Lavoro di pubblica utilità

Boom di richieste per saldare il proprio debito con la giustizia, mettendosi al servizio del prossimo.
In tre anni, le richieste di LPU sono state 327 e quasi novemila le ore svolte, solo nel 2013. Un trend che trova conferma anche nei primi mesi di quest’anno. Il volontariato veronese mette a disposizione complessivamente 104 posti.
È nata la banca dati on-line che elenca tutte le opportunità di sedi e attività in cui chiedere di svolgere il proprio periodo di LPU.
Www.lpuverona.it è una sorta di vademecum dell’offerta, direttamente fruibile dall’utenza.
Dedicato ad avvocati e associazioni, ma anche alla cittadinanza, venerdì 23 maggio, alle 16.30 all’Università, si tiene infine il convegno “Volontariato e giustizia riparativa. Nuovi percorsi di solidarietà”, realizzato in collaborazione con il Tribunale e l’Ordine degli Avvocati, con Laura Donati, Magistrato Coordinatore Sezione GIP/GUP Tribunale di Verona, Simone Emilio Marchiotto, avvocato e consigliere dell’Ordine degli Avvocati e Chiara Tommasini, presidente CSV.


A tre anni dalla firma della prima convenzione con il Tibunale di Verona, il CSV, Centro Servizio per il Volontariato di Verona, fa il punto sul Lavoro di Pubblica Utilità, ovvero un’opportunità di riabilitazione che permette di saldare il proprio debito con la giustizia attraverso lavori socialmente utili nelle realtà di volontariato attive sul territorio e accreditate nella convenzione. Pene alternative sempre più richieste
Lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità (LPU) è previsto dall’art. 54 decreto legislativo 274/2000 e dall’art. 2 decreto ministeriale 26/03/2001 ed è consentito limitatamente ai casi di reati commessi da tossicodipendente o da assuntore di sostanze stupefacenti o per violazione delle norme del Codice della Strada. Si basa sulla concezione del volontariato come possibile soluzione agli effetti di un illecito, aprendo spazi a nuovi percorsi di solidarietà.

 

I dati relativi al progetto LPU

Il volontariato veronese mette a disposizione complessivamente 104 posti, coprendo quasi tutta la provincia. Secondo quanto rende noto lo stesso Tribunale di Verona, complessivamente, sono disponibili sul territorio 197 posti in cui è possibile svolgere LPU: 63 sono dislocati anche in alcuni Comuni della provincia, 134, invece, in realtà del Terzo settore e, di questi, 104 posti – cioè il 53% del totale – in organizzazioni di volontariato.

In tre anni, sono state ricevute 327 richieste di accoglienza nelle organizzazioni di volontariato convenzionate attraverso la Federazione del Volontariato di Verona ONLUS e solo 20 di queste non hanno avuto seguito, in quanto il GIP ha negato l’ammissione alla pena alternativa (per lo più per motivi legati ad incidenti stradali). Nel 2013, le richieste accolte sono state 166. Le persone che hanno concluso il servizio entro l’anno sono state 71 mentre 17 hanno proseguito anche nel 2014. Al 31 dicembre 2013, i soggetti in attesa di iniziare il proprio operato socialmente utile erano 78. Complessivamente, le ore di LPU svolte sono state quasi novemila: 8.896, per la precisione. Nei primi mesi di quest’anno, le richieste arrivate sono già 65. Trenta persone sono attualmente in servizio mentre ben 85 sono in attesa di iniziare il proprio periodo di LPU. Al 16 maggio scorso, 3.692 ore – in parte relative a procedimenti del 2013, in parte ai procedimenti di quest’anno – erano già state svolte.

“Si tratta di un progetto pilota, in sinergia con il Tribunale, l’Ordine degli Avvocati e le associazioni aderenti, partito in via sperimentale nel 2011 che nel giro di pochi anni ha raccolto un vero e proprio boom di richieste e adesioni”, commenta Chiara Tommasini, presidente del CSV. “Un’opportunità su cui il CSV ha scelto di investire mettendo a bilancio un budget da destinare alle associazioni affinché riescano a far fronte alle assicurazioni specifiche, obbligatorie da stipulare per le persone che svolgono il servizio”.
“Il periodo di LPU altro non è che un servizio al servizio del mondo del volontariato. Per le associazioni si traduce in un’opportunità per avere più mani a disposizione per le attività quotidiane ma anche per coinvolgere queste persone e arruolare nuovi volontari. Spesso, chi svolge LPU poi rimane in contatto con l’associazione scelta e a volte ne diventa parte attiva”, riflette Irene Magri, referente CSV per il progetto LPU.

www.lpuverona.it: è nata la banca dati on-line

Quante e quali sono, di che cosa si occupano e in che attività sono impegnate quotidianamente le organizzazioni di volontariato convenzionate e in cui è possibile svolgere il Lavoro di pubblica utilità? A tutte queste domande, ora le risposte sono on-line e direttamente consultabili al sito www.lpuverona.it, una vera e propria banca dati on-line sul servizio in convenzione con il Tribunale. Ovvero, un canale di immediata informazione sulla ricerca degli enti di accoglienza. Con le realtà del volontariato coinvolte e attive in questo progetto, il CSV ha infatti sempre fatto da collante e punto d’incontro, avviando riflessioni soprattutto sulla gestione dell’informazione all’utenza. E la banca dati è il frutto di questo lavoro, portato avanti negli ultimi tre anni.
Uno strumento utile e direttamente pensato per gli addetti ai lavori, le associazioni e l’utenza è il volume informativo “Volontariato e giustizia ripartiva. Il Lavoro di Pubblica Utilità”, realizzato dal CSV in collaborazione con Tribunale e Ordine degli Avvocati di Verona e che sarà a breve scaricabile gratuitamente dal web al sito www.csv.verona.it. Alcune copie cartacee sono invece già disponibili nella sede del Centro.


Volontariato e giustizia riparativa. Nuovi percorsi di solidarietà

Di LPU, si occuperà anche il convegno “Volontariato e giustizia riparativa. Nuovi percorsi di solidarietà” organizzato dal CSV in collaborazione con il Tribunale di Verona e con l’Ordine degli Avvocati, che avrà luogo venerdì 23 maggio alle 16.30 nell’aula C del Silos di Ponente della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Verona (entrata dagli spazi dell’ex Caserma Santa Marta). Tra i relatori del convegno, Laura Donati, Magistrato Coordinatore Sezione GIP/GUP Tribunale di Verona, Simone Emilio Marchiotto, consigliere Ordine degli Avvocati di Verona, Adreas Fernandez, responsabile area giovani CSV di Trento. Il convegno, gratuito con preghiera di iscrizione entro giovedì 22 maggio, è aperto a tutti e dedicato in particolare agli avvocati che desiderano conoscerne le procedure e approfondire la materia e alle associazioni che intendono aderire alla convenzione in atto fra Federazione e Tribunale, con l’obiettivo di ospitare quanti scelgono questa opzione per scontare la propria pena.
Per iscrizioni: 045 8011978 interno 1, progetti@csv.verona.it – www.csv.verona.it

Ufficio stampa CSV
Centro Servizio per il Volontariato di Verona
Ilaria Noro
393 1254419
ilaria.noro81@gmail.com

 


Le Organizzazioni di volontariato aderenti alla convenzione sono 17 per un totale di 64 posti disponibili in 50 sedi di servizio operative. E sono le seguenti:
CSV VERONA
ACISJF – PROTEZIONE DELLA GIOVANE
AMICI DI VILLA BOSCO BURI
AMICI SENZA BARRIERE
ANIMASS
ANTEAS VERONA
ASSOCIAZIONE BETANIA ONLUS
ASSOCIAZIONE OPERO SILENTE ONLUS
AUSER PROVINCIALE VERONA
CENTRO AIUTO VITA LEGNAGO
CROCE BIANCA VERONA
FEVOSS VERONA
GVV – CASA DI CARITA’
MEDICI PER LA PACE
NUCLEO VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE – ANC VALPOLICELLA
PROPOSTE SOCIALI ONLUS
SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO PORTA PALIO

Oltre alla Federazione del Volontariato onlus, ci sono altre cinque organizzazioni di volontariato che sono autonomamente convenzionate con il Tribunale di Verona per lo svolgimento del LPU per un totale di 58 posti. Si tratta di:
IL CIRENEO, 9 posti
LEGAMBIENTE VOLONTARIATO VERONA, 20 posti
NUCLEO LUPATOTINO PROTEZIONE CIVILE – S. GIOVANNI LUPATOTO, 8 posti
RONDA DELLA CARITA’ – AMICI DI BERNARDO, 14 posti
PICCOLA FRATERNITA’ DELLA LESSINIA, 7 posti