Terzo settore e pubblica amministrazione, ribadito il valore della co-progettazione dal Decreto Semplificazioni

Il recente Decreto Semplificazioni (DL 76 /2020) è intervenuto su alcune previsioni del Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs 50/2016), con modifiche che sottolineano il carattere alternativo di questo Codice rispetto al Codice del Terzo Settore, fugando così il dubbio che i rapporti di co-programmazione e co-progettazione tra enti pubblici e enti del Terzo settore debbano essere ricondotti a logiche competitive e di contratto e confermando invece che  questi rapporti nascono e si sviluppano in ottica di amministrazione condivisa e principio di sussidiarietà.

 

Una importante sentenza della Corte Costituzionale, nel definire l’art. 55 del codice del Terzo settore come “una delle più significative attuazioni del principio di sussidiarietà orizzontale valorizzato dall’art. 118 della Costituzione”, aveva dato valore costituzionale alle collaborazioni tra enti del Terzo settore (ETS) e pubblica amministrazione (PA). Si aggiunge ora il Decreto Semplificazioni che, nel coordinare i due Codici, aiuta a definire il perimetro dei rapporti ETS-PA dell’art. 55 del Codice, sottolineando una chiara impostazione non contrattuale o competitiva, bensì collaborativa di tali rapporti.

Il Decreto Semplificazioni modificando l’art. 30 del codice dei contratti, specifica che le norme sul procedimento amministrativo si applicano dalla PA non solo ad affidamenti e contratti pubblici ma anche a forme di coinvolgimento attivo degli ETS, sottolineando così che uno strumento è quello dei contratti pubblici, tutt’altro strumento è invece il percorso di collaborazione di co-programmazione e co-progettazione.

Nella modifica agli artt. 59 e 140 del Codice dei Contratti, invece, trattando di appalti e di procedure di affidamento, si sottolinea “fermo restando” il coinvolgimento degli ETS con forme di co-programmazione e co-progettazione, postulando quindi che si tratti di rapporti che si basano su un principio completamente diverso da quello della concorrenza e delle gare.

 

Il provvedimento rappresenta un passo ulteriore verso l’auspicato consolidamento di pratiche collaborative, qualora ovviamente sussistano i necessari requisiti di partecipazione e trasparenza, quali forme privilegiate del rapporto tra ETS e PA.

 

 

 

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