Comunicazione delle erogazioni liberali, entro il 4 aprile

Uno degli adempimenti annuali da non dimenticare per gli enti del Terzo settore (ETS) è quello della comunicazione dei dati delle erogazioni liberali all’Agenzia delle Entrate: per il 2024 il termine è il 4 aprile.

 

Chi la deve fare

La comunicazione, già introdotta con Decreto del 30 gennaio 2018, è obbligatoria per tutti gli enti che nel bilancio approvato nell’anno delle erogazioni in questione abbiano riportato entrate superiori a 220.000 Euro e che hanno ricevuto erogazioni liberali dai propri donatori persone fisiche.

 

A cosa serve

Questa comunicazione è funzionale a che tali donatori, nell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, si trovino già le donazioni effettuate nell’anno fiscale di riferimento sulle quali potranno godere delle agevolazioni fiscali previste dal Codice del Terzo Settore. Scopri di più nel sito dell’Agenzia delle entrate.

 

Come fare

Con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1°marzo 2024 si dispone che tutti gli enti del Terzo settore (ETS) trasmettano i relativi dati anagrafici e codice fiscale dei donatori tramite piattaforma dedicata della Agenzia delle Entrate aggiornata al 2024, oppure tramite intermediario abilitato.
Le domande frequenti pubblicate dall’Agenzia delle Entrate sul tema, confermano che l’onere è dovuto per tutti quei donatori continuativi di cui si conoscono ovviamente i dati, senza potersi contemplare per quei donatori di cui l’ente non può conoscere il nome o il codice fiscale.
Il provvedimento, nel considerare la ormai avvenuta trasmigrazione degli ETS dai precedenti registri nel Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) e la piena operatività di questo, ha dettagliato la tipologia di enti che sono tenuti alla comunicazione con il campo “Tipologia di ETS” all’interno dello strumento per la comunicazione.

 

Le previsioni per i prossimi anni

È importante notare come questo adempimento, inizialmente sperimentato come facoltativo, nel 2022 spettava obbligatoriamente solo agli ETS con più di un milione di Euro di entrate, dal 2023 tale limite si è abbassato come visto a 220.000 Euro e nei prossimi anni questo onere si amplierà, coinvolgendo obbligatoriamente tutti gli enti di Terzo settore che ricevono erogazioni liberali, senza distinzione in base al livello di entrate da bilancio.

 

 

 

Per informazioni
CSV di Verona – Ufficio Consulenze
Elena D’Alessandro consulenze@csv.verona.it