Volontari ad Expo

Tra i padiglioni dell’esposizione universale saranno impegnati ben settemila volontari, tra cui anche veronesi: giovani e non. Nei mesi scorsi, il CSV, Centro Servizio per il Volontariato, ha svolto i colloqui di candidatura, occupandosi anche della formazione specifica degli aspirati volontari: oltre un centinaio tra città e provincia.


 

La carica dei settemila volontari che, dalla scorsa settimana e fino ad ottobre, sarà operativa ad Expo parla anche veronese. Nei mesi scorsi, il CSV, Centro Servizio per il Volontariato, di Verona ha svolto oltre un centinaio di colloqui agli aspiranti volontari – giovani e non – alcuni dei quali presteranno servizio tra il cardo e il decumano dell’enorme polo milanese.
Nello specifico, al CSV di Verona sono stati svolti, da ottobre a febbraio (quando il bando è stato chiuso per raggiunto numero di richieste), 90 colloqui di candidatura. Altri 10 sono stati segnalati al Centro Servizio per il Volontariato della Città Metropolitana di Milano – che coordina il programma Volontari per Expo – per la gestione in videoconferenza di aspiranti volontari residenti all’estero, mentre una quindicina si sono ritirati, perché senza più disponibilità di tempo libero. Oltre la metà degli aspiranti, il 60 per cento circa, è composta da giovani mentre gli altri sono adulti e pensionati tra cui una coppia di anziani e un ex preside. All’appello hanno risposto tante donne quanti uomini.
I settemila volontari impegnati da aprile ad ottobre, provenienti dal veronese e dal resto d’Italia, sono suddivisi in 13 periodi di servizio di circa due settimane a testa. L’impegno quotidiano di ciascuno è di 5 ore e mezza. Tra i padiglioni, ci saranno in servizio contemporaneamente 536 volontari. I 13 turni sono stati coperti da altrettanti bandi, ciascuno seguito dai colloqui: il primo lo scorso ottobre. L’elenco dei volontari in avvio viene pubblicato un mese prima dal Ciessevi di Milano. Un “last minute” dettato dall’esigenza di far fronte ad eventuali rinunce, dato che la disponibilità di ogni singolo volontario, dal colloquio alla data di partenza, può venir meno per sopraggiunti impegni, con conseguente ritiro della candidatura. Nel Centro di Verona rimane a disposizione un punto informativo per tutte le necessità dei volontari.

L’ITER DI FORMAZIONE

Il progetto prevede 15 ore di formazione obbligatoria online su Expo, cittadinanza attiva, competenze del volontario. A queste, il CSV di Verona ha aggiunto due incontri di formazione – svoltisi nella sede di via Cantarane 24 a Veronetta – sulle modalità per valorizzare le competenze Expo sul proprio curriculum vitae e sull’accoglienza dei visitatori: come gestire con efficacia le richieste e i conflitti. Non obbligatori, questi incontri hanno avuto un discreto numero di presenze e il valore aggiunto di favorire l’incontro e la conoscenza diretta tra gli aspiranti volontari.

AD EXPO

Una volta chiamati e arrivati sulla soglia di Expo, i primi hanno iniziato l’avventura la scorsa settimana, i volontari ricevono una divisa griffata Expo: cappellino, maglietta e felpa. E vengono affiancati ad una figura retribuita di riferimento. Tra i benefit previsti dal progetto c’è, oltre alla formazione, la possibilità di visitare liberamente Expo nelle ore libere dei 15 giorni di servizio assegnato e un tablet. Inoltre, il rimborso delle spese: nel dettaglio si tratta dell’alloggio in ostelli convenzionati, un pasto al giorno, assicurazione, l’utilizzo dei mezzi pubblici locali e di quelli necessari per raggiungere Milano.
Ma a motivare i volontari, almeno quelli veronesi, molte altre opportunità intraviste nei padiglioni di Expo. Tra queste, come hanno riferito gli stessi candidati al personale qualificato del CSV in sede di colloquio: l’occasione più unica che rara di vedere il mondo senza troppo spostarsi da casa; avere la possibilità di vivere davvero Expo, improbabile in un’unica visita; per il tema “Nutrire il pianeta”; per poter mettere la parola ExpoMilano 2015 all’interno del proprio curriculum vitae.
“La collaborazione tra Expo e il volontariato rappresenta una grandissima occasione di valorizzazione della cultura della solidarietà e dei valori del volontariato di fronte a tutto il mondo. Sarà presente a Expo un vera e propria folla di cittadini attivi, che attraverso l’associazionismo, renderanno accogliente un luogo e un evento che per lunghi mesi sarà al centro dell’attenzione mondiale”, spiega Chiara Tommasini, presidente del CSV.

CSV, UNIVERSITÀ, EXPO

I volontari diretti ad Expo saranno infine oggetto di una ricerca accademica sul volontariato episodico. Al progetto hanno collaborato insieme il CSV di Verona, il  Ciessevi di Milano, le Università di Verona e Milano e ne è nata una collaborazione per la realizzazione di un questionario da sottoporre ai volontari di tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’indagine sulla motivazione e verrà fatto compilare ai volontari prima di iniziare l’esperienza Expo. Il documento, dopo essere stato testato da un campione di 8 volontari veronesi, è stato messo online per la compilazione all’avvio di ciascuno dei 13 blocchi di volontari. Una ricerca sul campo i cui esiti verranno presentati a chiusura dell’evento.
Il programma Volontari per Expo è realizzato da: Ciessevi – Centro Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano, Csvnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato: Verona è quindi in rete grazie a CSVnet. “Questa è stata un’occasione importante per la rete dei 74 CSV aderenti, che ha permesso di entrare in contatto con 15mila persone provenienti da 139 diversi paesi, per lo più giovani e alla prima esperienza di volontariato. Grazie alla presenza dei CSV sui territori, riusciremo a realizzare l’obiettivo più importante: capitalizzare l’esperienza dei volontari per metterla a disposizione delle associazioni che in tutta Italia vorranno coinvolgerli poi nelle loro attività quotidiane”, analizza Tommasini.

 

 

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