È nata la carta dei servizi della rete dei CAV

Il documento riunisce 13 Centri Aiuto Vita di città e provincia, è un utile strumento informativo e operativo rivolto a donne e famiglie in difficoltà, istituzioni e operatori di enti pubblici e privati.


Nel 2016, la Rete dei CAV ha seguito quasi duemila famiglie e visto nascere oltre 500 bimbi.
Nei prossimi giorni, il territorio sarà protagonista di numerose iniziative per la 39a Giornata per la Vita che si celebra il 5 febbraio.

 
La mappa del territorio – da Verona a tutta la provincia includendo anche la riva bresciana del Garda: in Lombardia ma nella Diocesi veronese – divisa per colori secondo le macro aree dei distretti sanitari, l’elenco dettagliato di servizi, attività, forme di supporto, sostegno e ascolto dei Centri Aiuto Vita, gli obiettivi che perseguono e le modalità con cui lo fanno. In una frase: il mondo che a 360° gradi ruota attorno al quotidiano operare dei CAV, condensato in 25 pagine. È strutturata così la Carta dei Servizi della Rete dei Centri Aiuto Vita di città e provincia che si propone come un prezioso strumento informativo ed operativo – da ieri fruibile anche on line – rivolto non solo ai cittadini ma anche alle istituzioni e agli operatori di enti pubblici e privati attivi sul territorio.
Mission dei Centri Aiuto Vita è quella di favorire la serena accoglienza della vita nascente, sostenendo in particolare donne e famiglie che vivono la gravidanza e la maternità con difficoltà, sensibilizzando la comunità sul valore della vita e della solidarietà. E questo nuovo documento, nato grazie a un bando CSV e alla capacità di fare rete dei 13 CAV provinciali, ha l’obiettivo di far conoscere in modo dettagliato e capillarizzato i servizi messi in campo localmente dai Centri, uniformando l’offerta assistenziale su tutto il territorio.

La pubblicazione, da ieri in Internet al sito www.reteperlavita.it, è divisa per ulss di riferimento: nel dettaglio la 20, la 21, la 22 (confluita adesso nella unica ulss 9 scaligera) e anche la asl 10-11-12 a cui fa riferimento il Centro Aiuto alla Vita di Desenzano del Garda. Pagina dopo pagina sono elencati la storia, i riferimenti, i servizi offerti di ciascuno dei 13 CAV. In evidenza ci sono i destinatari degli interventi (donne e famiglie in attesa di un bambino o con bimbi piccoli che stanno vivendo in situazioni precarie) e le attività sono elencate e ordinate attraverso una tabella di macro servizi: Prima Accoglienza e Ascolto, Sostegno affettivo/psicologico/educativo/etico-morale/sanitario, Sostegno concreto/Sostegno all’accessibilità sociale, sensibilizzazione, formazione, relazioni esterne e supporto.
Per ogni ambito, sono evidenziati altri servizi e ciascun CAV ha dettagliato i servizi di competenza, inserendo anche indicatori che aiutano a capire l’andamento delle varie attività.
“La Carta dei Servizi risulta indispensabile per trovare uniformità di intenti tra le diverse realtà territoriali, spesso diverse per contesto sociale e culturale o per necessità economiche, in modo da ottenere uno stile di ascolto e di accoglienza da declinare in ugual modo su tutta la Rete”, spiega Giuseppina Boateng, Assistente sociale del Centro Diocesano e referente per la RETE.
L’idea della Rete dei CAV, già ribattezzata La Rete al servizio della vita, ha preso forma grazie al Bando Reti promosso nel 2009 dal CSV, Centro Servizi per il Volontariato che ha permesso di pianificare negli anni gli intenti e le azioni attraverso tavoli di coordinamento per lo scambio continuo di informazioni. È così che prende corpo anche la Carta dei Servizi, una tappa importante per la costruzione di un’identità e la sua uniformità per focalizzare i contenuti, modalità comuni e buone pratiche.
Non solo parole ma i segni – e i report – di una presenza continua e costante che coinvolge quotidianamente centinaia di volontari e migliaia di persone.
“Si tratta di uno degli esempi concreti della capacità di fare Rete tra associazioni che il CSV promuove da tempo e che oggi, a fronte della riforma del Terzo settore risulta fondamentale”, ha analizzato Chiara Tommasini, presidente CSV. “Da quest’anno, i contributi non verranno più assegnati attraverso i tradizionali bandi ma alle idee vincenti che usciranno dai quattro tavoli tematici attorno ai quali le realtà del terzo settore sono chiamate a sedere e confrontarsi: in rete non solo tra loro ma anche con enti pubblici e privati, istituzioni e mondo del profit”.

 

Il 2016 in numeri

Nell’anno che si è appena chiuso, la Rete dei CAV ha seguito complessivamente 1735 famiglie di cui oltre 500 sono nuovi arrivi di quest’anno, aiutate e sostenute attraverso i vari servizi messi in campo sul territorio, dalla prima accoglienza e ascolto fino al sostegno vero e proprio: sia affettivo, psicologico ed educativo alla presa in carico dei bisogni concreti. I bambini nati grazie o con il sostegno della Rete dei CAV che sono stati 550.
“E ancora, i percorsi avviati hanno permesso di ampliare il numero di volontari coinvolti rendendo sempre più sostenibile e duratura una forma di collaborazione anche oggi che non vi sono più bandi diretti. Si contano più di 800 soci aderenti alle singole associazioni con 323 volontari attivi nei vari servizi”, ha sottolineato Maria Paola Cinquetti, direttrice Centro Diocesano Aiuto Vita.
L’importanza della rete, frutto dello stimolo dai progetti CSV, è insista anche in questi numeri e si traduce in un supporto continuo in termini di consulenze e formazione dei volontari.

 

La giornata per la vita

La 39a Giornata per la Vita si celebra in tutto il mondo il prossimo 5 febbraio. E per l’occasione, i CAV hanno organizzato una serie di appuntamenti capillarizzati su tutto il territorio veronese e fino a Desenzano.
Si tratta complessivamente di oltre una ventina di eventi tra incontri, spettacoli teatrali e musicali, cineforum, iniziative solidali e celebrazioni religiose, rivolti a bimbi, adulti, nonni e famiglie. Si inizia domani pomeriggio a Legnago per proseguire poi durante tutta la prossima settimana. Giornata clou domenica 5 con cinque appuntamenti tra cui quello cittadino nell’auditorium della Gran Guardia alle 16 con lo spettacolo teatrale per bimbi e famiglie “Che regalo hai?” della compagnia Fior di Teatro. In cartella stampa il manifesto con l’elenco di tutti gli eventi. “La Rete e la collaborazione costante tra i CAV si manifestano anche attraverso il calendario eventi della Giornata per la Vita. Programma, volantini e tutto il materiale promozionale dei singoli eventi hanno un’unica vesta, una uniformità di stile chiaramente riconoscibile”, ha presentato Giovanni Buoso, presidente Centro Aiuto Vita di Legnago.