Bilancio Sociale: contro la crisi, il CSV annoda le reti della solidarietà

È stato approvato ed è ora on-line e a disposizione di tutti gli interessati il Bilancio Sociale del CSV, Centro Servizio per il Volontariato che da 12 anni, con cadenza annuale, rendiconta al dettaglio le proprie attività.


«Bilancio Sociale è, per il CSV, un modo per rendere conto ai portatori di interesse (stakeholders), compresi i finanziatori, delle attività messe in campo e del buon utilizzo delle risorse gestite, e sebbene i fondi a disposizione si siano sensibilmente ridotti, in un trend decrescente strutturale da almeno quattro anni, resta integro e costante l’impegno di servizi e attività offerti. Un impegno fatto di programmazione, contatti, tessitura di reti sociali, attività formativa, supporto consulenziale, comunicazione e promozione del volontariato», spiega Chiara Tommasini, presidente del CSV.

La situazione economica incerta e la crisi hanno influenzato considerevolmente il Fondo Speciale del Volontariato, da cui il CSV trae le risorse. Da 1 milione e 680mila euro del 2008, la cifra destinata alle associazioni per la progettazione sociale nel 2013 è stata di 354mila euro. Un calo vertiginoso ma tuttavia, grazie ad una politica gestionale sempre più orientata al creare reti e sinergie tra le varie organizzazioni di volontariato attive sul territorio, il Terzo settore veronese riesce a sviluppare nuovi progetti e mantenere alta la qualità dei propri servizi.
Una considerazione che non è semplice commento ma un vero e proprio dato calcolato e documentato.
Da tre anni, infatti, il CSV, all’interno del proprio Bilancio Sociale, dedica particolare attenzione alla voce del “valore prodotto” dal proprio operato; una sorta di misurazione di quanto viene riversato sul volontariato in termini di servizi di consulenza, servizio civile, Lavori di Pubblica Utilità e altri beni. Spiegato attraverso i numeri e i dati riassunti nel Bilancio, il CSV sostenendo costi gestionali e organizzativi per 68mila euro ha generato oltre 274mila euro di valore aggiunto in interventi a sostituzione di assunzioni di lavoro nelle singole OdV, fondi raccolti e distribuiti e interventi di consulenza non acquistati sul mercato direttamente.

Il CSV si riconferma dunque come punto di incontro e consulenza per tutta la dirigenza dell’associazionismo veronese: sono 2.900 i servizi erogati dal Centro tra servizi e consulenze. Rilevanti in quest’ultima voce in particolare sono le consulenze che hanno toccato quota 1.200. Un aspetto sempre più importante nel lavoro svolto quotidianamente dal CSV e dal personale qualificato che lavora nella sede di via Cantarane è la formazione. Grazie ai corsi organizzati dal Centro, che spaziano nei vari ambiti del mondo del volontariato e che vengono portati avanti anche con partner importanti quali Università degli Studi di Verona, Centro di Formazione Camilliano e realtà imprenditoriali private, sono stati formati 1.144 volontari.

Parola d’ordine protagonista di questo bilancio sulle attività del 2013, come in quelli che l’hanno preceduto, è trasparenza. Il marchio Merita Fiducia, sinonimo di qualità, corretta gestione delle risorse e, appunto, trasparenza, è ambito da sempre più realtà che fanno parte del mondo del volontariato veronese. Attualmente, le associazioni accreditate sono 33.

Fertile è anche l’attività di promozione organizzata dal Centro che crea occasioni di incontro aperti ai volontari e alle associazioni di domani, ovvero che ancora devono costituirsi. Nel 2013 sono stati organizzati aperitivi-informativi mensili su come costituire un’associazione. Hanno partecipato, complessivamente, 111 persone, per lo più giovani. «A sorpresa, tra gli ambiti su cui c’è maggior interesse, tutela dei beni culturali e ambientali, attività con musica e teatro protagonisti. In questo periodo di crisi, il mondo del no-profit si conferma una delle poche start-up», analizza Fabio Fornasini, direttore del CSV.

Un capitolo su cui il CSV ha scelto di puntare è anche quello del Lavoro di Pubblica Utilità, che nel 2013 ha fatto segnare ben 8.896 ore di LPU nelle associazioni di volontariato della Federazione. E che verrà potenziato nei prossimi mesi, arrivando ad arruolare nelle varie Onlus convenzionate con il Tribunale fino a 30 persone ogni mese. Tra l’altro, oltre che come coordinatore del progetto e punto di riferimento per chi deve svolgere i lavori e i loro avvocati, il CSV ha stanziato anche un fondo per sostenere la polizza assicurativa obbligatoria che ciascuna associazione deve stipulare in presenza di giovani in LPU.

Infine, ma sempre più rilevante nell’assetto organizzativo e relazione del Centro, il rapporto con i social network e le nuove piattaforme virtuali di incontro e informazione. Il CSV ha una propria pagina su Facebook, CSV Federazione del Volontariato, ed una seconda dedicata ai giovani, Gioinvolo Federazione del Volontariato di Verona, nelle quali pubblica periodicamente notizie riguardanti le attività di formazione, servizi, news e curiosità che spaziano a 360 gradi nel mondo del Terzo settore.

Ufficio Stampa CSV
Centro Servizio per il Volontariato di Verona
Ilaria Noro
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