Slot machine, si ride con il teatro dialettale

Domenica 27 aprile, alle 16.30, l’associazione culturale I’Aseni del Borgo salirà sul palcoscenico del Teatro Camploy per un divertente spettacolo in favore della FEVOSS – Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario: Mati ci méte, mati ci no méte.


 

 
Lotto, Sisal, totocalcio vengono sempre più soppiantati da giochi come Win for life, Superenalotto, Gratta e vinci e da “slot machine”, tristemente famose come “macchinette mangiasoldi”.
Il sogno della grossa vincita cambia forma, ma rimane uguale nel tempo: resistere alla tentazione è sempre più difficile…
In questa commedia originale scritta da I’Aseni del Borgo, si ride delle sventure della famiglia Boarotto che, investita dalla febbre del gioco, vede avvicinarsi la tanta agognata vincita che “cambia la vita”, ma i guai non si allontanano, anzi.

Recitata in vernacolo, sviluppa un susseguirsi di situazioni comiche che portano a un finale forse atteso, ma anche inaspettato.
I’Aseni con la loro comicità, questa volta denunciano il dramma del gioco d’azzardo che coinvolge sempre più persone e che porta alla rovina giovani, anziani e famiglie, di ogni ceto e condizione sociale, con tanti ringraziamenti di chi approfitta dei sogni illusori.

E il detto veronese “Mati ci méte, mati ci no méte” risuona nei nostri quartieri sempre più attuale.

Biglietti: 7 euro intero, 5 euro ridotto (anche per i soci della Fevoss)

Per informazioni
FEVOSS
www.fevoss.org