Alzheimer, vacanze sollievo a Brenzone

Per il nono anno consecutivo, dopo la positiva esperienza degli scorsi anni, l’associazione Alzheimer Verona ONLUS promuove la “Vacanza di Sollievo” a Castelletto di Brenzone. Nella settimana dal 27 giugno al 4 luglio si terranno per chi soffre della patologia attività socio-ricreative e riabilitative e per i familiari gruppi di auto aiuto per il supporto con possibilità di avere tempo libero ed essere sollevati dalle attività di cura. Inoltre si terrà un tirocinio formativo per volontari e famiglie.


E’ stato rilevato che nel periodo estivo, a causa dell’inattività, le abilità residue del malato di Alzheimer si riducono considerevolmente. Per questo motivo diventa importante creare occasioni di stimolazione cognitiva anche in villeggiatura: rompere con la routine e offrire condivisione e sperimentazione di situazioni nuove può essere di aiuto per chi soffre di Alzheimer.

Con questo obiettivo, il progetto Alzheimer Caffé: il caffé della memoria dell’associazione Alzheimer Verona si trasferisce anche quest’anno in vacanza sul Lago di Garda a Castelletto di Brenzone. Nella settimana dal 27 giugno al 4 luglio, presso l’Hotel Garda Family House delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, proporrà occasioni di incontro, di scambio e di informazione tra le famiglie. In particolare, le attività programmate proporranno quotidianamente tre opportunità:
1- il “Laboratorio della Memoria” durante il quale gli anziani ospiti potranno svolgere attività socio-ricreative e riabilitative accompagnati da educatori e psicologi, lasciando liberi i familiari che verranno così sollevati dal gravoso accudimento;
2- la partecipazione a gruppi di auto aiuto di supporto ai familiari guidati da una psicologa, per condividere e trovare insieme soluzioni alle difficoltà quotidiane;
3- la partecipazione al tirocinio formativo per i volontari delle associazioni locali e per le famiglie.

L’associazione Alzheimer Verona, iscritta al Registro Regionale del Volontariato, si farà carico dell’ospitalità, delle retribuzioni delle psicologhe e delle educatrici indispensabili per qualificare gli interventi e di una volontaria presente per ogni necessità.
L’iniziativa viene attuata in rete grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune di Malcesine Insieme per il sollievo e di altre associazioni del territorio veronese.

Per saperne di più: istituzioni e famiglie davanti all’Alzheimer

In questi ultimi anni, a causa il crescente numero di anziani dovuto all’aumento dell’aspettativa di vita, si è sviluppata una notevole attenzione verso la patologia dell’Alzheimer e il disagio correlato sia da parte associazioni di volontariato che delle istituzioni, in considerazione anche dei costi associati alle patologie croniche. Di fronte a questo scenario acquisisce credito una cultura del “buon invecchiamento”, che mira a mantenere il più a lungo possibile gli anziani in buone condizioni di salute, di autonomia e di indipendenza, anche per ridurre le ripercussioni sulle spese sanitarie.
Il rapporto “Demenza: una priorità di salute pubblica” (WHO Dementia Report 2012) redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer Disease International (ADI) denuncia 7,7 milioni di nuovi casi di Alzheimer l’anno, destinati a raddoppiare entro il 2030. Questo fenomeno richiede un’azione immediata. L’enorme costo della malattia costituisce una sfida per i sistemi sanitari nazionali in quanto le persone vivono molti anni dopo l’insorgenza dei sintomi. Con un adeguato sostegno esse possono avere una buona qualità di vita e un invecchiamento sereno, anche in presenza di patologia.

Tuttavia, a causa dell’incidenza della malattia di Alzheimer e delle altre tipologie di deterioramento cognitivo, sono aumentati i problemi legati all’assistenza e alla presa in carico prevista dalle delibere regionali. Attualmente la famiglia costituisce un contributo imprescindibile, verificandosi spesso la circostanza in cui a prestare cure a un anziano sia un altro anziano, spesso con limitate risorse finanziarie, insufficienti ad accedere alle Case di Riposo. Ciò comporta che il caregiver dedichi all’assistenza del proprio caro tutto l’arco della giornata.
I familiari sono spesso impreparati e poco informati per affrontare l’evoluzione di questa malattia progressivamente invalidante. Il sostegno psicologico necessario da parte delle istituzioni è insufficiente; l’esposizione a fattori di stress cronici quali i disturbi comportamentali, psicologici, fisiologici e cognitivi dei malati di demenza può portare i caregivers incontro a difficoltà psicosociali e a caregiver burden.
Nel tempo si presentano anche problemi di isolamento sociale: la società tende a stigmatizzare la persona malata, la quale perde la sua identità e la sua storia, insieme al suo familiare a cui non sono riconosciuti i bisogni personali; amici e parenti, incapaci di gestire la relazione con un demente si allontanano progressivamente; i familiari stessi, impegnati nella cura quotidiana favoriscono, più o meno consapevolmente, l’isolamento, incapaci di delegare, anche parzialmente, l’assistenza; i caregiver, per un senso di vergogna, hanno difficoltà a coltivare relazioni.

Il Parlamento Europeo, con l’adozione della Dichiarazione Scritta 80/2008, ha riconosciuto la malattia di Alzheimer come priorità pubblica, auspicando lo sviluppo di un piano d’azione comune, tuttavia “in Italia non è presente un piano nazionale per le demenze […] Francia e Gran Bretagna hanno già varato piani nazionali”. (Notiziario Federazione Alzheimer Italia, III Trimestre 2012)
La Federazione Alzheimer Italia, a cui Alzheimer Verona è collegata, si è messa a disposizione per contribuire a creare una rete assistenziale fra associazioni, medici di medicina generale, centri Alzheimer, psicologi, geriatri, neurologi e comitati scientifici intorno alle famiglie, ponendo il benessere degli anziani al centro dell’attenzione. Alzheimer Verona opera da anni per sopperire alle carenze istituzionali, proponendo progetti con interventi specifici mirati, grazie all’intervento di professionisti esperti affiancanti da volontari.