
  • progetti che prevedono l’utilizzo di metodologie di intervento particolarmente avanzate, volte a promuovere l’innovazione sociale. Questi progetti possono prevedere anche il coinvolgimento di soggetti che rientrano nella misura sperimentale denominata “#diamociunamano”. Tali proposte devono avere una durata di massimo 18 mesi.

Il costo complessivo di ciascuna iniziativa non potrà essere inferiore a 50 mila Euro. La direttiva definisce anche gli aspetti relativi agli eventuali co-finanziamenti, le modalità di riconoscimento delle spese sostenute, i limiti di spesa e i costi non ammessi a rimborso, i motivi di inammissibilità, nonché i criteri di valutazione dei progetti e le modalità con cui verranno erogati i contributi riconosciuti.

Per informazioni o quesiti è possibile scrivere un’e-mail con oggetto: “AVVISO n. 1/2016 – QUESITO” all’indirizzo di posta certificata dgterzosettore.div2@pec.lavoro.gov.it.