Come funziona il 5×1000


Che cos’è il 5x1000, perché serve alle associazioni e ai cittadini

Il 5×1000 è una quota percentuale dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) che lo Stato Italiano ripartisce tra gli enti di ricerca scientifica, le organizzazioni non profit e gli enti del Terzo settore che svolgono attività di utilità sociale. La destinazione del 5×1000 non è dunque una tassazione aggiuntiva del contribuente, ma una piccola e pur significativa parte della tassazione IRPEF che se non destinata rimane nelle casse dello Stato. È una misura distinta sia dall’8X1000 destinato alle confessioni religiose, sia dal 2X1000 riservato ai partiti politici, ed è con queste due misure compatibile ovvero il contribuente, al momento della dichiarazione dei redditi, può scegliere la destinazione di tutte tre.

Con il 5x1000 da una parte il cittadino può scegliere a che attività di utilità sociale destinare il tributo, quindi il suo sostegno; dall’altra l’ente di Terzo settore può godere di un supporto economico aggiuntivo.


5x1000 come iscriversi, requisiti per essere inseriti negli elenchi

Per essere accreditati negli elenchi del 5X1000 è necessario rientrare in una delle categorie individuate dalla norma: - enti del Terzo settore (ETS) iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS), tra cui le cooperative sociali ma non le imprese sociali in forma societaria; - enti della ricerca scientifica, sanitaria e universitaria; - enti gestori delle aree protette; - enti per le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; - associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi CONI con attività di utilità sociale; - Comuni che lo richiedano per finalità sociali. Gli ETS per essere accreditati per il contributo del 5X1000 devono necessariamente risultare iscritti nel RUNTS.


5x1000 come farlo, accedere per gli enti del Terzo settore

Il contributo del 5X1000 per gli ETS passa attraverso il RUNTS, l’ente all’interno della piattaforma può compilare la sezione “5X1000” e questa operazione lo accredita automaticamente tra gli enti che possono ricevere il contributo. È sufficiente svolgere questa operazione una sola volta, negli anni successivi l’ente sarà automaticamente inserito negli elenchi permanenti dei soggetti beneficiari, senza necessità di ulteriori adempimenti.


I termini per l’accreditamento al 5x1000

Il Ministero Lavoro e Politiche Sociali pubblica l’elenco permanente degli enti accreditati al 5x1000 ogni anno entro il 31 marzo, dando modo all’ente di verificare la propria presenza quindi il proprio accreditamento. Gli enti già accreditati possono effettuare la verifica, gli enti che si accreditano al 5x1000 per la prima volta dovranno compilare l’apposita sezione del RUNTS “5X1000” entro il 10 aprile. Entro questa data non solo il nuovo ente deve risultare tra gli iscritti al RUNTS, ma aver anche compilato l’apposita sezione nella piattaforma inserendo il proprio IBAN. Entro il 20 aprile viene pubblicato sul sito del Ministero Lavoro e Politiche Sociali, l’elenco provvisorio degli enti accreditati, di modo che i nuovi ETS possano verificare di essere stati inseriti o correggere eventuali errori. Il termine per comunicare al Ministero eventuali errori è il 30 aprile. Entro il 10 maggio vengono pubblicati gli elenchi definitivi. Se il termine del 10 aprile per l’accreditamento non viene rispettato, è possibile sanarlo entro il 30 settembre con una sanzione di 250 Euro, purché alla data del 10 aprile si avessero comunque i requisiti per ricevere il contributo ovvero si fosse già iscritti al RUNTS. Se le scadenze indicate sono di sabato, domenica o festivi, il termine si intende spostato al giorno lavorativo successivo.


Come avere il 5x1000 dai contribuenti

Una volta effettuata l’iscrizione, è importante che l’ente faccia promozione dell’opportunità di destinare il 5x1000 alla propria realtà, ricordando di comunicare il Codice Fiscale della propria realtà. Il 5x1000 è un’attestazione di fiducia che il singolo cittadino fa nei confronti dell’associazione, perché premia il buon operato, la causa, le attività realizzate a sostegno dei singoli e del territorio. Per raccogliere questa stima è importante comunicare bene il proprio valore, ciò che si realizza, oltre al Codice Fiscale che il contribuente dovrà inserire nella propria dichiarazione dei redditi.


5x1000 e rendicontazione, in quali casi si è tenuti a farla e perché, scarica i moduli pronti all’uso

Chi riceve il contributo del 5X1000, di qualunque entità esso sia, è tenuto a rendicontarlo entro 12 mesi dalla data di percezione. Il rendiconto è da farsi esclusivamente sui modelli ministeriali: modello A se il contributo viene utilizzato e modello B se il contributo viene accantonato per essere speso entro 36 mesi. Insieme al rendiconto su modello ministeriale, l’ente deve elaborare una relazione illustrativa e un elenco dei giustificativi di spesa.
Solo gli enti che ricevono una cifra superiore a 20.000 Euro devono trasmettere il rendiconto al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, utilizzando l’apposita piattaforma sul sito del Ministero, entro i 30 giorni successivi al termine ultimo per la rendicontazione. Solo questi enti dovranno inoltre, entro 60 giorni dal termine ultimo previsto per la redazione del rendiconto, pubblicare sul proprio sito istituzionale il rendiconto e la relazione illustrativa e darne poi apposita comunicazione al Ministero entro i successivi sette giorni. Questa disposizione, naturalmente, non esclude che un ente che voglia rendersi particolarmente trasparente, possa comunque pubblicare i propri rendiconti sul sito istituzionale pur non avendo l’obbligo.
Se invece il contributo non è pari o superiore a 20.000 Euro, rimane obbligatoria la redazione del rendiconto sui modelli ministeriali ma non è necessaria la trasmissione del rendiconto, che deve essere solo archiviato regolarmente dall’associazione con gli altri documenti amministrativi. Con Decreto n. 396 del 13 dicembre 2022, le regole per una corretta rendicontazione del 5X1000 sono state illustrate da apposite Linee guida ministeriali. Qui puoi trovare i modelli per la rendicontazione e le Linee guida per la rendicontazione del contributo pronti all’uso. Puoi scaricarli gratuitamente effettuando il login.



Qui trovi:
Formulari utili per il rendiconto del 5x1000
Linee guida Rendicontazione 5X1000

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