Retribuzioni, attività estive delle associazioni

Con l’arrivo dell’estate le associazioni danno avvio a una serie di attività estive extra rispetto alle normali attività (ad esempio campi estivi, aiuto scolastico, vacanze organizzate, ecc.) e può accadere che sorga la necessità di dare incarichi retribuiti a personale che collabora in modo continuativo od occasionale con i volontari abituali dell’associazione. Qui di seguito si riportano alcuni aspetti e adempimenti per quanto riguarda le associazioni di Volontariato e la possibilità di avvalersi di personale retribuito.


Retribuzione dei lavoratori per le Organizzazioni di Volontariato
Tutti gli Enti Non Profit possono avvalersi di personale retribuito per determinate attività, fermo restando che l’attività di volontariato deve essere comunque prevalente rispetto a quella di lavoro retribuito, sotto il profilo tanto quantitativo tanto qualitativo (così detto principio di prevalenza).
Naturalmente il diritto del lavoro (oneri contributivi, diritti del lavoratore, formalità del contratto) si applica alle associazioni come a qualsiasi ente di diritto privato.
Tra tutte le tipologie associative, le OdV, hanno ulteriori vincoli rispetto al personale retribuito: l’art.3 della L. 266/91 prevede che l’attività retribuita possa essere solo al fine di qualificare e specializzare l’attività svolta e non per l’esercizio di attività di solidarietà (precisando dunque che il lavoratore non deve svolgere l’attività istituzionale propria dell’associazione, ma una attività specializzata “extra” rispetto ai normali servizi, ad esempio segreteria o progetti speciali); l’art.2 della L. 266/91, inoltre, nega in qualsiasi maniera che il soggetto retribuito possa anche essere socio della medesima associazione e ribadisce la più assoluta incompatibilità dell’attività di volontariato con qualsiasi forma di lavoro autonomo o subordinato o con ogni altro rapporto avente contenuto patrimoniale.

Certificato del casellario giudiziario per attività con i minori
E’ importante ricordare l’onere di recente introduzione della richiesta del certificato penale del soggetto retribuito che svolga attività (“contatti diretti e regolari”) con i minori (ad esempio camposcuola, grest estivo). Con il D. Lgs n.39/2014 infatti si impone ai datori di lavoro (ovvero i presidenti delle associazioni) che stipulano contratti a partire dal 6 aprile 2014 (non, quindi, se il contratto fosse già in vigore) con soggetti preposti ad attività continuative con i minori, a richiedere presso il casellario giudiziale il certificato penale al fine di verificare eventuali condanne per alcuno dei reati di cui agli artt. 600 ss del Codice Penale, ovvero sanzioni che impediscano l’esercizio di attività con i minori.
Il rilascio del certificato va richiesta da ogni interessato presso ogni Procura della Repubblica con il pagamento di 1 marca da bollo da 16 Euro più una marca da 7,08 Euro se il certificato è urgente o da 3,54 Euro senza urgenza, ferma restando l’esenzione per l’imposta di bollo per soggetti che ne hanno diritto (DPR 642/72, ovvero ONLUS e OdV).
Ricordiamo che l’obbligo del certificato è stato definitivamente escluso per i volontari.

Tipi di rapporto lavorativo
La tipologia di contratto o di incarico dipende naturalmente dalla tipologia di attività e dalle modalità di esercizio dell’incarico, ma generalmente le OdV instaurano con i propri lavoratori i seguenti tipi di rapporto:
a) rapporto di lavoro subordinato (ad esempio impiegati, segretarie, ecc.);
b) rapporto/collaborazione a progetto (cos’ detto lavoro “parasubordinato”, per progetti ben definiti);
c) rapporto di lavoro occasionale (con limite massimo di 5.000 Euro all’anno di retribuzione e soggetto a versamento della ritenuta d’acconto)
d) rapporto di lavoro accessorio coi voucher;
e)  rapporto di lavoro autonomo (incarico a professionista con partita IVA).
Per un incarico legato ad una attività estiva o “extra”, naturalmente le forme più adeguate, standone i requisiti, sono le forme di lavoro occasionale o accessorio o autonomo.

I voucher quale forma per retribuire i soggetti che svolgono le attività estive
Senza dubbio i voucher sono tra le forme di collaborazione più utilizzate tra le associazioni e si prestano perfettamente per le collaborazioni accessorie al di sotto dei 5.050 Euro di retribuzione netta all’anno (come per esempio può essere un incarico estivo).in quanto sono pratici (senza contratto ma unicamente con lettera di incarico) e tassati alla fonte e pertanto del tutto esenti ai fini fiscali.
Le uniche formalità previste sono i passaggi per il sistema di prenotazione e attivazione che si possono riassumere come segue:
– procedura di prenotazione e acquisto telematico o acquisto voucher cartacei presso le Sedi INPS, tabaccai abilitati, Uffici postali e banche popolari;
– attivazione dei voucher con procedura telematica sul sito INPS;
– dichiarazione di inizio attività lavorativa (valida come comunicazione INAIL) e eventuali comunicazioni di variazioni relative alle prestazioni con procedura telematica sul sito INPS.

Aspetti di sicurezza sul lavoro
Si ricorda che anche la presenza di un solo  soggetto retribuito rende l’associazione “datore di lavoro” e comporta così l’applicazione della normativa in tema di sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs 81/08 (T.U. sicurezza) primo tra tutti la nomina del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e la redazione di un Valutazione dei rischi.

Tirocinio formativo per attività estiva
Il tirocinio formativo è un contratto per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e in alcuni casi può essere retribuito. E’ possibile inserire un giovane studente in attività dell’associazione anche attraverso questo strumento a fronte di una convenzione tra l’ente promotore (università, scuole superiori (pubbliche e private), provveditorati agli studi, agenzie per l’impiego, centri pubblici di formazione professionale e/o orientamento, fondazioni dei consulenti del lavoro, comunità terapeutiche e cooperative sociali, servizi di inserimento lavorativo per disabili, istituzioni formative private non a scopo di lucro) e il soggetto ospitante (azienda, studio professionale, cooperativa, enti pubblici ecc.), accompagnata da un progetto formativo e una pianificazione dell’orario, mentre gli oneri assicurativi sono a carico dell’ente promotore.

 

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