Contributi su riforma e Terzo settore

Concluso il convegno Terzo settore e riforma. Il volontariato tra semplificazione, rappresentanza, trasparenza. Verso un nuovo ruolo dei CSV, si rendono disponibili i video con gli interventi integrali di ciascun relatore. Disponibili per la lettura alcune riflessioni di Maria Cristina Antonucci.


«Le organizzazioni di volontariato hanno avuto modo di confrontarsi su questa riforma tanto attesa», spiega Chiara Tommasini, presidente del CSV di Verona. «Molti i temi affrontati, tra cui  la semplificazione degli adempimenti burocratici, la riforma del codice civile, la stabilizzazione del cinque per mille, l’istituzione di un’Authority del Terzo settore, la riforma del Servizio Civile, la promozione e la riorganizzazione dei Centri di Servizio, ecc.».

Il convegno, organizzato dal CSV Centro Servizio per il Volontariato di Verona lo scorso 4 luglio, ha visto la partecipazione dell’On. Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato (CNV) e dell’Istituto italiano Donazione (IID). «Bisogna accettare senza timori la sfida del cambiamento che il governo ha lanciato al Terzo settore e affrontare alcuni nodi che emergono dal dibattito guardando al futuro: per quanto riguarda il tema dell’impresa sociale, ad esempio, è opportuno superare il pregiudizio sulla forma imprenditoriale nel mondo del Terzo settore» ha dichiarato Patriarca. «È importante, inoltre, porre l’attenzione sulla prospettiva dentro cui si colloca il Servizio Civile, che non deve essere solo orientato a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ma andare a costituire un’esperienza formativa rivolta alla cittadinanza attiva e all’educazione alla pace e alla politica. La riforma, infine, non può essere a costo zero: il Terzo settore è costituito da soggetti privati, che hanno però una forte dimensione pubblica ed è giusto, dunque, che parte del bilancio dello Stato venga investito in questo ambito».

Con lui Stefano Tabò, presidente del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet): «Abbiamo bisogno che venga superata l’impostazione sperimentale – dubitativa che, inevitabilmente, ha caratterizzato il normatore degli anni Novanta nel ragionare e disporre attorno ai CSV. È un appello che abbiamo rivolto al legislatore. Indirettamente lo estendiamo a tutti i nostri interlocutori e partner. Prima di tutto, però, lo dobbiamo coerentemente rivolgere a noi stessi. Per questo ci auguriamo che le intenzioni formulate nelle Linee guida si concretizzino in una coerente riforma del terzo settore che affermi e promuova i CSV come “sistema nazionale”, gestito dalle Organizzazioni di Volontariato come una vera infrastruttura nazionale radicata e articolata territorialmente, finalizzata a promuovere nel tempo i valori e la presenza del volontariato italiano».

Maria Cristina Antonucci, ricercatrice in scienze sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Unità Operativa di Roma, e docente in associazionismo e rappresentanza del Terzo settore, Università Roma Tre ha spiegato «Per la prima volta la politica ha interpellato le Organizzazioni di Volontariato per conoscere le istanze da promuovere nella riforma: è opportuno cogliere questa occasione per avviare un dialogo più strutturato tra le associazioni e le istituzioni, trasformando i Centri Servizi per il Volontariato in casse di risonanza per le esigenze delle varie realtà presenti sul territorio».

Raffaele Picilli, consulente in fundraising e fondatore di Raise the Wind ha argomentato «Una donazione inizia con un “per favore” e si conclude con un “grazie”: l’arrivo dei fondi in associazione è l’ultimo atto del fundraising, ma prima c’è molto altro, a cominciare da una buona comunicazione. I CSV dovranno diventare in futuro dei “consorzi di servizi” di volontariato per fornire consulenza e assistenza alle associazioni, ma anche agli altri organismi del Terzo settore».

Per le dichiarazioni integrali segnaliamo che il convegno si può rivedere in video sul canale You Tube CSV Verona. Per i dodici video, qui segnalati in ordine di visione, ringraziamo Giampaolo, volontario.
Chiara Tommasini e Anna Leso saluti di apertura
Chiara Tommasini presenta relatori e temi e motivi del convegno
– parte prima
– parte seconda
– parte terza
Edoardo Patriarca introdotto da Gianluca, primo intervento
Stefano Tabò, primo intervento
Maria Cristina Antonucci introdotta da Gianluca Testa, primo intervento 
Raffaele Piccili, primo intervento
Edoardo Patriarca, secondo intervento e terzo intervento
Stefano Tabò, secondo intervento
Maria Cristina Antonucci, Raffaele Picilli, Edoardo Patriarca, ultimo giro di battute

Sono inoltre scaricabili due contributi di Maria Cristina Antonucci Fare lobbying per dare voce e forza alle richieste del volontariato e Rappresentanza e rappresentanza degli interessi del volontariato. Alcune riflessioni a partire dalle Linee guida per la riforma del Terzo Settore.

Alcuni tweet live dal convegno si possono rileggere cercando CSV Verona, mentre per vedere alcune foto clicca qui per accedere alla “Galleria immagini”.

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