ASFA, passaggio di consegne e bilancio delle attività

Gli ultimi tre anni di ASFA nel bilancio del direttivo uscente: donazioni, reti e sostegno a progetti solidali. Nominato il nuovo Consiglio nella 45ª assemblea.


 

Si è tenuta sabato 16 maggio nella Parrocchia Gesù Buon Pastore di San Giovanni Lupatoto (VR) la 45esima assemblea provinciale ASFA Associazione donatori sangue San Francesco d’Assisi: nuove sfide spettano al nuovo Direttivo durante il triennio 2015-2018.

Il presidente dell’Associazione donatori sangue San Francesco d’Assisi, Flavio Bertaiola, dopo aver proposto la sua relazione, approvata all’unanimità dai donatori presenti, ha fatto un bilancio delle attività svolte nel triennio 2012-2015. Tre sono stati i punti principali:

  • Donare sangue per salvare vite umane: raggiungere 1071 donazioni nel 2014, vuol dire che c’è stato un incremento del 9% rispetto all’anno precedente, grazie alla generosità dei 541 donatori attivi e all’attività di sensibilizzazione che ha portato 127 aspiranti e nuovi donatori;
  • Costruire legami con diverse associazioni per attirare potenziali donatori: grazie sia alla collaborazione con Avis e Fidas in attività congiunte di propaganda del dono del sangue e alla definizione dell’ufficio di prenotazione (che partirà a giugno negli Ospedali di Borgo Roma e Borgo Trento), sia ai nuovi rapporti con le altre associazioni di volontariato perché se Asfa sostiene i loro progetti destinando una parte dei contributi ospedalieri che riceve per ogni donazione, a loro volta esse rappresentano delle casse di risonanza perché, diffondendo le attività solidali di Asfa, richiamano l’attenzione di potenziali donatori;
  • Destinare sempre più fondi nel sostegno di progetti solidali: l’anno scorso l’associazione, che fin dalla sua nascita nel 1970 devolve la maggior parte dei rimborsi ospedalieri in progetti solidali, ha voluto modificare lo Statuto per permettere ai donatori di poter destinare in beneficienza anche il valore economico delle benemerenze, ossia l’importo dei premi per il raggiungimento dei traguardi di donazione.

«Molte idee si sono concretizzate in questi anni passati, altre sono rimaste sulla carta perché le persone disponibili sono troppo poche per portare avanti tutte quelle attività che Asfa vorrebbe realizzare; oltre al dono del sangue, quindi, è importante richiamare anche persone che possano dedicare all’associazione una piccola parte del loro tempo libero», ha concluso Bertaiola.

 
Poi è stato il turno degli ospiti. Francesco Bottacini, assessore all’Istruzione, Assistenza Sociale e Politiche del lavoro del Comune di San Giovanni Lupatoto, ha iniziato il suo intervento ringraziando Asfa sia per il dono del sangue sia per le iniziative nel sociale. Ed è proprio sul messaggio di solidarietà che ha voluto soffermarsi: «Oggi molti problemi si possono risolvere solo se si va a rifondare il senso di “comunità”  perché solo in una comunità ognuno ha un posto di riguardo per l’altro; nel momento in cui si è solidali ed uniti, si realizzano anche tanti progetti, come i progetti che Asfa ha realizzato in questi anni».

Anna Leso, assessore ai Servizi Sociali, Famiglia e Pari Opportunità del Comune di Verona, ha sottolineato, invece, l’importanza della donazione: «Sappiamo tutti che “chi dona” sa compiere un gesto che è altissimo e di grande valore, concreto per quelle persone che si trovano nella necessità di ricevere del sangue; credo che la donazione del sangue e la promozione della cultura della donazione siano importanti e devono essere portate avanti sempre di più, anche dalle nuove generazioni, dai giovani che devono prendere in mano il testimone ed aiutarci in questa grande missione, che è proprio la donazione».

Loredana Martinelli, direttore Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale di Verona, ha spiegato che a livello provinciale ci sono delle difficoltà per coprire il fabbisogno di sangue. Sostiene che «l’obiettivo sarebbe quello di arrivare all’autosufficienza; ma è solo un miraggio perché l’anno scorso sono state chieste più di duemilacinquecento sacche ad altri Centri Trasfusionali. Quest’anno abbiamo deciso di farci aiutare da un altro Dipartimento – Rovigo – ma sarà solo un po’ di ossigeno per dare un po’ di garanzia ai nostri ospedali, visto che il nostro Dipartimento ha delle Unità chirurgiche molto complesse che richiedono grande disponibilità di sangue. Il sangue, dunque, è una risorsa importantissima per il sistema sanitario; grazie, quindi, ad Asfa che ha registrato un aumento delle donazioni e ai donatori che hanno scelto di essere donatori: cercate di essere orgogliosi e soprattutto di onorare la vostra scelta con periodicità».

Anche Massimiliano Bonifacio, presidente provinciale Fidas, presente all’assemblea, si è complimentato con Asfa per la crescita sia delle donazioni sia dei donatori: «Grazie alla sua attività e al suo entusiasmo, Asfa è riuscita ad attirare nuovi donatori: non sono donatori che sono stati portati via ad altre associazioni, ma sono nuovi donatori che dovremo trovare anche noi in Fidas o in Avis e questo, probabilmente, ci aiuterà a raggiungere quel difficile obiettivo dell’autosufficienza di cui dice la dottoressa Martinelli del DIMT».

Infine Alessandro Toaiari, vicepresidente Asfa, ha voluto spiegare le motivazioni della realizzazione dell’ufficio di “prenotazione a chiamata”, scelta condivisa dal Dipartimento Trasfusionale e dalle tre associazioni (Avis, Fidas, Asfa), grazie alla quale sarà possibile prenotare la donazione telefonicamente, o via mail, o via sms ad un numero verde: «Non sarà facile partire con questo servizio, ma sarà necessario per una ottimizzazione delle risorse: sia per una migliore organizzazione della raccolta del sangue in base alle effettive richieste degli ospedali, sia perché il donatore potrà usufruire di un servizio rapido ed efficiente».

L’assemblea si è conclusa con la comunicazione del nuovo Consiglio Direttivo Asfa, che per Statuto deve essere composto da 7 consiglieri e 3 revisori dei conti: Flavio Bertaiola, Alessandro Toaiari, Paolo Tosi, Paolo Zandonà, Claudio Zocca, Elisabetta Pedron, Maurizio Bazzoni, Davide Cobel, Raffaella Colombari, Loredana Cristofoli.
Alla prima assemblea, il nuovo direttivo definirà le nuove cariche del Consiglio provinciale.