L’Associazione Non Udenti Antonio Provolo segnala una lettura: il libro Sordo o sordo? di Giuseppe Gitti (Franco Angeli, 2013). Il sordo, chi è costui? Acquisizione o apprendimento della lingua? Protesi o impianto cocleare? Quale metodo per l’abilitazione/educazione del bambino sordo? I “nuovi sordomuti”. La LIS: una lingua o un linguaggio? La sordità: un deficit o uno status?
L’Editore Franco Angeli ha recentemente pubblicato l’ultimo di una serie di interessanti libri scritti da Giuseppe Gitti, fondatore e direttore del CRO, Centro di riabilitazione audiofonica e della rivista specializzata I Care.
Le 156 pagine del libro sono molto interessanti poiché affrontano un annoso problema riguardante l’educazione dei sordi circa l’opportunità/necessità per i sordi nati sordi-profondi di comunicare con l’oralismo o il linguaggio mimico-gestuale, oggi riqualificato come LIS, lingua Italiana dei segni.
Il libro si raccomanda per la serietà delle argomentazioni, la molteplicità delle citazioni bibliografiche favorevoli e contrarie alle tesi sostenute e risulta assai utile alle famiglie che vogliono educare i propri figli sordi, specie se nati da genitori udenti, che sono la quasi totalità, a una effettiva inclusione sociale. Esso risulta pure assai utile agli operatori dei servizi, specie agli insegnanti per fugare in loro i pregiudizi inveterati circa l’impossibilità dei sordi profondi a imparare a leggere, scrivere e parlare la lingua di tutti.
«Il volume di Gitti, lungi dall’essere esaustivo, riporta molto bene l’intero panorama in modo dettagliato: è una esposizione da storico che non trascura di menzionare e specificare le caratteristiche del dibattito in atto. Non ho nessuna remora ad affermare che nessuno ha la competenza, la passione, l’interesse, l’esperienza, la vis polemica di Gitti che, però, ha sempre cercato e cerca il dialogo e il confronto sulla teoria e, soprattutto, sulla pratica e sulla verifica dei risultati raggiunti dai sordi che hanno frequentato e frequentano il suo Centro. Ho l’impressione che il volume abbia la struttura di un’opera a futura memoria e che contenga molto di più di quanto ogni singolo studioso del campo possa voler ricercare. È una pietra miliare e come tale deve essere considerata.»
dalla Presentazione di Oskar Schindler
Per informazioni
Associazione Non Udenti Antonio Provolo
AssnonUdentiProvolo@tiscali.it
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