Giovani e volontariato come binomio che arricchisce l’intera società

“Dove va il volontariato?” Se lo chiedono attraverso incontri formativi a rete i CSV (Centri di Servizio per il Volontariato) di CSV di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. Sabato scorso, a Verona, si è tenuto il convegno “Giovani e Volontariato”: Ennio Ripamonti, docente all’Università di Milano, ha sottolineato come per questa generazione, la  più formata di sempre, il Terzo settore possa rappresentare oggi una delle poche occasioni di crescita di “start up” sociale.


Non chiamateli bamboccioni. Ma aprite loro le porte delle associazioni di volontariato, disposti ad accogliere nuove energie, cambiamento, innovazioni. I giovani sono una risorsa importante e fondamentale per il volontariato. E, di contro, il mondo del Terzo settore rappresenta ad oggi una delle poche occasioni di crescita di “start up” sociale, per mettersi alla prova come imprenditori sociali e costruttori di futuro.

Il tema è stato al centro del dibattito del convegno, al Silos di Ponente nei nuovi spazi della facoltà di Economia, “Giovani e volontariato: ricerca di futuro e progetti di vita”, organizzato dal Csv di Verona che ha chiamato al tavolo dei relatori Ennio Ripamonti, docente dell’Università di Milano, esperto di politiche giovanili, studioso appassionato dei fenomeni aggregativi dei giovani, degli aspetti di rilievo del loro modo di gestire tempi e passioni.

“Abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile altissima: 44,5 per cento, secondo i dati Istat. E questa situazione di staticità e precarietà provoca meccanismi di rassegnazione rispetto al futuro”, analizza Ripamonti. “Ma laddove qualcuno propone percorsi di iniziazione e di impegno, non solo lavorativo ma anche sociale, i giovani ci sono. Abbiamo la generazione più formata di sempre. Sta al mondo del volontariato capire, agganciare e trattenere questa risorsa preziosissima. Un binomio, inoltre, dove tutti e due i protagonisti in gioco hanno molto da apprendere l’uno dall’altro”, aggiunge Ripamonti che alla platea di volontari – tra cui anche parecchi ragazzi – in ascolto ha fornito anche dei consigli pratici su come incentivare e consolidare questo legame tra giovani e terzo settore. “Le competenze chiave per un ventenne di oggi, cittadino europeo del ventunesimo secolo, sono otto tra cui; almeno una seconda lingua, nozioni informatiche e tecnologiche, competenze trasversali, capacità di imparare ad imparare. Fate loro intravedere queste occasioni di crescita nei percorsi proposti all’interno delle onlus e a guadagnarci saranno la società, le associazioni di volontariato, i ragazzi.

Ed ecco che il volontariato può diventare – e  ci sono casi anche nel veronese in cui questo già diventato buona prassi – un volano professionale e imprenditoriale per i giovani, alle prese con una realtà economica e sociale che invece ne soffoca potenzialità, creatività e voglia di fare.
“Siamo convinti che le associazioni di volontariato organizzato possano in questo senso intercettare le istanze del mondo giovanile”, riflette Fabio Fornasini, direttore del Csv e moderatore del convegno dell’altro giorno. “Il volontariato – se vissuto come esperienza forte ed appassionata – può assurgere al ruolo di passaggio all’età adulta perché sono venuti a mancare i riti formali tradizionali”.

L’iniziativa è la tappa veronese del più ampio progetto regionale “Dove va il volontariato?”, organizzato dal coordinamento dei Csv del Veneto (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza). Il volontariato, al pari della società, vive infatti una profonda trasformazione sociale, organizzativa e identitaria. Ciò genera inquietudini ma anche nuove energie. Per raccoglierle e valorizzarle, il coordinamento regionale ha voluto dunque mettere in rete i sette Csv del territorio dando a ciascuno il compito di organizzare un incontro su uno specifico tema. Tra gli argomenti che verranno trattati – la prima tappa si è svolta a fine gennaio – il ruolo politico, comunicare la solidarietà, il fundraising, la responsabilità sociale d’impresa, il legame sociale, incontrare il profit.

 

 

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