Quale impatto sociale ha la tua associazione?

In un periodo in cui l’attenzione alla valutazione di impatto sociale e il peso dato alla sostenibilità acquistano sempre più valore, forse c’è qualcosa da sapere di interessante per la tua organizzazione, qualcosa che la può aiutare anche a ottenere maggior credito nei bandi di finanziamento e presso gli istituti bancari, e non solo.
Sai cos’è la valutazione di impatto sociale e come può esserti utile? Te lo spieghiamo in questo breve articolo.

 

Cos’è l’impatto sociale per un ente del Terzo settore

Per valutazione dell’impatto sociale si intende la valutazione qualitativa e quantitativa degli effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento, quindi sul tessuto sociale, rispetto all’obiettivo che l’ente si è dato. Viene quindi misurato il valore aggiunto generato dall’ente con le proprie attività, interventi e progetti nell’arco di un anno. (Linee guida del Ministero delle Politiche Sociali, 2019)

 

 

Perché la valutazione di impatto sociale è utile per un ente del Terzo settore

 È un documento, redatto dall’associazione, che permette di metterne in evidenza il valore, gli elementi che la differenziano da altri enti e soprattutto sottolinea cosa mancherebbe alla comunità se non esistesse, quindi come la sua presenza possa fare la differenza.
Va da sé che questo documento, non solo costituisce uno strumento di trasparenza verso la comunità, ma diventa prezioso nel momento in cui si cercano alleati da coinvolgere, poiché sottolinea il ruolo dell’associazione e giustifica il merito per poterne chiedere il sostegno.

Tant’è che sempre più speso gli enti erogatori, per soppesare la proposta progettuale, chiedono di prevedere una valutazione di impatto per gli esiti del singolo progetto, alla quale seguirà a conclusione il monitoraggio effettivo. Ad esempio Fondazione Cariverona ha emanato (2021) le Linee Guida che spiegano come la «presenza di un piano di monitoraggio e valutazione […] consenta, nel tempo, di portare alla luce, valorizzare e rendere riconoscibili i risultati raggiunti e in prospettiva i cambiamenti prodotti (impatto)». Anche nei bandi emanati da Regione Veneto, nel formulario è esplicitamente richiesto di indicare le modalità di valutazione dell’impatto relativamente alle azioni progettuali (qui un esempio tratto da un recente bando).

 

 

Come si fa?

 Nella sua redazione l’ente prende in considerazione diversi aspetti della vista organizzativa: la dimensione della governance, la dimensione delle relazioni sul territorio, il raggiungimento di obiettivi progettuali, ecc. utilizzando specifici indicatori qualitativi e quantitativi. Questi valori devono essere verificabili, comprensibili e confrontabili anche nel tempo. È possibile trovare un sistema di misurazione adatto anche a organizzazioni di piccole dimensioni.
L’organizzazione può procedere per gradi, iniziando a sperimentarsi con misurazione più semplici, fino a realizzare un sistema di valutazione complesso. Trovare degli indicatori utili a leggere quanto l’organizzazione si stia avvicinando o allontanando al raggiungimento di obiettivi strategici, monitorandone periodicamente l’andamento e mettendo in atto eventuali correttivi necessari per riportare l’organizzazione sulla rotta da seguire, significa inoltre avviare un ciclo continuo che consenta di pianificare, fare, verificare, agire per correggere o continuare sulla strada scelta.

 

 

In che altro modo la valutazione d’impatto è di aiuto a un’associazione

Il confronto con la valutazione d’impatto sociale aiuta l’associazione stessa a conoscersi meglio, a definire i propri punti di forza e di debolezza, affina le capacità di trovare soluzioni adeguate ai cambiamenti del contesto esterno. Tutto ciò in funzione del raggiungimento di quegli obiettivi strategici che servono per adempiere alla mission e, soprattutto alla vision dell’organizzazione ovvero di creare qual cambiamento sociale di cui si vuole essere portatori.

 

 

Per sapere di più sulla valutazione di impatto

Se vuoi capirne un po’ di più, vedere degli esempi di applicazione, provare dei metodi di misurazione, ti proponiamo il corso di formazione “Alla ricerca dell’impronta sociale: avvicinarsi alla misurazione dell’impatto sociale”, giovedì 2 e 9 marzo dalle 18.00 alle 20.00 (iscrizioni entro il 26 febbraio).

 

 

Per informazioni sulla formazione

CSV di Verona
Ufficio Formazione – Annunziata Ferraro a.ferraro@csv.verona.it