Da volontari a volontari: le mascherine donate che salvano la solidarietà

Tutti le vogliono ma pochi le hanno. E non sono mai abbastanza. Le mascherine sono diventate in queste ultime settimane un bene prezioso, difficilmente reperibile. Ci sono presidenti di associazioni, operatori sanitari, manager del Terzo settore che, quando l’emergenza sarà finita, potranno scrivere libri sui modelli di mascherine, le loro funzioni, dove acquistarle e a quanto, come intervenire se restano bloccate alle dogane.
In questa avventura si è imbarcato anche il CSV Centro di Servizio di Volontariato di Verona che ha fatto da tramite tra la domanda, altissima, da parte della associazioni di volontariato che stanno svolgendo sul campo il loro lavoro, e l’offerta: quella provvidenziale della rete Uni.Ver.So, rete di associazioni di primo soccorso sanitario, protezione civile e trasporti sociali della provincia di Verona.

 

Uni.Ver.So, capillarmente attiva sul territorio in queste settimane di emergenza, sa bene quanto sia importante avere mascherine a disposizione. Ha quindi già distribuito oltre 5.000 mascherine destinate alle associazioni impegnate nel volontariato attivo in questo periodo (distribuzione spesa e medicinali, assistenza agli anziani e alle persone in condizioni di marginalità, famiglie fragili, senza dimora, immigrati, empori della solidarietà ecc.) e a quelle i cui servizi a contatto con le persone non si sono fermati. L’idea si è potuta concretizzare attraverso la raccolta fondi che la Rete aveva attivato a marzo per l’acquisto urgente di ionizzatori per disinfettare le ambulanze dedicate al trasporto dei malati COVID-19.  L’obiettivo è stato centrato in fretta anche attraverso donazioni consistenti di aziende, intercettate dal CSV. Da qui, la decisione di proseguire nella raccolta fondi puntando a un altro obiettivo ambizioso: supplire alla grave e problematica mancanza di presidi di sicurezza per le associazioni che non vogliono e non possono smettere di essere a fianco dei più fragili.
“Tante associazioni chiamano ogni giorno il CSV proprio per la carenza di mascherine”, conferma Chiara Tommasini, presidente del CSV. Così, in meno di 12 ore, Uni.Ver.So ha deliberato la prosecuzione della raccolta fondi finalizzata questa volta all’acquisto dei presidi e il CSV ha raccolto e vagliato le richieste da parte delle associazioni, indirizzando i volontari di Uni.Ver.So nelle consegne.

 

Nelle ultime settimane, sono state distribuite oltre 5000 mascherine a circa 50 enti. Tra queste, circa un migliaio sono andate a volontari e utenti dei nove empori della solidarietà attivi tra Verona e provincia: veri e propri supermarket solidali gestiti da reti associative che fanno capo alla Caritas veronese, dove le famiglie in difficoltà, ancora più provate dall’attuale emergenza sociale, ma anche lavorativa e economica, possono continuare a fare la spesa. “Durante queste settimane siamo letteralmente sommersi di richieste di aiuto, sia da parte delle famiglie che già seguivamo e per le quali è stata potenziata la disponibilità, sia per nuovi casi di persone in difficoltà che ci arrivano dai nostri centri di ascolto e dai Servizi Sociali”, spiega Barbara Simoncelli di Caritas. Altre mascherine sono andate alla rete delle associazioni AUSER, che in vari Comuni sono attivi nella consegna della spesa e dei farmaci soprattutto alle persone anziane. “Anche il servizio di trasporto STACCO è in parte attivo per accompagnare le persone sole all’ospedale per cure e trattamenti urgenti e non differibili”, conferma il presidente dell’AUSER Pietro Carradore. E ancora, a tante altre realtà anche più piccole; da Verona a Pescantina, San Bonifacio e Villafranca, Legnago, Caldiero, San Martino Buon Albergo, San Giovanni Ilarione, Valeggio, Sommacampagna, la fitta rete territoriale continua a portare avanti la sua opera di solidarietà, fondamentale in questi giorni per mantenere vivo un tessuto sociale che soffre fortemente l’isolamento forzato. “Abbiamo la conferma che il mondo dell’associazionismo e del volontariato non si ferma” dice Daria Rossi, che al CSV presidia il centralino (operativo tutte le mattine da lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18 al numero 045 8011978) per la raccolta delle richieste, si assicura che le associazioni stiano operando in sicurezza e nel rispetto delle regole imposte dai decreti e attiva la macchina delle consegne sulla quale sono operativi in costanza dei volontari della rete Uni.Ver.So.

 

“Speriamo che, quando la crisi sarà passata, non ci si dimenticherà di quanto il Terzo settore ha fatto e sta facendo per l’emergenza, nel momento in cui sarà proprio quel Terzo settore a cui verrà chiesto nuovamente impegno nella ricostruzione”, riflette la presidente Tommasini.

 

La raccolta fondi prosegue e tutti possono sostenerla facendo una donazione on-line per l’acquisto di mascherine a favore della rete UNIVERSO e da qui al volontariato veronese, sulla piattaforma GOFUNDME.