Il “nuovo CSV” allarga la governance: maggiore impatto sul territorio

Sancito durante l’assemblea straordinaria, lo scorso 6 aprile, il “cambio d’abito” del Centro di Servizio per il Volontariato. Nuove realtà che operano con volontari possono aderire alla base sociale e incidere sullo sviluppo del territorio attraverso il volontariato. 

Cosa cambia. Con la modifica dello Statuto, approvato all’unanimità durante un’assemblea straordinaria, ora possono essere ammessi come soci della Federazione non solo le Organizzazioni di Volontariato, propriamente strutturate, ma anche gli altri enti del Terzo settore che abbiano sede legale nella provincia di Verona. Ciò significa che nuove realtà prima non previste possono entrare a far parte della “cabina di regia” del volontariato veronese e possono essere attive nella governance e incidendo sulle scelte e lo sviluppo del territorio attraverso il volontariato. “L’apertura della base sociale significa un cambio epocale per una maggiore partecipazione del volontariato veronese, maggiori opportunità, ma anche più possibilità di fare rete”, commenta la presidente del CSV Chiara Tommasini.

Le realtà interessate ad aderire alla base sociale possono contattare la sede del Centro che ha sede in via Cantarane negli spazi dell’ex caserma Santa Marta a Veronetta. OdV e APS Associazioni di Promozione Sociale possono aderire da subito. Gli altri ETS, Enti del Terzo settore che operano con volontari, devono invece attendere l’entrata in vigore del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, attesa a breve.

Una riorganizzazione, inoltre, che porterà a breve il Centro di Servizio per il Volontariato ad estendere il proprio bacino di utenti dalle attuali 450 OdV a, si stima, oltre 1000 enti, associazioni e gruppi solidali attivi a vario titolo nel veronese.

Il “nuovo” CSV, tra continuità e innovazione, ha finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, coordina su sua iniziativa o a richiesta degli enti associati attività o iniziative di interesse comune, attraverso lo scambio di informazioni e buone pratiche, la co-progettazione e la co-gestione. Promuove pratiche di trasparenza e accountability del Terzo settore. Opera attraverso pratiche innovative, anche con il coinvolgimento delle istituzioni del territorio e del mondo profit. Eroga servizi di supporto tecnico, formativo e informativo per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore, senza distinzione tra enti associati ed enti non associati, e con particolare riguardo alle organizzazioni di volontariato.

Queste novità seguono le disposizioni introdotte dal Codice del Terzo Settore (Dlgs 117/17). E sono il primo radicale cambiamento dopo la costituzione dei CSV. La svolta è stata sancita e approvata all’unanimità durante un’assemblea straordinaria molto partecipata. Subito dopo l’approvazione del nuovo statuto, è stato siglato il verbale che, con atto pubblico e davanti al notaio Nicola Marino, ha dato il “nuovo abito”, che introduce anche altre novità, più tecniche.