Cari soci, associazioni e volontari veronesi,
viviamo giorni intensi, le informazioni si susseguono rapide e frenetiche. C’è incertezza.
Molte delle attività delle nostre associazioni sono sospese, rimandate, annullate a causa della necessità di prevenire il diffondersi del contagio da COVID-19.
La maggior parte delle associazioni, per l’impossibilità di svolgere le attività, hanno chiuso per un periodo le sedi, altre proseguono in misura molto ridotta. Altre ancora stanno creando forme diverse e innovative di servizio e sostegno all’utenza fragile. Altre proseguono, costanti e precise, nelle campagne di informazione alla cittadinanza e di promozione del dono.
Un pensiero particolare va a tutti i soccorritori delle pubbliche assistenze e alla protezione civile: proprio grazie ai volontari le regioni italiane hanno potuto raddoppiare le ambulanze in attività e potenziare tutte le attività di controllo e di screening.
Momenti come questi ci impongono però di fare qualche riflessione sul senso del nostro fare volontariato.
Del nostro essere volontari. Dobbiamo ricordare a noi stessi che cosa significa essere volontari.
Siamo, prima di tutto, cittadini (art. 1 Carta dei Valori del Volontariato).
Senso di responsabilità, rispetto delle norme, collaborazione: non sono solo belle parole. Adottiamo comportamenti responsabili e rispettiamo le prescrizioni, collaborando con le istituzioni preposte.
Possiamo fare molto con la nostra testimonianza e con il nostro stile di vita.
Anche a noi, che per scelta personale, abbiamo fatto del valore della relazione umana e della condivisione con l’altro il nostro credo, viene richiesta la lontananza fisica: rimbocchiamoci le maniche e usiamo mezzi alternativi per esserci. La sana creatività che ci contraddistingue può trovare nuove forme per azioni positive ed efficaci; insieme, possiamo trovare altre modalità organizzative per essere sempre utili a chi è in difficoltà.
Possiamo utilizzare questo periodo per attività per le quali non abbiamo mai tempo: mettere in ordine i libri sociali, riflettere su obiettivi e strategie di comunicazione, aggiornare i nostri siti internet, dedicarci a riordinare tutte quelle cose che nelle associazioni vengono rimandate per mancanza di tempo o per dare spazio alle consuete priorità.
L’impegno volontario, e i valori che esso trasmette, non appartengono ai tempi residuali della vita e non appartengono solo all’associazione di cui si fa parte o al settore di volontariato scelto: anche se la mobilità è ridotta, guardiamoci intorno. A questi giorni la sfida di trovare il senso dello “stare accanto” se pur con modalità nuove e a distanza. Perché questo siamo: persone accanto ad altre persone, che vivono e sviluppano il senso della comunità, appunto, il senso dello “stare accanto”.
Comunicate con noi: teniamoci in contatto. Fateci sapere di cosa avete bisogno, che cosa state facendo, costruiamo insieme…
Il nostro impegno continua.
Con fiducia, coerenza e costanza. Insieme.
Chiara Tommasini, presidente Centro di Servizio per il Volontariato di Verona (CSV di Verona)
con tutto il Consiglio Direttivo e
lo staff del CSV di Verona
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