Safety&security, semplificata la normativa che ha bloccato gli eventi delle associazioni

Il Ministero degli Interni, dopo le numerose sollecitazioni provenienti dal Terzo settore, ha emesso lo scorso 18 luglio, una Direttiva di rivisitazione delle precedenti linee di indirizzo su safety&security in occasione delle manifestazioni pubbliche, semplificando le procedure per gli eventi più contenuti e che presentano meno rischi.

A partire dalla così detta Circolare Gabrielli del 2017 e provvedimenti successivi, organizzare gli eventi, anche per le associazioni che si impegnavano sul territorio con piccole occasioni di sensibilizzazione o di raccolta di fondi, è diventato sempre più gravoso: il mondo associativo si è visto drammaticamente aumentare gli oneri e gli adempimenti in relazione alla sicurezza degli eventi, tanto che alcuni eventi sono stati annullati in quanto non più conformi alle nuove più stringenti procedure di sicurezza.

Il Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Verona ha affrontato il tema più volte e organizzato incontri formativi e di confronto.
Grazie anche alle numerose istanze in questo senso, il Ministero dell’Interno, con la Direttiva del 18 luglio, ha operato delle distinzioni in relazione alla portata degli eventi in questione, cercando di semplificare la procedura burocratica sulla sicurezza per gli eventi più ridotti e che non presentino particolari criticità, creando delle linee guida che garantiscano efficienti misure di salvaguardia durante gli eventi, senza però gravare troppo sulla spalle (e sulle tasche) delle associazioni.

La Circolare parametra le misure con un approccio flessibile: per gli eventi senza pubblico spettacolo e che non presentino particolari criticità, rimane applicabile il sistema “pre-Gabrielli”, ovvero la possibilità per il Comune, dopo una valutazione della richiesta e della valutazione interna sui rischi che comunque l’associazione dovrà presentare, di rilasciare direttamente l’autorizzazione, eventualmente richiedendo misure di sicurezza integrative.

Il Comune, ricevuta la richiesta dell’evento, valuterà se vi siano particolari criticità o aspetti di sicurezza tali da sottoporre eventualmente la questione al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, un organo consultivo presso la Prefettura, allargato anche al Comando Provinciale dei Vigli del Fuoco, per valutazioni o richieste specifiche. Questa valutazione verrà svolta, da parte del Comitato, sulla base delle nuove linee guida contenute all’interno della Direttiva 18 luglio 2018 che sostituiscono le linee guida precedenti.

Rimane invece fissa la procedura per gli eventi con pubblico spettacolo che, nel rispetto dell’art. 80 RD 773/1931, sono sottoposti all’esame della Commissione Comunale o Provinciale di Vigilanza sul Pubblico Spettacolo.

È evidente che se la nuova Direttiva apporta semplificazioni procedurali, specie per gli eventi più ridotti, richiede però, a causa della valutazione che di volta in volta viene richiesta sul caso specifico al Comune, un tempo probabilmente più lungo per l’autorizzazione: si consiglia quindi alle associazioni di inoltrare con un congruo anticipo ai Comuni la richiesta di autorizzazione per i propri eventi, allegando una personale valutazione dei rischi con una descrizione delle misure di sicurezza messe in atto.

 

Per informazioni:
Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Verona
Ufficio Consulenze, Tel. 045 8011978 interno 4 – consulenze@csv.verona.it