RIA Reddito di Inserimento Attivo, tre anni di attività

Il CSV di Verona tira le somme con il Comune di Verona su tre anni di operatività del Reddito di Inserimento Attivo, possibile grazie alla rete che ha creato in sinergia con le associazioni.


 

 

Non più assistenzialismo, ma forme di sostegno che valorizzino la dignità della persona e il contributo che può dare alla società. È questo il senso, spiegato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Verona alla conferenza stampa che il 21 febbraio ha presentato i dati di tre anni di operatività della rete di enti ed associazioni che, assieme ai Servizi Sociali del Comune hanno reso possibile l’attivazione e l’implementazione del RIA – Reddito di Inserimento Attivo.

Il RIA è precursore sulla provincia di Verona e sulla regione Veneto di iniziative simili attivate nell’ambito del Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, quali il SIA, Sostegno per l’Inclusione Attiva, la misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico, condizionata all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico.

Il percorso prevede l’affiancamento a misure di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà per cittadini che si trovino in grave difficoltà economica, di una proposta di percorsi di motivazione, orientamento, inserimento in contesti occupazionali e lavorativi sia di tipo cooperativistico che aziendale e di inserimento in attività e progetti gestiti dalle Associazioni di volontariato.

 

 

 

Il CSV di Verona si è impegnato fin dall’attivazione della misura a facilitare il coinvolgimento delle Organizzazioni di Volontariato per l’accoglienza di persone destinatarie di questa misura. «Un percorso che ci ha permesso di coltivare le relazioni» racconta in conferenza stampa Chiara Tommasini, presidente della Federazione del Volontariato di Verona Onlus, ente gestore del Centro Servizio per il Volontariato di Verona «ma che, come CSV, ci ha visti in prima linea prima di tutto nel sensibilizzare le associazioni di volontariato rispetto a questo tipo di interventi, a fornire accompagnamento e formazione». È così che a partire dal 2014 il CSV di Verona si è attivato per strutturare una rete su istanza del Comune di Verona, studiando insieme la migliore prassi operativa per la gestione degli inserimenti, forte della sua esperienza nel “volontariato atipico”. Dal 2015 ha inoltre partecipato all’inserimento, dando assegnazione a 11 persone che attraverso i “Percorsi di sostegno – volontariato e cooperazione sociale” percepiscono dal Comune un sostegno al reddito, impegnandosi a collaborare a progetti e iniziative di volontariato.

 

 
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