Visite, a Montorio un pezzo di storia per non dimenticare

Per il mese di ottobre sono aperte le visite guidate al campo di concentramento e detenzione di Montorio “DAT Colombara”, un luogo denso di storia, toccato 80 anni fa da drammatiche vicende durante la Seconda Guerra Mondiale. Da allora ad oggi l’umanità pare non aver fatto memoria di ciò che la guerra comporta in particolare per i civili. Questa visita vuole far conoscere e far ricordare chi siamo stati e, forse, chi potremmo ancora essere, attraverso uno spazio che l’amministrazione comunale di Verona ha voluto inserire nel perimetro dei luoghi di commemorazione del “Giorno della Memoria”.

 

Le prenotazioni di ottobre sono possibili nelle date:

 

Per le successive, i link verranno aperti nei 14 giorni antecedenti:

  • 29 e 30 novembre ore 10
  • 20 e 21 dicembre ore 10

 

 

L’iniziativa è promossa dalle associazioni Figli della Shoah e montorioveronese.it ETS (associazione certificata Merita Fiducia), grazie al patto di Sussidiarietà stipulato con il Comune di Verona (11 agosto 2022). Le visite sono assolutamente gratuite e della durata di circa un’ora e mezza.
Le prenotazioni sono aperte a un numero massimo di 30/35 persone (il sistema di prenotazione si blocca al raggiungimento del numero), è possibile compilare il form per ogni persona che partecipa (anche per i minorenni), verrà inviata una mail di conferma con tutte le informazioni di dettaglio per raggiungere il luogo.
Si consiglia un abbigliamento adeguato a un’escursione in campagna su terreno sterrato irregolare. Le persone con difficoltà motorie o con bisogni particolari possono contattare gli organizzatori.
In caso di annullamento dell’evento ne sarà data comunicazione esclusivamente su questa pagina.

 

 

Un pezzo di storia

 

Sono passati 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, da allora ad oggi l’umanità non ha fatto memoria della drammaticità, terrore e dolore che la guerra comporta, in particolare modo nei confronti dei civili, le vittime più vulnerabili.

 

E proprio 80 anni fa, a partire dal 10 febbraio 1944, un gruppo di oltre 60 cittadini ebrei rastrellati a Roma, tra cui 8 bambini e bambine, furono trasferiti e detenuti a Verona in un edificio a Ponte Cittadella. La maggior parte di questi prigionieri è catturata nei primi giorni di febbraio 1944 durante retate presso le abitazioni e nella notte tra il 3-4 febbraio all’interno della basilica di San Paolo a Roma, con una irruzione illecita in violazione della extraterritorialità garantita dai Patti Lateranensi. A metà aprile 1944 il gruppo di detenuti romani è trasferito a Montorio nella DAT La Colombara. Sono convinti che l’edificio possa essere il loro ultimo luogo di detenzione fino alla fine della guerra, invece, il 12 maggio arrivano i tedeschi che con brutalità intimano ai prigionieri di raccogliere i loro pochi averi e salire sull’autobus che immediatamente parte per Fossoli. Il 16 maggio da Fossoli sono caricati sui carri bestiame del convoglio ferroviario che li porterà ad Auschwitz. Solo 11 persone del gruppo riescono a sopravvivere all’inferno del campo di sterminio in Polonia. Ma il Campo è anche luogo di tortura per oppositori politici e parenti di renitenti alla leva tra cui Concetta Fiorio e Matilde Lenotti.

 

La storia, a volte, emerge dal sottosuolo, impolverata e dimenticata, per scuoterci e ricordarci chi siamo stati e, forse, chi potremmo ancora essere. Questa è la sensazione che si prova visitando il campo di concentramento. Non è solo un approfondimento di storia locale; è una esperienza amara e necessaria alla comprensione di come l’orrore possa annidarsi anche a pochi passi da casa, celato dal tempo e dal silenzio. La riscoperta di questo campo a Montorio ci costringe a confrontarci con una realtà scomoda: la Shoah e la repressione politica non furono fenomeni lontani, circoscritti a luoghi iconici come Auschwitz, ma si ramificarono capillarmente, toccando anche piccole comunità come quella veronese.
Leggi nel sito.

 

 

Per informazioni

montorioveronese@gmail.com
figlidellahoah.verona@gmail.com
Visite per le scuole: lagermontorio.scuole@gmail.com