Centenario della Grande Guerra, cultura e solidarietà

Spettacoli teatrali e dolci per la musico teatro terapia di sollievo all’Alzheimer. La Compagnia Dopo Lavoro Gino Franzi in Gran Guardia a Verona da sabato 23 a martedì 26 maggio.


 
La Compagnia Dopo Lavoro Gino Franzi è stata coinvolta dal Comune di Verona nelle iniziative commemorative del centenario della Grande Guerra, che occuperanno il Palazzo della Gran Guardia per quasi tutto il mese di maggio.

Sarà presente con alcune proposte da sabato 23 a martedì 26 maggio: la mostra La grande guerra in rivista; la prima guerra mondiale attraverso le illustrazioni della Domenica del Corriere e del Corriere dei Piccoli; lo spettacolo Canta che ti passa, teatro e musica in trincea, la partecipazione straordinaria in prima storica e mondiale del Vestito antineutrale di Filippo Tommaso Marinetti.

Ci sarà inoltre la presentazione e degustazione del dolce “Eroico del centenario”, la cui vendita verrà utilizzata per finanziare un progetto pilota di musico teatro terapia della malattia di Alzheimer e diventerà così anche il simbolo della volontà di utilizzare la storia per ricostruire negli anziani il vissuto giovanile.
La malattia di Alzheimer, infatti, comporta una particolare complessità nella gestione dei sintomi, dei comportamenti disfunzionali e del declino delle abilità cognitive di chi ne è affetto, con la conseguente necessità di cercare di migliorare la qualità della vita dei soggetti colpiti, stimolando l’attivazione di tracce mnestiche ancora conservate, la socializzazione e l’aumento del tono dell’umore. Dall’osservazione empirica delle reazioni dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer durante intrattenimenti con canzoni del passato sembra evidenziarsi come una forma risveglio cerebrale con canto, mimica, ballo e ricordi.

Sulla base di questo dato la Compagnia Gino Franzi dal 2003, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di queste persone, stimolando in modo adeguato un ruolo attivo, sia dal punto di vista fisico, che mentale, rappresenta nelle case di riposo e nei centri diurni degli spettacoli con riferimenti storici ai primi 50 anni del ‘900, con vecchie canzoni, immagini, filmati, oggetti e costumi d’epoca. La sensazione è quella di ottenere attraverso la reminiscenza di eventi storici e autobiografici una stimolazione cognitiva ed emozionale. Inoltre, poiché la memoria del singolo è anche memoria collettiva, il ricordo sembra divenire uno strumento di socializzazione e di instaurazione di legami.

La Compagnia Dopo Lavoro Gino Franzi, con la raccolta fondi ottenuti con la vendita del dolce “Eroico della memoria”, finanzierà inoltre l’attività ordinaria dell’associazione, gli
spettacoli teatrali organizzati per finalità benefiche e circa 30 intrattenimenti all’anno in case di riposo, con repertorio mirato alla terza età e con un’attenzione particolare al rapporto intergenerazionale tra giovani e anziani.

Origini del “Dolce eroico”

L’idea del dolce Eroico, che ha la forma dell’elmetto Adrian in dotazione all’esercito italiano e francese, nasce da una storia del Corriere dei Piccoli del 27 dicembre 1914, che racconta come il bambino Schizzo nel giorno di Natale sogni di interrompere la guerra facendo nascere tra le opposte trincee un gigantesco panettone. La tregua di Natale avvenne realmente in vari punti del fronte occidentale, quando tedeschi, britannici e francesi lasciarono le trincee intonando canti natalizi e si scambiarono gli auguri nella terra di nessuno..
La vicenda del dolce Eroico del centenario è indicativa di come la memoria storica di una grande carneficina possa trasformarsi in un messaggio di pace e in uno strumento di solidarietà sociale.