La Commissione Europea ha dato il via libera alle norme fiscali in favore del Terzo settore.
Dal primo gennaio 2026 entrerà in vigore un regime fiscale ad hoc che prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio. Saranno inoltre introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo settore.
La Commissione Europea quindi, stante le caratteristiche e unicità del Terzo settore italiano, e quanto rappresentato ampiamente dal Governo italiano, constata che le agevolazioni fiscali degli enti del Terzo settore non si configurano come aiuti di Stato, poiché perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità.
Il commento
«La recente autorizzazione da parte della Commissione Europea alle norme fiscali previste dal Codice del Terzo Settore rappresenta un traguardo fondamentale per il nostro Paese. Questo passo avanti fornisce finalmente agli enti del Terzo settore (ETS) un quadro fiscale chiaro e stabile, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella promozione del bene comune e nella coesione sociale. È sempre più vicino quindi il completamento della Riforma del Terzo Settore, avviata con la legge delega del 2016, che mira a sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini valorizzando il principio di sussidiarietà sancito dalla nostra Costituzione» dichiara Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, l’associazione nazionale che riunisce i 49 Centri di Servizio per il Volontariato italiani (CSV).
«Come sistema dei CSV esprimiamo profonda soddisfazione per l’autorizzazione delle norme fiscali del Codice del Terzo Settore da parte della Commissione Europea. Questo risultato è il frutto di un impegno condiviso con costanza tra Governo – a cui va il nostro sentito ringraziamento – istituzioni, volontariato e Terzo settore che hanno permesso di garantire anche un ambiente normativo più certo e favorevole per gli enti che operano quotidianamente al servizio delle nostre comunità. Con un quadro fiscale finalmente definito, gli ETS potranno pianificare con maggiore efficacia le proprie attività, continuando a contribuire in maniera determinante al bene comune e ai bisogni della collettività nel nostro Paese» conclude la presidente Tommasini.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.