Volo tra i Banchi

Gli studenti escono dalle classi per entrare nelle associazioni di volontariato e comprendere “sul campo” l’impegno sociale vissuto quotidianamente da migliaia di veronesi. Quest’anno, le associazioni coinvolte dal progetto, realizzato dalla Federazione del Volontariato di Verona e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono state cinque, oltre 1200 i giovani provenienti da sette istituti superiori di città e provincia. Ancora 20 posti a disposizione per “Esperienze di cittadinanza attiva”.
Hanno raccontato le difficoltà sociali di cui si fanno carico, le piccole azioni di molti che si traducono in soluzioni per grandi disagi. Hanno testimoniato e mostrato il loro impegno sociale per far comprendere attraverso le azioni e la pratica, che cos’è il volontariato. E il loro messaggio è arrivato forte e chiaro ad oltre 1200 giovani studenti di città e provincia.
Sono i volontari delle associazioni La Fraternità, Medici per la Pace, Opero Silente, Proposte Sociali, CARS Centro Accoglienza e Recupero Sociale che – nell’ambito del progetto “Volo tra i banchi – Promozione della cultura del volontariato nella scuola” organizzato dalla Federazione del Volontariato di Verona Onlus, ente gestore del CSV Centro Servizio per il Volontariato, e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – da gennaio a maggio hanno fatto tappa in sette istituti superiori di secondo grado per presentare la propria realtà sociale, invitare i ragazzi nelle sedi e far loro conoscere concretamente la quotidianità di una organizzazione di volontariato.
Di più. Grazie a questo progetto, la Federazione ha organizzato con i ragazzi dell’Istituto Lorgna Pindemonte, due approfondimenti “sul campo”.
Lo scorso maggio, nella sede di Villafranca di Proposte Sociali, un’associazione impegnata nell’assistenza e nell’accoglienza di persone con disabilità, un gruppo di studenti ha preso parte al laboratorio di ceramica insieme ai ragazzi del centro e ai loro volontari. Una mattinata di condivisione e partecipazione conclusa con un pranzo in compagnia, preparato da chi nonostante la disabilità non rinuncia alla propria autonomia nemmeno in cucina. E che si è tradotta in una lezione di forza e volontà che ha animato la discussione degli studenti.

E ancora, scarpe da ginnastica ai piedi, gli studenti del quinto anno hanno fatto un salto indietro nel tempo ripercorrendo l’itinerario “Le carceri dimenticate. Luoghi di pena e prigionia a Verona nel biennio ’43 -‘45” organizzato per loro da La Fraternità, associazione attiva nel sostegno a detenuti ed ex detenuti, che li ha portati a visitare i luoghi simbolo della detenzione in città durante la Seconda Guerra Mondiale. I ragazzi hanno visitato ciò che rimane del carcere degli Scalzi, il Palazzo Ina, utilizzato come carcere dalle SS per chi era in attesa di giudizio, Forte San Leonardo, il tiro a segno nazionale del Forte di San Procolo, dove i condannati considerati disertori e nemici dei nazisti trovarono la morte per fucilazione. E sono stati accompagnati in questo percorso della memoria, che ha permesso di rispolverare una parte di storia della nostra città poco conosciuta da Ennio Trivellin, presidente della sezione di Verona dell’ANED Associazione Nazionale Ex Deportati, che fu detenuto proprio tra le mura di Forte San Leonardo. Anche in questo caso, obiettivo centrato considerato che una volta rientrati a scuola, gli studenti hanno chiesto di fermarsi oltre l’orario di lezione per poter ascoltare il proseguo del racconto di Trivellin.

«La particolare attività di progetto che ci ha permesso di organizzare queste iniziative sul campo rivolte agli studenti, in coorganizzazione con associazioni e volontari, è “Associazioni aperte” e ha riscosso un ottimo successo suscitando curiosità e coinvolgimento proprio grazie all’interattività delle esperienze proposte», spiega Chiara Tommasini, presidente della Federazione del Volontariato di Verona Onlus. «I ragazzi hanno dimostrato una grande partecipazione ed è ciò che serve per diffondere una cultura del volontariato utile a una società più attenta ai bisogni di tutti e più giusta».

Conosciute concretamente le associazioni e l’impegno dei volontari che le animano, gli studenti ora potranno svolgere 40 ore di volontariato in queste realtà solidali. Si tratta di “Esperienze di cittadinanza attiva” ed è un’attività aperta anche a studenti di altre scuole, che mette a disposizione 20 posti per il periodo estivo. Per informazioni e iscrizioni: telefonare alla sede CSV al numero 045 8011978 o scrivere a promozione@csv.verona.it.
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