SICUREZZA SUL LAVORO PER ASSOCIAZIONI

Cosa si intende per sicurezza sul lavoro?

Sicurezza sul lavoro significa creare e mantenere un ambiente di lavoro sicuro, attraverso un insieme di regole e misure che rendono, appunto, sicura qualsiasi attività lavorativa ma anche di volontariato, sia per chi la svolge sia per i terzi.

 

Perché la sicurezza sul lavoro è importante?

Perché oltre ad essere un diritto del lavoratore, è un principio essenziale a livello di società, poiché il lavoro sicuro rende l’intera società più sicura. Un atteggiamento sbagliato porta spesso a considerare le regole della sicurezza sul lavoro “mera burocrazia” o un inutile esborso di risorse: nulla di più sbagliato. Rispettare le regole della sicurezza sul lavoro è un investimento per le aziende (e per le organizzazioni non profit), per avere un minor costo sociale (assistenza sociale e sanitaria) e per ridurre il numero di incidenti e infortuni sul lavoro con gravi conseguenze anche sull’azienda e sul datore di lavoro che ne risponde.

 

Cosa prevede la normativa sulla sicurezza sul lavoro?

La legge prevede una serie di obblighi, di norme e di valutazioni cui l’azienda deve provvedere, che coinvolgono anche le associazioni di volontariato, affinché i lavoratori e i volontari operino in completa sicurezza. Alcune di queste regole valgono per tutti i tipi di attività, ad esempio l’obbligo di una formazione di base sulla sicurezza. Altre prescrizioni, invece, riguardano solo una specifica attività, come ad esempio, la normativa sulla movimentazione di carichi che ovviamente non pertiene a qualsiasi lavoratore ma solo a chi effettivamente movimenta carichi. Il rispetto di tutta l’articolata e complessa normativa, oltre ad essere un obbligo morale, è quindi anche un obbligo legale: è prevista infatti una responsabilità di tipo penale e un sistema sanzionatorio adeguato per chi non rispetta le prescrizioni in tema di sicurezza sul lavoro.

 

Le associazioni devono rispettare la normativa in tema di sicurezza dei lavoratori? Quando scatta l’obbligo della sicurezza sul lavoro? 

Sì: tutti gli enti devono rispettare il TU 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza, salute e prevenzione sui luoghi di lavoro), anche le associazioni di volontariato.
La norma definisce “lavoratore” chiunque svolga un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato con o senza retribuzione, inoltre specifica che i volontari sono equiparati alla figura del lavoratore autonomo e, pertanto, una valutazione sulla sicurezza dovrà essere svolta dall’associazione, anche con particolare riguardo all’attività svolta e alle sue condizioni.
In alcuni casi, anche l’associazione che si avvale di soli volontari, ma la cui attività sia rischiosa o le cui condizioni lo richiedano, potrà configurarsi come una vera e propria “organizzazione di datore di lavoro” con tanto di obbligo di redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e nomina di un Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP).

 

Come si attivano le modalità per attuare la tutela dei volontari?

Nei confronti dei volontari l’associazione deve fornire dettagliate informazioni sui rischi degli ambienti in cui opereranno e sulle misure di prevenzione e protezione adottabili in relazione all’attività. I volontari dovranno inoltre utilizzare attrezzature di lavoro conformi ed eventualmente i dispositivi di protezione individuale (mascherina, guanti, ecc.). Se operano in quello che nell’ambiente aziendale è configurabile come appalto, ad esempio una convenzione in una struttura ospedaliera o un affidamento, i volontari dovranno munirsi di apposito tesserino di riconoscimento, con lo scopo di poterli distinguere come volontari dell’associazione all’interno di una struttura presso cui collaborano stabilmente.

 

E se l’associazione oltre ai volontari ha anche personale retribuito?

Se l’associazione ha lavoratori subordinati o lavoratori equiparati, si configura una “organizzazione di un datore di lavoro”. In questo caso sarà necessario adempiere a tutti gli oneri del datore di lavoro in merito alla sicurezza, esattamente come una azienda, in primis la nomina di un Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) il quale, dopo aver redatto un Documento di Valutazione dei Rischi, disporrà le misure necessarie (eventuale sorveglianza sanitaria, formazione adeguata, ecc.). Sarà necessario pertanto, in questi casi, rivolgersi a consulenti idonei per avere un sistema di protezione dai rischi “su misura” in base all’attività svolta e alla struttura organizzativa che si gestisce.

 

Quali azioni pratiche può svolgere l’associazione che si avvale di soli volontari e che non svolge attività con rischi particolari?

L’associazione ha sempre la possibilità di rivolgersi a un consulente esperto di sicurezza anche solo per una valutazione del rischio, dell’attività, ma anche ad esempio della sede in cui vengono svolte le attività stesse. Vi sono però delle azioni pratiche di sicurezza che l’associazione che si avvale di soli volontari e senza particolari rischi può mettere in campo: ad esempio è consigliato svolgere una formazione periodica, anche con un incontro annuale condiviso di confronto tra i volontari sui diversi rischi o grazie all’intervento di un esperto di sicurezza; è possibile mettere a disposizione dei volontari dei vademecum su come svolgere le attività in sicurezza; si possono creare brevi informative su rischi e misure di sicurezza da affiggere in sede o nel luogo in cui si svolge l’attività. Ogni incontro di formazione o informazione in tema di sicurezza è da verbalizzare, in modo da tenere traccia dei presenti e delle informazioni fornite.

 

Le cose da sapere sono tante, hai bisogno di una guida per la tua area di intervento? 

Il CSV di Napoli ha elaborato alcuni opuscoli informativi sul tema della sicurezza sul lavoro che mette a disposizione anche dell’utenza del nostro sito, puoi scaricarli gratuitamente a questo link. Questi i focus: Emergenza Covid; Il DLGS 81; I Dispositivi di Protezione Individuale; Sicurezza dei volontari che operano sulla strada; Il rischio biologico; La movimentazione manuale dei carichi; Il rischio chimico; Il microclima; Sicurezza e Volontariato di Protezione Civile.

 

Cosa sapere sulla sicurezza sul lavoro, risolvi gli ultimi dubbi.

Se hai bisogno di un ulteriore supporto, presso il CSV di Verona è attivo uno “Sportello sul lavoro e sicurezza eventi”, grazie alla collaborazione con Studio Essepi SRL. Se sei un’associazione di volontariato puoi risolvere dubbi, porre domande, richiedere chiarimenti, chiarire la tua posizione e avere indicazioni su cosa è eventualmente necessario fare in termini di adempimenti obbligatori. È possibile accedere gratuitamente, in presenza al CSV o da remoto, previo appuntamento contattando l’Ufficio Consulenze consulenze@csv.verona.it dopo aver visionato la Carta dei Servizi e delle Opportunità

 

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