Giustizia riparativa: un’opportunità sempre più richiesta

Dai lavori di pubblica utilità alla mediazione penale, passando dalla nuova “messa alla prova”, le persone che negli ultimi anni hanno usufruito di queste misure alternative sono centinaia. Il Csv, Centro Servizio per il Volontariato di Verona ha stipulato alcuni protocolli specifici con il Tribunale, e coordina direttamente molti progetti facendo da tramite e garante con le associazioni.


Primi a partire, nel 2011, sono stati i lavori di pubblica utilità; misura alternativa prevista per chi commette infrazioni al codice della strada – senza incidente – guidando sotto l’effetto di alcol o altre sostanze stupefacenti. La convenzione che il CSV, Centro Servizio per il Volontariato di Verona ha stipulato con il Tribunale coinvolge 20 associazioni per un totale di 22 posti. E le richieste sono di anno in anno in crescita esponenziale. Nel 2014, sono state accolte 185 persone, 139 hanno concluso il proprio servizio per un totale di 13mila ore nel corso dell’anno: in media, circa 95 ore a persona. Nel 2013, i numeri elencano 131 persone accolte, 71 iter terminati per un totale di 8.900 ore.
Un altro aspetto interessante e in evoluzione è quello della mediazione penale: un istituto che c’è da tempo e che si propone di incentivare una riconciliazione tra reo e vittima attraverso percorso finalizzati a mettere in contatto le parti. E un nuovo luogo di incontro può essere proprio quello dell’associazionismo.
Dallo scorso settembre, inoltre, è stata introdotta dalla legge 67 del 2014 sull’Affidamento la misura della “messa alla prova” ovvero la possibilità di svolgere un servizio socialmente utile come attività accessoria allo sconto della pena. In questi primi mesi, sono state coinvolte nella messa alla prova 22 associazioni più un altro ente del Terzo settore e il protocollo è già attivo per 25 persone.
Si tratta di un ambito in continua evoluzione ed espansione. Tanto che il CSV, su giustizia riparativa e mediazione penale, ha proposto un corso di formazione in cui tratterà la nuova misura della “messa alla prova” e, con esperti del settore, le altre misure alternative, riparative e della realtà della mediazione penale degli adulti. Durante il corso sono trattati, inoltre, il ruolo dell’UEPE – Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Verona, l’attività della Camera Penale Veronese e dell’Ordine degli Avvocati di Verona, la presenza del volontariato nella mediazione penale con l’esperienza di ASAV – Associazione Scaligera Assistenza Vittime di Reato.
Il corso, gratuito e organizzato nella sede del CSV di Verona (via Cantarane 24), si tiene in tre incontri: sabato 11 aprile, dalle 9.00 alle 13.00, interverrà Antonella Salvan dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna; sabato 18 aprile, dalle 9.00 alle 13.00, gli avvocati Alice Chiementin e Lorenzo Ferrarese; giovedì 23 aprile, dalle 18.00 alle 21.00, ci sarà il contributo dei referenti ASAV, Associazione Scaligera Assistenza Vittime di Reato.
Per informazioni sul tema delle pene alternative è possibile fare riferimento allo sportello del Csv scrivendo a i.magri@csv.verona.it oppure telefona do allo 045/8011978, interno 1.

 

Ufficio Stampa CSV
Centro Servizio per il Volontariato di Verona
Ilaria Noro
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