Convegno “Avrei ancora un’obiezione per la pace”

Il convegno “Avrei ancora un’obiezione per la pace”, venerdì 2 dicembre, offre un importante momento di riflessione a cinquant’anni dell’istituzione dell’obiezione di coscienza nel nostro Paese. Promosso dall’Istituto don Calabria con i Giovani e dal Movimento Nonviolento, con l’adesione di Young Caritas, del CSV Centro di Servizio per il Volontariato di Verona e il patrocinio e contributo del Comune di Verona, si tiene all’Auditoruim dell’Istituto Don Calabria dalle 17.30 alle 19.30 (via San Zeno in Monte, 23).

 

Mezzo secolo fa, il 15 dicembre del 1972, il Parlamento italiano approvava la Legge 772 che riconosceva come lecito il rifiuto del servizio militare obbligatorio, e istituiva un servizio civile alternativo. Da allora ben più di un milione di giovani hanno scelto di servire la patria senza armi.

 

Dal 1972 ad oggi sono avvenute molte trasformazioni. La coscrizione obbligatoria è stata sospesa; il servizio militare e il servizio civile sono divenuti facoltativi e sono stati aperti anche alla partecipazione femminile; il servizio civile da sostitutivo e alternativo, si è mutato in nazionale e poi universale, aperto anche agli stranieri e realizzabile anche all’estero; il legislatore ha introdotto la concezione del servizio civile come forma costituzionale di “difesa della Patria”. Tutti questi passaggi sono stati ottenuti con lotte specifiche per migliorare l’istituto del servizio civile, così come il diritto all’obiezione fu conquistato con la resistenza degli obiettori in carcere e un lungo digiuno per imporre al Parlamento la discussione. Per mezzo secolo l’impegno del movimento si è sviluppato mantenendo vivo e attuale il filo che lega la scelta dell’obiezione all’attuazione del servizio civile inteso come programma costruttivo per la pace.

 

Oggi il servizio civile, non più obbligatorio ma volontario, è la principale forma educativa e formativa che lo Stato, in sinergia con il mondo del volontariato, offre ai giovani (ragazze e ragazzi, italiani e stranieri), dando loro l’opportunità di sentirsi parte della comunità nella costruzione della cittadinanza attiva. Chi sceglie il servizio civile diventa protagonista della difesa civile non armata e nonviolenta.

 

Nel corso dell’evento, verrà presentato il libro Un’altra patria: l’obiezione di coscienza nell’Italia repubblicana con la presenza dell’autore Marco Labbate e verrà rappresentata in prima nazionale la lettura scenica Il processo a Pietro Pinna scritta da Elena Buccoliero e interpretata da Massimo Totola e Marco Labbate.

Gli inserti musicali saranno a cura di Nardo Trio.