GIV, a Verona una dedica ai volontari per lo sviluppo sostenibile

 

Il Decimo Rapporto ASviS sullo sviluppo sostenibile presentato lo scorso 22 ottobre con un evento e un comunicato stampa, ha mostrato un contesto globale drammatico che, tenendo anche conto del complesso quadro geo politico, permetterà solo al 18% dei target – SDGs sustainable developement goals – di essere raggiunti entro il 2030, non esimendosi però l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile dal lanciare proposte per un cambio di rotta.
In specifico per l’Italia il rapporto, che quest’anno si intitola “Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità”, segnala che il nostro Paese arretra o procede al rallentatore, peggiorando in sei obiettivi su 17, rimanendo stazionario su quattro, migliorando limitatamente in sei, mentre solo per un obiettivo si registra un forte miglioramento.

 

A ridosso del 5 dicembre, Giornata Internazionale del Volontariato (GIV), che la risoluzione 40/212 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (1985) ha voluto per riconoscere il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari, come CSV Centro di Servizio per il Volontariato di Verona ci preme ricordare che l’anno che si appresta a venire, già nel 2023, è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno internazionale dei volontari per lo sviluppo sostenibile, 2026”, riconoscendo il volontariato come un potente mezzo di attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sottolineando, l’United Nations Volunteers (UNV), il tema “Ogni contributo è importante” (International Volunteer Day 2025 – “Every contribution matters”).

 

Così lo vogliamo celebrare, unitamente ai CSV di tutto il territorio italiano, con il claim “Partecipare crea futuro” perché, con le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «Non ci sono alibi, riconciliarsi con l’ambiente è una questione che riguarda anche la coesione sociale, che riguarda anche la democrazia. La prospettiva dello sviluppo sostenibile è stata una conquista conseguita a caro prezzo, una conquista della quale talvolta sembra che taluni vogliano liberarsi, quasi fosse un fastidio anziché un investimento sul futuro».
Lo sanno bene le volontarie e i volontari impegnati nelle diverse aree per la “sostenibilità integrale”, consapevoli che dimensione economica, sociale e ambientale, sono interconnesse, superando il concetto di sola sostenibilità tradizionale: non si può separare il benessere del pianeta da quello delle persone, oltre alla cura dell’ambiente va tenuto conto della giustizia sociale, l’equità e la dignità di tutti, specialmente dei più vulnerabili. Questa visione crea valore condiviso, resilienza, innovazione. Permette di raggiungere uno sviluppo che soddisfi le esigenze del presente, senza compromettere le generazioni future.

 

Ci sono associazioni, organizzazioni di volontariato, enti di Terzo settore da decenni impegnati in questo senso. Accanto a loro, negli ultimi anni, stanno emergendo realtà informali, meno strutturate, composte da giovani, cui al CSV dedichiamo sempre molta attenzione, che si mettono in gioco, partecipando alla vita pubblica.

 

Vogliamo proporre un ideale “patto generazionale” tra giovani, anche impegnati in realtà informali, e volontari confluiti in associazioni più tradizionali e storiche, perché insieme, contaminandosi, proseguano l’importante opera per uno sviluppo sostenibile e integrale.
Riconoscendo questo valore, in occasione del 5 dicembre Giornata Internazionale del Volontariato, abbiamo voluto invitare nella nostra sede, alla presenza della stampa locale, un’associazione storica ambientalista, Legambiente Verona, unitamente a un gruppo impegnato nella coesione sociale e nei diritti, Pianeta Milk Verona, come pure Yanez, impegnato nei diritti civili e sociali e nelle problematiche giovani. A presenziare questo incontro, abbiamo invitato Jacopo Buffolo, Assessore alle Politiche Giovanili e di Partecipazione, Pari Opportunità, Memoria Storica e Diritti Umani del Comune di Verona.

 

Buon 5 dicembre, buon volontariato.

 

 

Cittadinanza attiva e advocacy

 

Se volontariato, cittadinanza attiva, attivismo sono un importante mezzo di attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, va rilevato che l’inclinazione all’advocacy, quella spinta “rivoluzionaria” gentile per promuovere attivamente un’idea o una causa, è più propria delle giovani generazioni, che vogliono cambiare le cose e aiutare altri a cambiarle con loro, cui non basta dedicare il proprio tempo libero per “fare” qualcosa di valore. Generazioni per cui il cambiamento passa anche dalle parole.
Lo scorso anno abbiamo incontrato e intervistato under 30, che abbiamo voluto chiamare “InVolontari”, dando conto delle loro differenti posizioni rispetto alla definizione “volontario”, ma soprattutto per sottolineare il forte senso di cittadinanza attiva espresso e il prosi dentro, “in”, ai temi caldi del momento, dell’attualità, con un forte senso di inclusione sociale. Abbiamo voluto raccogliere queste interviste in un’apposita pagina del nostro sito destinata all’attivismo. La dedichiamo ad altri giovani come loro che vogliono capire cos’è, cosa significa, come attivarsi a Verona e provincia.
Nella nuova pagina si raccontano: ANPI Verona, Associazione Afroveronesi, Eclettica, Extinction Rebellion Verona, Friday for Future, One Bridge To-, Paradisea, Paratodəs, Pianeta Milk Verona, Yanez, con l’auspicio di allungare presto l’elenco con nuovi incontri, con nuove realtà impegnate.

 

 

Per informazioni

CSV di Verona
Ufficio Comunicazione – Maria Angela Giacopuzzi comunicazione@csv.verona.it