Nuovo Dpcm: sconsigliate le riunioni associative in presenza, preferire le riunioni telematiche

Con il Dpcm 18 ottobre 2020 torna all’attenzione il problema relativo alle assemblee in presenza per le associazioni e gli enti di Terzo settore. Se da un lato il provvedimento sospende le attività convegnistiche e congressuali, le riunioni private non sono sospese, ma è fortemente raccomandato che vengano svolte con modalità a distanza.

Si raccomanda quindi, per chi avesse già convocato l’assemblea in presenza e decidesse di proseguire con questa modalità, di prevedere misure organizzative adeguate alle dimensioni e alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di un metro.

In considerazione dell’eccezionalità delle contingenze e del provvedimento emanato, a chi ritenesse di non poter svolgere l’assemblea in sicurezza e optasse per una soluzione da remoto, si fa presente di darne comunicazione ai soci, allegando apposite istruzioni su piattaforma e modalità di accesso. La comunicazione andrà fatta con le stesse modalità con cui è stata effettuata la convocazione e dandone maggior visibilità possibile.

Per gli enti che devono ancora convocare l’assemblea dei soci, si consiglia sempre la modalità telematica, anche in considerazione del fatto che, come è già stato comunicato, la possibilità di effettuare riunioni e assemblee telematiche è stata prorogata, anche se non disciplinata dagli statuti, fino al 31 dicembre 2020.

Per tutte le disposizioni del Dpcm 18 ottobre è possibile approfondire con l’articolo dedicato di CSVnet.

 

 

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