Convegno, il lavoro a termine carcere

C’è mondo del lavoro fuori dalle mura del carcere? E’ la domanda che si pone l’associazione La Fraternità e che dà il titolo al convegno in programma sabato 7 giugno, dalle ore 9, nell’aula T1 del Polo Zanotto. La mattinata sarà dedicata all’esposizione dei risultati della ricerca “Occupazione, lavoro e carcere. Il profilo della rete di accesso al lavoro per le persone ex detenute”. Nel pomeriggio la proposta di un’organizzazione in rete sarà discussa da esponenti di associazioni imprenditoriali e sindacali, agenzie formative, enti locali.


 
Questa è la domanda ricorrente e inquietante che la maggior parte delle persone scarcerate o in vista della scarcerazione ci rivolgono. «Non vogliamo continuare nelle abitudini precedenti», dicono, «non siamo nati per finire in carcere, abbiamo capito che dobbiamo impegnarci in una vita regolare per campare col nostro lavoro». Sì, ma quale lavoro che non c’è? Come farcela senza un legittimo sostentamento? Come non sentirsi inutili, incapaci di provvedere ai bisogni essenziali (a volte anche dei familiari a carico), senza dignità?

Da questo grido di disperazione è nato l’assegno di ricerca che l’associazione La Fraternità, grazie a una donazione privata, ha deciso di finanziare al Dipartimento Tempo Spazio Immagine Società (Te.S.I.S.) dell’Università di Verona, che a sua volta ne ha affidato la direzione scientifica a Giorgio Gosetti.
Si è pensato che distribuire contributi a pioggia ai singoli richiedenti avrebbe solo spostato un po’ in avanti gli stessi problemi irrisolti. Più efficace potrebbe essere lo studio del mercato del lavoro locale e l’identificazione e promozione di percorsi mirati all’inserimento lavorativo dopo la pena. Argomento quindi della ricerca è stato: “Occupazione, lavoro e carcere. Il profilo della rete di accesso al lavoro per le persone ex detenute”.
Della ricerca è stata incaricata Beatrice Gusmano, che ha lavorato sul tema per un anno a pieno tempo.

Dagli incontri con esperti e operatori dell’area veronese è nata la proposta di collegare diversi soggetti in una rete capace di affrontare un insieme di compiti nei riguardi delle associazioni i di categoria e delle singole imprese, delle organizzazioni sindacali, degli enti locali, delle istituzioni penitenziarie.
Si tratta di far leva sui vantaggi fiscali ma anche sull’etica di responsabilità sociale dell’impresa, per la prevenzione dei reati, evitando però che questo vada a scapito di altre fasce di disoccupati; si tratta di raccogliere informazioni e proiezioni sulle professionalità richieste e di formare per tempo i detenuti di Montorio nella sezione dei prossimi dimittendi; si tratta anche di trovare sensibilità e forme organizzative e contrattuali perché i Comuni ricorrano più largamente alla disponibilità di lavoro socialmente utile offerta durante e dopo la pena.

Il convegno del 7 giugno, C’è mondo del lavoro fuori dalle mura del carcere? Riflessioni e progetti a partire da un’esperienza di ricerca, dedica la mattinata all’esposizione dei risultati della ricerca e agli interventi dei rappresentanti delle istituzioni penitenziarie. Nel pomeriggio la proposta di un’organizzazione in rete sarà discussa da esponenti di associazioni imprenditoriali e sindacali, agenzie formative, enti locali.

Per informazioni
La Fratermità
Via A. Provolo 28
37123 Verona
Tel. 045 8004960
info@lafraternita.it
www.lafraternita.it