ATTIVISMO

Non ci stai più?
Al “life market” contenuti per pelli sensibili pronte al cambiamento

 

Se senti il bisogno di impegnarti in una causa che ti sta profondamente a cuore, che contribuisca a una rivoluzione gentile, sei nella pagina giusta. Per te non si tratta unicamente di dedicare il tuo tempo libero a qualcosa di valore, di senso e di arricchente “da fare”, vuoi passare all’azione per cambiare le cose e aiutare altri a cambiarle con te. Se è così, hai la testa dell’attivista. Ci avevi pensato? Scopri perché e conosci qualche realtà veronese. 

 

Attivismo cos’è, cosa significa

Sono attivismo le iniziative di uomini e donne che in prima persona si attivano per produrre un cambiamento. L’attivismo ha una lunga storia che ha origine nel secondo ventennio del Novecento. In questa pagina e in questo sito tocchiamo i temi del cambiamento sociale ovvero di chi si attiva in modo non violento per migliorare la società e il luogo in cui tutti noi viviamo, con nuove idee e nuove sensibilità, che spingono per affermare nuovi diritti, nuove pratiche sociali, ma anche per cambiare i modi di pensare delle persone in direzione di una società più inclusiva e più giusta.

 

Perché diventare attivista

Chi si attiva lo fa perché capisce che restando a guardare le cose che non gli stanno bene non cambieranno, perché sente in prima persona che il suo contributo è fondamentale, che non può restare con le mani in mano, lo fa per una coscienza sociale su un tema, un bisogno, un diritto cui tiene, per concorrere a modificare atteggiamenti, stili di vita, responsabilità individuali, opinioni, in contesti che incidono nella sfera pubblica, concorrono a fare pressione presso i livelli più alti della società e della politica (advocacy). Si diventa attivisti per il coinvolgimento di ciò in cui si crede, perché dà un senso e uno scopo, perché si crede nella giustizia sociale e nei diritti civili, per il beneficio alla collettività, per il piacere che se ne trae.

 

Come fare attivismo

Si può essere in “prima linea” o semplicemente appoggiare un ideale con attività meno esposte come ad esempio l’organizzazione di un evento di sensibilizzazione, il supporto e l’attivazione di una categoria fragile per i propri diritti, aiutare a prendere consapevolezza. L’importante è, individuato il proprio interesse, capire quali organizzazioni o gruppi informali ci sono nel territorio per unire le forze, capire se si condividono impegno e mezzi, per poi prendere contatti e trovare un ruolo attivo che possa piacere o in cui esprimere delle competenze. Sarà un’esperienza di confronto, condivisione, collaborazione, partecipazione politica e democratica.

 

Che cosa puoi fare a Verona 

A Verona ci sono molte realtà istituite (iscritte agli appositi registri) e tante altre informali, si occupano di diritti, ambiente, sociale, cultura, rigenerazione urbana e molto altro, sono impegnate per uno sviluppo sostenibile. Spesso sono animate da under 30, alcuni di loro si definiscono “volontari” e “volontarie”, altri preferiscono “attivista” perché ritengono che questa parola metta in chiaro la vocazione non assistenzialistica della loro azione, votata a responsabilizzare al cambiamento anche le classi più fragili e a fare in modo che le istituzioni rivedano il welfare, piuttosto che supplire alle assenze della “cosa pubblica”. C’è chi non sente il bisogno né dell’una, né dell’altra definizione, perché fa semplicemente quello che gli dà piacere e interessa, vive semplicemente la sua vita, e il suo impegno ne è parte. Puoi cercare, contattare queste realtà e proporre la tua partecipazione. 

 

Qui, a titolo di esempio, proponiamo alcune interviste che abbiano realizzato a ragazze e ragazzi che ci hanno raccontato cosa fanno, perché, come sono organizzati, con l’auspicio di poter presto allargare la proposta. Le abbiamo chiamate “InVolontari”, sia per dare conto delle loro differenti posizioni rispetto alla definizione “volontari”, sia perché esprimono un forte senso di cittadinanza attiva e sono dentro, “in”, i temi caldi del momento, dell’attualità, con un forte senso di inclusione sociale. 

CONTATTI

Francesca Rossi – Promozione del volontariato, giovani e Servizio Civile: giovani@csv.verona.it