Coronavirus ed esperienze, il racconto di La Nostra Casa

Abbiamo ricevuto questa bella lettera dall’associazione La Nostra Casa, che restituisce uno spaccato di questi mesi di Coronavirus, visto e affrontato con gli occhi di una realtà che opera a favore delle persone con disabilità o in disagio. Vogliamo condividerla, sperando di un pronto ritorno alla “normalità”.

 

Cari amici,

dopo più di tre mesi di limitazioni delle attività regolari condotte da anni a favore delle persone con disabilità o in disagio nei diversi settori de La Nostra Casa e della collegata Fondazione Corte Palazzo a causa dell’emergenza coronavirus, non è semplice poter recuperare in tempi brevi una situazione di “normalità”, data la condizione di generale allerta ancora incombente sul nostro vivere quotidiano in questo tempo.

Da circa tre mesi infatti sono aperte solo le nostre comunità alloggio, i cui ospiti a tutt’oggi stanno bene in salute e in benessere, tollerando con sufficiente serenità e al di là di ogni nostra previsione, la chiusura obbligata delle comunità a contatti con famigliari e volontari.

A fine febbraio abbiamo dovuto chiudere con estrema urgenza la frequentazione del nostro centro diurno ai nostri ospiti. Eravamo tutti sconvolti e angosciati, non solo per paura di contaminazioni, bensì anche perché mai in 38 anni era successo alcun evento eguale o lontanamente simile.
Tutti noi amici e sodali, vicini fisicamente e spiritualmente a La Nostra Casa, eravamo sconcertati per l’evento inaspettato che ci sovrastava impietosamente, e soprattutto perché non era facile accettare la riduzione dei servizi fondamentali e quindi dell’impegno vocazionale agito ad ampio raggio verso le persone più fragili e bisognose secondo i dettami del fondatore don Bruno.

Per sicurezza è stata ridotta anche un’altra delle attività caratterizzanti l’associazione: l’accoglienza ai senzatetto il sabato per una doccia/cambio indumenti/pranzo. Al naturale timore di complicazioni sanitarie si aggiungeva lo scoraggiamento per il venir meno della nostra missione per un tempo a tutt’oggi sconosciuto. È rimasto almeno attivo il servizio di consegna alimenti alle famiglie meno abbienti segnalate dal Comune.

In questo periodo tutti gli operatori, anche quelli del centro diurno, si sono dedicati in vari modi per rispondere al benessere degli ospiti presenti nelle comunità alloggio o per effettuare migliorie logistiche in vista del ritorno degli altri. Inoltre un’operatrice ha seguito alcuni nostri “ragazzi” problematici a domicilio con coraggio e generosità d’animo secondo uno specifico protocollo. Anche in questi interventi inconsueti è in qualche modo continuata la missione solidale de La Nostra Casa.

Ora la Regione e le famiglie chiedono giustamente l’apertura del centro diurno; stiamo definendo con la Ulss gli ultimi aspetti dei complessi protocolli e tra pochi giorni finalmente potremo riprendere a ospitare nuovamente le persone con disabilità del centro diurno.
Dobbiamo riavviarci verso una gestione quotidiana, ancora lontana dalla normalità, ma inclusiva di tutti i nostri cari ospiti con disabilità. Sarà necessario essere rigorosi nel gestire i Centri seguendo scrupolosamente le rigide normative regionali nella logistica e nei presidi medico-sanitari: tempi, distanze, turni, percorsi personalizzati sussidi di protezione, dispositivi di protezione, sanificazioni, ecc.

L’altro grande vuoto provato in questi mesi di pandemia è stata la mancata presenza dei volontari. Come don Bruno ed ora don Luciano con il CdA hanno affermato, il volontariato è dall’inizio della fondazione uno degli obiettivi primari, è uno degli scopi preponderanti dell’azione di sensibilizzazione civile e cristiana del servizio all’altro sul territorio.

Molti volontari ci stanno chiedendo con la solita generosità quando possono tornare, quando possono rivedere ed animare i loro amici disabili, quando possono riprendere i pulmini e riaccompagnarli a casa e ridere e scherzare e chiacchierare con loro come hanno sempre fatto. Non lo sappiamo con certezza; oggi possiamo rispondere che per la ripresa del Diurno si sta prospettando la possibilità di chiamarne alcuni per un aiuto nel ritiro e stoccaggio degli alimenti, nello stiro e nelle manutenzioni, nella consegna di borse-alimenti il sabato. Per i servizi di accompagnamento e animazione degli ospiti dei nostri Centri per ora purtroppo agiranno ancora solo gli operatori.
Speriamo che il Centri riprendano a funzionare presto a pieno ritmo e che possiamo rincontrare tutti i nostri volontari a braccia aperte ringraziandoli del bene che hanno fatto finora ai “più piccoli”.

Per concludere la nostra missiva, ma non per chiudere il nostro dialogo, ringraziamo di cuore anche i nostri benefattori e sodali che da anni sostengono con generosità le opere necessarie a La Nostra Casa e le offerte in beni e servizi elargiti a chi ha più bisogno. Vi rammentiamo il numero del nostro codice fiscale: 01394940231 da poter utilizzare nella dichiarazione dei redditi per il Cinque per mille.

Grazie dell’affetto e della vicinanza che ci state dimostrato. Con amicizia, i componenti del Consiglio dell’associazione La Nostra Casa

 

La Nostra Casa
Località Palazzo 1, Peschiera del Garda (VR)
Tel. 045 7551393 associazione@lanostracasa-onlus.it – www.associazionelanostracasa.it